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Ilinsor è un Valar[1] presente nelle prime versioni del legendarium tolkeniano. La sua figura, insieme a quella di Silmo, confluirà successivamente in quella di Tilion.

Etimologia[]

Ilinsor è un nome Quenya che significa "aquila azzurra".

Descrizione[]

Il suo aspetto è sconosciuto ma doveva avevere ali bianche come tutti i Súruli. Amava la luce delle stelle e la neve ed aiutava Varda in molte delle sue opere.

Biografia[]

Fu scelto da Manwë per fungere da timoniere per il Vascello della Luna, accompagnato da molti altri spiriti affini che la spingevano con dei remi. Silmo si offrì infatti prima di lui ma non avendo una natura eterea come quella degli Spiriti dell'Aria, non sarebbe riuscito a svolgere il suo compito nel cielo di Ilmen.[2]

A differenza del Sole, il Vascello della Luna era appesantito dalla continua produzione di una rugiada argentea e luminosa da parte della Rosa di Silpion. I Valar allora, per alleggerirlo e per rinnovarne la luce, la prelevavano conservandola nel lago Irtinsa, presso i Giardini di Lórien. Per questo motivo la luna è visibile per quattordici giorni al mese mentre per i restanti (luna nuova) Ilinsor deve sostare in Valinor presso quel lago. La Luna rimase comunque più pesante del Sole e continuò a veleggiare nella parte bassa di Ilmen (mentre il corso del Sole era in Vaiya) dove veniva scossa dai venti che ne rendevano irregolare il corso, ne facevano tremolare la sua luce e talvolta la danneggiavano.

Fu così che Ilinsor s'ingelosì della preminenza del Sole e si mise ad inseguire i vascelli e le lampade delle stelle che fuggivano innanzi a lui, per questo fu chiamato il Cacciatore del Firmamento.[3] D'altra parte Urwendi (Arien), che conduceva il Vascello del Sole ed aveva un temperamento focoso ed impaziente, non intendeva cedere al rivale e salpava nel cielo prima del tramonto della Luna.[4]

Si profetizza che alla fine dei tempi Melkor seminerà ulteriore discordia tra Urwendi e Ilinsor facendo in modo che il secondo segua la prima attraverso i Cancelli del Mattino, perdendosi. Allora sia i Cancelli che le Porte della Notte verranno distrutte e si scatenerà la Dagor Dagorath.[5]

Note[]

  1. sebbene sia assimilabile ad un Maiar, questa distinzione di rango non era ancora presente a questo stadio dello sviluppo della mitologia tolkeniana
  2. The History of Middle Earth, Vol. I: The Book of Lost Tales Part One, cap. VIII, pp. 215-218
  3. The History of Middle Earth, Vol. I: The Book of Lost Tales Part One, cap. VIII, p. 218
  4. The History of Middle Earth, Vol. I: The Book of Lost Tales Part One, cap. IX, p. 233
  5. The History of Middle Earth, Vol. I: The Book of Lost Tales Part One, cap. IX, p. 247