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Hallacar fu un uomo della stirpe dei Dúnedain di Númenor che visse durante la Seconda Era. Discendente da Tar-Vardamir, nell'anno 1000 SE sposò la cugina Tar-Ancalimë da cui ebbe un figlio di nome Anárion. Dopo la nascita del loro primogenito i rapporti tra i due sposi si deteriorarono a tal punto che per quasi due secoli vissero da separati in casa.

Etimologia[]

Il nome Hallacar deriva dal Quenya e significa letteralmente "Alto Elmo".

Biografia[]

Hallacar nacque nell'852 SE a Númenor dal nobile Hallatan, membro della Casa di Elros e discendente diretto di Tar-Vardamir. Le terre di suo padre si trovavano nella regione di Emerië e confinavano con la tenuta che Tar-Meneldur donò alla nuora Erendis in occasione del fidanzamento con Tar-Aldarion. Egli era solito assumere l'identità del pastore Mámandil (Amico delle Pecore in Quenya) e attraverso l'amico Zimûr conobbe Anacalimë e s'innamorò di lei. Non le rivelò inizialmente la sua vera identità, continuando a presentarsi a lei come un umile pastore e trascorrendo con lei lunghi pomeriggi a parlare dei più disparati argomenti. Quando decise di dichiarare il suo amore a Ancalimë questa lo rifiutò, adducendo che il loro era un amore impossibile poiché lei era l'erede al trono di Númenor, mentre lui un umile pastore: egli allora rivelò la sua vera identità ma, lungi dal compiacerla, la fece oltremodo infuriare, poiché Ancalimë si sentiva ingannata.

Da allora non si videro più finché nel 1000 SE la Principessa lo mandò a chiamare dicendogli che accettava la sua proposta di matrimonio. Molti si sono interrogati sul motivo che spinse Ancalimë a sposarsi poiché, visto il disastroso matrimonio dei suoi genitori, ne avrebbe fatto volentieri a meno: alcuni dicono che Hallacar non smise mai di corteggiarla, prendendola per sfinimento, altri invece sostengono che la Principessa avesse subito pressioni dal Consiglio dello Scettro in quanto la legge di Númenor stabiliva che se l'erede femminile al trono non si fosse sposata entro un certo tempo, essa avrebbe perso ogni diritto al trono e il cugino di Ancalimë Soronto già scalpitava.

Non fu un matrimonio felice in quanto la sovrana, traumatizzata dalle sofferenze della madre, non spasimava di essere amata né di avere figli. Dopo la nascita di Anárion lei e Hallacar gradualmente si allontanarono e, benché in pubblico mantenessero le apparenze di una coppia felice, in privato vivevano da separati in casa. Inoltre Hallacar non perdeva occasione di far infuriare la consorte: ella infatti aveva decretato che né le proprie ancelle né le nipoti avrebbero potuto prendere marito e Hallacar, forse impietosito dalla condizione imposta alle donne o forse semplicemente per far dispetto alla consorte, riuscì a far in modo che potessero aggirare il divieto. Sembra che a differenza della moglie sia stato un buon nonno e che i suoi nipoti lo adorassero. Morì nel 1211 SE all'età di 359 anni.

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