Tolkienpedia

Ciao! Benvenutə su , la più grande enciclopedia italiana su Tolkien, scritta dai fan per i fan!

Vuoi scrivere o correggere un articolo? Vuoi fare qualche domanda nel nostro forum? Oppure vuoi semplicemente navigare sul sito senza pubblicità? Registrati, è gratis!

LEGGI DI PIÙ

Tolkienpedia
Advertisement

Lo Híri era un piccolo fiume di Valinor nelle prime versioni del legendarium. Ne Il Silmarillion questo luogo sarà sostituito dalle colline attorno a Formenos.

Etimologia[]

Híri è un nome Quenya dal significato ignoto. Era chiamato anche Kelusindi.

Descrizione[]

Lo Híri era un piccolo torrente che nasceva in una sorgente detta Kapalinda ("sorgente d'acqua" in Quenya) presso i colli ai piedi del versante occidentale delle Pelóri, a nord del Calacirya. Attraversava la piana di Valinor sino ad un'aspra valle delimitata da pareti rocciose a nord di Telperion dove si tuffava nelle profondità della terra divenendo un fiume sotterraneo. Sfociava in un luogo sconosciuto, forse in Ekkaia.[1]

Storia[]

Nei Racconti Ritrovati si narra che Melkor riuscì a creare inimicizia tra i Noldor e i Valar facendo credere ai primi che le Potenze li tenevano in Valinor come uccelli in una gabbia d'oro, come ornamento, impedendogli di prendere possesso del mondo che gli spettava di diritto. Sia Melkor che un'ambasceria di Finwë si presentarono al cospetto di Manwë, il primo facendo finta di essere innocente e i secondi accusandolo di aver fomentato il malcontento. Il Signore dei Venti rimproverò entrambi, costringendo il primo a tornare prigioniero in Mandos e i secondi ad abbandonare per qualche tempo Tirion. La nuova dimora dei Noldor fu costituita da un complesso di caverne scavate nelle pareti della valle dello Híri che battezzarono con il nome di Sirnúmen.[2]

Ne Il Silmarillion questo luogo sarà sostituito dalle colline attorno a Formenos.

Note[]

  1. The History of Middle Earth, Vol. I: The Book of Lost Tales Part One, cap. VI, pp. 156, 173
  2. The History of Middle Earth, Vol. I: The Book of Lost Tales Part One, cap. VI, pp. 155-157
Advertisement