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"Poi sguainata la spada disse: «Salve, Gurthang, Ferro di Morte, tu sola mi rimani! Ma quale signore leale conosci tu, salvo la mano che t'impugna? Nessun sangue ti ripugna! Vuoi bere anche quello di Túrin Turambar? Vuoi uccidermi in fretta?». E dalla lama uscì in risposta una fredda voce: «Sì, voglio bere il tuo sangue, per modo che possa dimenticare il sangue di Beleg mio padrone, e il sangue di Brandir, ucciso ingiustamente. Ti ammazzerò in fretta». Allora Túrin piantò l'impugnatura in terra e si gettò sulla punta di Gurthang, e la nera lama si prese la sua vita."
I Figli di Húrin, cap. XVIII, "La Morte di Túrin"

Gurthang è il nome della spada nera di Túrin Turambar, riforgiata dalla spada Anglachel di Beleg, opera di Eöl. L'arma cinse il fianco dell'eroe in innumerevoli battaglie, compresa la Battaglia di Tumhalad, e fu con essa che Turin uccise il drago Glaurung e la usò per suicidarsi.

Etimologia[]

'Gurthang è un nome di origine Sindarin e significa "Ferro della Morte". Fu lo stesso Túrin a battezzare la spada con questo nome e per via di essa fu soprannominato Mormegil ("Spada Nera"). In Quenya la spada era chiamata Urdolwen e in Noldorin era detta Gurtholfin.

Descrizione[]

L'arma si presentava come una lunga spada ad una mano e mezza, la sua lama era di circa un metro, era nera ed emanava una pallida luce.

Storia[]

Túrin Prepares to Take His Life by Ted Nasmith

Il suicidio di Túrin, Ted Nasmith.

L'arma venne riforgiata su richiesta di Túrin dai fabbri Noldor del Nargothrond da quella che in origine era Anglachel, la spada forgiata da Eöl per Thingol poi da questi donata a Beleg, ucciso per sbaglio da Turin.

A causa del suo colorito nero e della luce inquietante che emanava, Turin la rinominò Gurthang e con lei combatté innumerevoli battaglie, divenendo noto come Mormegil (Spada Nera). Con quest'arma l'eroe combatté nella Battaglia di Tumhalad e uccise Brodda, il capo degli Esterlings che aveva usurpato la signoria del Dor-lómin e tiranneggiava le genti della Casa di Hador.

Dopo la distruzione del Nargothrond Turin portò con sé la spada nel suo esilio nel Brethil e se ne servì per uccidere il drago Glaurung. Tuttavia quando scoprì che Niniel sua moglie era in realtà sua sorella Nienor, non resistette all'orrore e si suicidò gettandosi sulla sua stessa spada. L'arma fu seppellita con lui in quella che in seguito divenne nota come Tol Morwen e ancora giace con il suo padrone. Alcune profezie dicono che durante la Dagor Dagorath l'eroe Turin risorgerà e con questa stessa spada ucciderà Morgoth spaccandogli il cuore e vendicando così i torti e le sofferenze subiti per mano del Vala ribelle.

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