- "[...] Poi [gli Orchi] marciarono per valli e colline confluendo da ogni parte e avanzando sempre o sotto terra o al buio, finché ai piedi della Grande Montagna di Gundabad del Nord, dov'era la loro capitale, non fu raccolto un vasto esercito pronto a riversarsi a Sud, di sorpresa, durante una tempesta."
- —Lo Hobbit, cap. XVII, "Scoppia il temporale"
Il Gundabad era una montagna che sorgeva nella Terra di Mezzo nelle propaggini nord-orientali delle Montagne Nebbiose, all'estremo nord della Valle dell'Anduin. È un luogo sacro per i Nani poichè vi si risvegliò Durin I Senzamorte, il più anziano dei Padri dei Nani. In seguito venne abbandonato ed occupato dagli Orchi.
Fu saccheggiata due volte: una dagli Orchi a metà della Seconda Era, e una dai Nani durante la Guerra tra i Nani e gli Orchi.
Etimologia[]
Il nome Gundabad è una parola originaria del Khuzdul, la lingua segreta dei Nani, e il significato è misterioso, ma potrebbe significare "Montagna delle Aule Sotterranee".
Descrizione[]
Il monte Gundabad si erge all'estremo nord della catena delle Montagne Nebbiose, a metà strada tra le Montagne di Angmar e gli Ered Mithrin. A nord confina con le desolate terre del Forodwaith, mentre a sud-est si incontra la parte settentrionale della Valle dell'Anduin.
Pare che la montagna fosse formata da tre alti picchi, mentre le sue viscere nel corso dei secoli vennero scavate ed esplorate dai Nani, che vi costruirono innumerevoli gallerie e saloni sotterranei.
Popolazione[]
Per approfondire, vedi le voci Nani, Popolo di Durin e Orchi. |
Storia[]
Origini[]
Secondo la tradizione dei Nani, Durin I il Senzamorte, il più anziano dei Padri dei Nani, fu posto a dormire da Aulë sotto il Monte Gundabad all'inizio dei tempi e qui si risvegliò poco dopo il Risveglio degli Elfi, nel AA 1050. Da quel momento, la montagna divenne un luogo di profonda devozione da parte dei Nani. Tuttavia, Durin I non rimase nella montagna ma si diresse verso Sud dove fondò in seguito Khazad-dûm.
Nelle prime ere di Arda, Gundabad divenne quindi un luogo di incontro per il popolo dei Nani, una sorta di campo neutrale dove le Sette Casate s'incontravano per commerciare o discutere di questioni importanti, senza però stabilirvisi permanentemente.
Occupazione degli Orchi[]
Per approfondire, vedi la voce Primo Saccheggio del Monte Gundabad. |
Durante la Guerra tra Sauron e gli Elfi le armate dell'Oscuro Signore Sauron dilagarono nell'Eriador e distrussero l'Eregion, ma le Montagne Nebbiose non rimasero escluse dall'invasione degli Orchi.
Nel 1697 SE un numeroso esercito di Orchi inseguì Elrond e i Noldor superstiti verso le Montagne Nebbiose, ma furono attaccati alle spalle dai Nani di Khazad-dûm. Sauron respinse indietro l'esercito dei Nani, ma non riuscì a sfondare le Porte di Durin. Decise quindi di muoversi verso nord e puntò su Gundabad saccheggiando le miniere lungo il suo cammino.
I Nani della montagna si difesero come meglio poterono, ma erano troppo pochi e alla fine furono uccisi o costretti a fuggire, chi a Moria e chi invece sugli Ered Luin o i Colli Ferrosi.
Si ebbe dunque quello che passò alla storia come il Primo Saccheggio del Monte Gundabad e gli Orchi occuparono stabilmente la montagna, che divenne parte dei loro domini e un luogo molto pericoloso.
Il Regno di Angmar[]
Per approfondire, vedi la voce Angmar. |
Intorno al 1300 TE nasce il regno di Angmar, guidato dal Re Stregone. Il monte Gundabad divenne quindi parte dei suoi territori e la sua popolazione di Orchi aumentò in questo periodo
Benchè Angmar venne definitivamente sconfitto nella Battaglia di Fornost del 1975 TE e il suo popolo ad est delle montagne scacciato, Gundabad rimase sotto il controllo degli Orchi.
La Guerra tra i Nani e gli Orchi[]
Per approfondire, vedi la voce Guerra tra i Nani e gli Orchi. |
Verso la fine della Terza Era scoppiò tra i Nani e gli orchi una sanguinosissima guerra per vendicare Thror, erede di Durin, ucciso da Azog il Profanatore sulla soglia di Moria.
I Nani inferociti inseguirono gli Orchi per tutte le gallerie e le miniere che percorrevano il sottosuolo delle Montagne Nebbiose fino a che non giunsero al Monte Gundabad dove ebbe luogo una grande battaglia che terminò in favore dei Nani. Questi massacrarono tutti gli orchi che vi trovarono e ne saccheggiarono le aule, riprendendosi molti dei tesori andati perduti migliaia di anni prima, e disinfestando il monte dagli Orchi in quello che divenne noto come il Secondo Saccheggio del Monte Gundabad. Tale fu la furia devastatrice dei Nani che negli anni successivi nessun orco rimise piede a Gundabad.
Nel 2941 TE Thorin e la sua Compagnia attraversarono le Montagne Nebbiose e durante il viaggio furono catturati e portati nella Città dei Goblin. La Compagnia riuscì a fuggire, uccidendo il Grande Goblin. La notizia della sua morte viaggiò velocemente e gli Orchi, furiosi, si radunarono a Gundabad sotto il comando di Bolg per avere vendetta. Giunti a sapere della morte di Smaug, marciarono sulla Montagna Solitaria e presero parte alla Battaglia dei Cinque Eserciti.
Verso la fine della Terza Era, gli Orchi vivevano ancora a Gundabad ma in un numero molto ridotto.
Adattamenti[]
Trilogia de Lo Hobbit (2012 - 2014)[]
Nella Trilogia de "Lo Hobbit" di Peter Jackson, il monte Gundabad è presentato come un alta torre/fortezza circondata da ripide pareti rocciose nel mezzo di una remota e desolata catena montuosa.
La fortezza è dimora di Bolg e di suo padre Azog il Profonatore e il loro esercito di Orchi. Come viene rivelato ne Lo Hobbit: La Battaglia delle Cinque Armate, Gundabad è una fortezza collegata al malvagio regno di Angmar, scomparso molto tempo prima.
Gli Orchi di Gundabad hanno stretto un'allenza con Sauron, nella sua veste di Negromante a Dol Guldur, nel tentativo di ricostituire il malvagio regno di Angmar sfruttando la posizione strategica di Gundabad e la compiacenza di Smaug nella Montagna Solitaria. Ma quando Thorin II Scudodiquercia riottiene il controllo di Erebor, Sauron è costretto a inviare le truppe che ha radunato verso la Montagna Solitaria. Allo stesso tempo, Azog ordina a suo figlio Bolg di condurre ulteriori rinforzi da Gundabad stessa.
Legolas e Tauriel seguono Bolg verso nord fino a Gundabad. Giunti in vista della fortezza si fermano e si nascondono su un crinale in vista della "Torre Rossa". Durante la loro attesa, Legolas rivela che sua madre fu catturata dagli Orchi e portata a Gundabad dove morì dopo essere stata torturata. Questo riferimento non ha però alcun riscontro con gli scritti di Tolkien.
Durante il loro appostamento, Legolas e Tauriel scorgono innanzitutto enormi pipistrelli da combattimento radunarsi e circondare la torre. Successivamente, Bolg appare su un precipizio e lancia un segnale di richiamo: un esercito di Orchi emerge dalla montagna e inizia a marciare verso Erebor. Testimoni di questo, Tauriel e Legolas si allontanano per correre ad avvertire gli eserciti di Elfi e Uomini a Dale.