La Guerra delle Stirpi (detta anche Lotta Fratricida o Lotta delle stirpi) fu una disastrosa guerra civile che sconvolse il Regno di Gondor durante la Terza Era dal 1432 al 1447 TE e che vide contrapporsi i sostenitori del legittimo Re Eldacar, alle forze di suo cugino Castamir, le quali non accettavano che il trono di Gondor fosse occupato da un Re "mezzosangue".
Fu una guerra particolarmente sanguinosa e, per quanto conclusasi con la vittoria delle forze fedeli a Eldacar, il regno di Gondor ne fu considerevolmente indebolito, tanto che i Dúnedain meridionali furono costretti ad abbandonare molte delle sue fortezze, le quali vennero immediatamente occupata dalle forze malvagie di Sauron e dai suoi alleati Haradrim, aprendo la strada per il ritorno dell'Oscuro Signore a Mordor.
Antefatti[]
Le premesse per lo scoppio della guerra furono poste dal matrimonio tra il Principe Valacar, figlio di Re Rómendacil II di Gondor, e la Principessa Vidumavi del regno del Rhovanion. Infatti molti Dúnedain di Gondor, soprattutto nelle province meridionali del regno, non approvarono questo matrimonio, in quanto ritenevano inappropriato che il Re mischiasse il proprio sangue puro di Númenor con quello degli Uomini del Nord.
Ciò non fece che alimentare gravi tensioni, le quali funestarono l'intera durata del regno di Valacar, anche se non sfociarono mai in una guerra aperta contro il sovrano. I Dúnedain di Gondor infatti, guardavano con astio gli Uomini del Nord che sempre più numerosi vivevano tra loro; ed era per loro cosa inaudita che l'erede al trono o qualunque figlio di Re sposasse qualcuno di razza inferiore o straniera.
Forze in campo[]
Eldacar e alleati[]
Allo scoppio della guerra Eldacar, legittimo Re di Gondor, poteva contare sull'appoggio praticamente di tutti i Dúnedain di Gondor e Uomini Mediani sudditi di Gondor che vivevano a nord di Osgiliath, città dove lui stesso risiedeva, e controllava le principali fortezze del nord quali Minas Anor, Minas Ithil, Aglarond e Angrenost. Inoltre Eldacar, in quanto figlio di una Principessa del Rhovanion, poteva contare anche sull'appoggio degli Uomini del Nord, i quali infatti si schierarono tutti dalla sua parte offrendogli riparo quando fuggì da Osgiliath e i mezzi per formare un esercito contro Castamir.
Castamir e alleati[]
L'usurpatore Castamir quando scoppiò il conflitto si era da tempo assicurato l'appoggio delle province meridionali di Gondor le quali, oltre ad essere le più ricche e popolose, erano abitate per la maggior parte da Dúnedain che non vedevano di buon occhio un Re frutto di un'unione mista tra un membro della Casa di Anárion e una donna mediana. Poiché era stato Gran Capitano delle Navi, Castamir controllava i principali porti quali Pelargir ed Umbar e con essi anche la potente Flotta di Gondor. Non è improbabile che anche i Numenoreani Neri, molto numerosi nella Baia di Umbar, abbiano dato il proprio appoggio all'Usurpatore, vedendo nella guerra civile la possibilità di riguadagnare l'antica autonomia persa all'epoca dei Re Navigatori di Gondor.
Storia[]
Lo scoppio della guerra[]
Alla fine del regno di Valacar vi erano già state delle insurrezioni nelle provincie meridionali del regno. La sua Regina era stata una dama bella e nobile, ma dall'esistenza breve, come tutti gli Uomini comuni, ed i Dúnedain temevano che i suoi discenendeti ereditassero questo difetto, perdendo molto della maestà dei Re degli Uomini.
Erano inoltre poco disposti ad accettare il figlio di lei, il quale, pur chiamandosi ora Eldacar, era tuttavia nato in un paese straniero e aveva portato in gioventù il nome di Vinitharya, tipico del popolo materno. Perciò, quando Eldacar succedette al padre sul trono, a Gondor scoppiò la guerra civile.
La Battaglia di Osgiliath e l'esilio di Eldacar[]
Per approfondire, vedi la voce Assedio di Osgiliath (Guerra delle Stirpi). |
Eldacar tuttavia dimostrò di non poter essere facilmente spodestabile: infatti, alle caratteristiche dei Dúnedain di Gondor, il nuovo Re univa il carattere temerario e coraggioso degli Uomini del Nord, il popolo di sua madre.
Quando i congiurati capeggiati da alcuni discendenti dei Re si sollevarono contro di lui, egli li combatté fino all'esaurimento delle sue forze. Ad un certo punto però le forze ribelli cinsero d'assedio il Re ad Osgiliath; dopo una lunghissima resistenza il Eldacar fu costretto ad abbandonare la città che, a causa dei combattimenti, era stata data alle fiamme e molti edifici erano andati distrutti.
Fu in questa occasione che il grande Palantír custodito nella Rond Giliath andò perduto. Il Re fu dunque costretto all'esilio e dovette riparare nel Regno del Rhovanion presso gli Uomini del Nord e per dieci anni attese il momento più propizio per il suo ritorno, mentre a Gondor la corona veniva usurpata da suo cugino Castamir, che da allora divenne noto come Castamir l'Usurpatore.
Il Regno di Castamir e il ritorno di Eldacar[]
Per approfondire, vedi le voci Castamir l'Usurpatore, Battaglia dei Guadi dell'Erui e Assedio di Pelargir. |
Dopo aver esiliato Eldacar nel nord, Castamir dominò Gondor per quasi dieci anni. Egli voleva restaurare l'antica gloria di Gondor raggiunta sotto i Re Navigatori e per questo dedicò la maggior parte delle sue attenzioni alla flotta e ai grandi porti di Pelargir e Umbar. Tuttavia questa sua politica alimentò un forte malcontento tra le genti di Gondor ed Eldacar poté così preparare il terreno per il suo ritorno.
Nel TE 1447 giunse dal nord guidando un esercito di Uomini del Nord e Dúnedain riconquistando Osgiliath e costringendo Castamir a rifugiarsi a Pelargir. Lo scontro decisivo avvenne nella Battaglia dei Guadi dell'Erui, dove Castamir trovò la morte per mano di Eldacar e le sue truppe volte in fuga.
La guerra poté però dirsi veramente conclusa solo l'anno successivo, quando i figli di Castamir evacuarono Pelargir per rifugiarsi a Umbar.
Conseguenze[]
A causa della guerra la popolazione dei Dúnedain di Gondor diminuì sensibilmente e cominciò dunque quel processo che portò dopo alcuni secoli a rendere i discendenti di Númenor una minoranza.
Il territorio di Umbar venne perduto e per quasi quattrocento anni divenne un territorio indipendente governato dai discendenti di Castamir , sempre in guerra contro Gondor. Inoltre a causa dei combattimenti molti territori ad est vennero abbandonati e la sorveglianza su Mordor si allentò.
Tutti questi fattori portarono ad un lento ma costante declino del Regno del Sud, anche se ancora per un paio di secoli non furono molto evidenti.