- "«Assassini e amici degli Elfi!» gridò il Grande Orco. «Squarciateli! Picchiateli! Mordeteli! Sbranateli! Portateli via nelle caverne scure piene di serpenti e non fategli più vedere la luce!»"
- —Lo Hobbit, cap. IV, "Su e giù nella collina"
Il Grande Goblin o Grande Orco fu un capo dei Goblin che visse nelle caverne sotto le Montagne Nebbiose nella Terra di Mezzo durante la Terza Era. Era una creatura molto grande e orrenda dalla testa enorme.
Appare soltanto ne Lo Hobbit.
Biografia
Il Grande Goblin fu un capo degli orchi delle Montagne Nebbiose, i quali vivevano nella Città dei Goblin vicino all'Alto Passo. Essi erano soliti prendere di mira i viaggiatori che tentavano di utilizzare un'altro passo più accessibile, posto vicino all'entrata principale delle loro dimore, finché quella strada su per le montagne iniziò ad essere evitata. I goblin allora fecero un altro ingresso che si apriva in una caverna che chiamavano "portico anteriore", sulla cima dell'Alto Passo. Talvolta chiedeva ai goblin di cacciare dei pesci per lui nello Stagno di Gollum, e alcuni di essi erano spesso uccisi dalla creatura.
Nell'estate del TE 2941, i Nani di Thorin e la sua Compagnia, insieme a Bilbo Baggins, furono catturati nel portico anteriore e furono portati al cospetto del Grande Goblin nella sua caverna, dove si trovava seduto su un trono di pietra e circondato da guardie armate.
Il Grande Goblin chiese di conoscere che cosa stessero facendo i Nani sulle montagne. In questo frangente, il Grande Goblin risultò sembrare meno ostile di quanto in seguito saranno gli Orchi durante la Guerra dell'Anello, dato che il suo interrogatorio suggerisce che non avesse ancora deciso a priori se ordinare di uccidere i Nani, renderli schiavi o addirittura lasciarli andare. Tuttavia, è anche possibile che stesse semplicemente giocando con il gruppo per poi ucciderli.
Quando fu rivelato che Thorin portava con sè la lama elfica Orcrist, che gli Orchi e i Goblin temevano e chiamavano semplicemente "Coltello", il Grande Goblin si infuriò e si lanciò in avanti per colpirlo. Improvvisamente, però, tutte le torce nella caverna si spensero e una spada sfolgorò di luce propria, "brillante come una fiamma azzurra". Era Glamdring, chiamata "Martello" dai goblin, e ora brandita da Gandalf. Mentre il Grande Goblin stava in piedi, fermo e stordito nel pieno della sua collera, lo Stregone lo infilzò.
Egli cadde morto e le sua guardie fuggirono via davanti alla spada, strillando nel buio. Ciò permise a Thorin e la sua Compagnia di fuggire dalla caverna.
La morte del Grande Goblin fece infuriare i goblin delle Montagne Nebbiose. Un grande esercito di goblin e Warg fu radunato da Bolg, il cui padre Azog era stato ucciso dal nano Dáin II Piediferro. Le forze di Bolg seguirono Thorin e la sua Compagnia fino alla Montagna Solitaria dove combatterono nella Battaglia dei Cinque Eserciti contro Nani, Elfi, e Uomini di Esgaroth.
Adattamenti
Lo Hobbit (1977)
Nella versione animata Lo Hobbit (1977), la voce del Grande Goblin è data da John Stephenson.
Trilogia de "Lo Hobbit"
Nella Trilogia de "Lo Hobbit" di Peter Jackson, il Grande Goblin appare nel primo capitolo Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato. E' interpretato attraverso la motion capture da Barry Humphries, attore attivo principalmente a teatro, e doppiato in italiano da Gaetano Varcasia.
Appare come un goblin gigante, obeso e gonfio, con molte verruche, bozzi e cicatrici, e porta con sè un bastone decorato con un teschio di animale. La sua morte è trasposta in modo differente dal libro. Nel film, è spinto giù in uno strapiombo da Thorin quando Gandalf giunge a salvare la compagnia, e viene ucciso dopo il combattimento che si protrae attraverso la Città dei Goblin quando Gandalf squarcia il suo addome e gli taglia la gola. In seguito il suo corpo cade sulla compagnia in fondo alla caverna.