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'''Grima Vemilinguo''' fu un uomo della stirpe dei [[Rohirrim]] che per diversi anni ricoprì l'incarico di consigliere di fiducia di Re [[Théoden]] di [[Rohan]]. In un periodo imprecisato prima della [[Guerra dell'Anello]] tuttavia si mise al servizio di [[Saruman |Saruman il Bianco]], che gli promise una parte del tesoro del Re e la mano di [[Éowyn]], diventando il suo agente alla corte di [[Théoden]] e contribuendo all'indebolimento e al rimbambimento del Re. Dopo la sconfitta di [[Saruman]] lo seguì sia nella prigionia a [[Isengard|Orthanc]] che nell'esilio nella [[Contea]] dove, in uno scatto d'ira uccise lo Stregone tagliandogli la gola, per poi essere ucciso a sua volta da alcuni cacciatori [[Hobbit]].
 
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== Etimologia ==
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Il nome '''Grima''' deriva dall'antico islandese e significa letteralmente "''maschera''". In originale il suo soprannome era '''Wormtongue''' che deriva dall'antico inglese ''wyrm-tunge'' e vuol dire ''lingua di serpente.''
   
 
== Aspetto e carattere ==
 
== Aspetto e carattere ==
 
Ne [[Il Signore degli Anelli]] Grima viene descritto come un uomo pallido e avvizzito dal viso accorto e dalle palpebre pesanti. Benché si possa supporre che sia abbastanza intelligente, egli viene raffigurato come un uomo vigliacco e meschino, sempre pronto al tradimento e a porsi al servizio di colui che ritiene più forte.
 
Ne [[Il Signore degli Anelli]] Grima viene descritto come un uomo pallido e avvizzito dal viso accorto e dalle palpebre pesanti. Benché si possa supporre che sia abbastanza intelligente, egli viene raffigurato come un uomo vigliacco e meschino, sempre pronto al tradimento e a porsi al servizio di colui che ritiene più forte.
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In origine probabilmente non era malvagio, ma venne sedotto e corrotto dall'influenza di Saruman, diventandone succube. Nel corso della storia si arriva a delineare meglio la sua personalità: egli è un debole e, benché ad un certo punto arrivi ad odiarlo, è incapace di staccarsi da Saruman tanto che, nonostante gli sia stata offerta per ben tre volte la possibilità di lasciarlo e servire una giusta causa, egli è troppo debole per cogliere l'occasione.
   
 
==Biografia==
 
==Biografia==
   
 
=== '''Prima della Guerra dell'Anello''' ===
 
=== '''Prima della Guerra dell'Anello''' ===
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Grima nacque a [[Rohan]] in un anno imprecisato dell'ultimo secolo della [[Terza Era]] da un [[Rohirrim]] di nome [[Gálmód]].
 
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Grima nacque a [[Rohan]] in un anno imprecisato dell'ultimo secolo della [[Terza Era]] da un [[Rohirrim]] di nome [[Gálmód]] e in un anno imprecisato prima della Guerra dell'Anello divenne il Consigliere di Re [[Théoden]]. Stando alle parole di [[Gandalf]] Gríma per un certo tempo fu un buon consigliere per il Re, dandogli anche dei buoni consigli.
   
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In un periodo imprecisato tuttavia si pose al servizio di [[Saruman]], diventando la sua spia e lo strumento dello stregone per influenzare le decisioni del Re. La sua ricompensa sarebbe dovuta essere la bella Éowyn, di cui Grima si era invaghito, e una parte del tesoro di Rohan. Ciò lo mise in contrasto sia con [[Théodred]], figlio del Re, che con [[Éomer]], i quali avrebbero voluto che [[Rohan]] si opponesse a [[Isengard]] con tutte le sue forze. Tuttavia Grima riuscì ad imporre la sua volontà su Théoden.
=== '''Il tradimento di Grima e il declino di Théoden''' ===
 
Attraverso le sue parole e alla magia del suo padrone, riuscì ad indebolire la mente del re fino a prenderne il controllo, governando di fatto [[Rohan]]. Questo impedì, per un certo periodo, di organizzare un'armata [[Rohirrim]] atta a respingere gli invasori ([[Orchi]], [[Uruk-hai]] e [[Dunlandiani]]) che, a poco a poco, stava conquistando la regione.
 
   
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=== '''La venuta di Gandalf e la prigionia a Orthanc''' ===
La sua ricompensa sarebbe dovuta essere la bella [[Eowyn]], nipote del re, tuttavia non riuscì mai a conquistarla, nonostante le promesse dello [[Saruman|Stregone Bianco]].
 
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{{Citazione|I saggi parlano soltanto di ciò che sanno, Grima figlio di Gálmód. Sei diventato un verme dissennato. Perciò taci, e tieni la tua lingua forcuta tra i denti. Non ho attraversato fuoco e morte per scambiare parole contorte con un uomo servile sino al cadere del fulmine |Gandalf zittisce l'arroganza di Grima, [[Il Signore degli Anelli]], libro III, cap. VI, "Il re del Palazzo d'Oro".}}
Nel libro, invece, gli sarà lasciata la possibilità di decidere con chi scherarsi da [[Théoden]] stesso. Grima, preferendo tornare da Saruman, diverrà a tutti gli effetti, nemico di Rohan.
 
   
 
Attraverso le sue parole e alla magia del suo padrone, riuscì ad indebolire la mente del re fino a prenderne il controllo, governando di fatto [[Rohan]]. Questo impedì, per un certo periodo, di organizzare un'armata [[Rohirrim]] atta a respingere gli invasori ([[Orchi]], [[Uruk-hai]] e [[Dunlandiani]]) che, a poco a poco, stava conquistando la regione. La sua ricompensa sarebbe dovuta essere la bella [[Eowyn]], nipote del re, tuttavia non riuscì mai a conquistarla, nonostante le promesse dello [[Saruman|Stregone Bianco]].
Sia nel libro che nel film, sarà lui ad uccidere quello che fu lo Stregone Bianco, tradendolo all'ultimo momento, tuttavia le due versioni differiscono perché, mentre nella prima Saruman verrà ucciso alla fine, quando i [[Hobbit|mezzuomini]] si armeranno per cacciare i Ruffiani che da tempo depredavano le loro terre, nella seconda Saruman verrà assassinato all'inizio.
 
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Riuscì a far imprigionare [[Éomer]] facendo credere al Re che il nipote avesse tradito Rohan, ma l'arrivo di [[Gandalf]], accompagnato da [[Aragorn]] [[Legolas]] e [[Gimli]], rovinò i suoi piani. Infatti lo Stregone riuscì a liberare la mente di [[Théoden]] dalle menzogne di Grima e a convincerlo a radunare i [[Rohirrim]] per affrontare Saruman.
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Il Re si sentì magnanimo e, benché [[Éomer]] suggerisse di ucciderlo, gli offrì invece una scelta: o cavalcare al suo fianco e affrontare i nemici di [[Rohan]], oppure prendere un cavallo e andarsene. Dopo un momento di indecisione Grima scelse la seconda opzione e galoppò alla volta di Isengard per informare il suo padrone. Tuttavia quando vi giunse gli [[Ent]] avevano già distrutto le mura e allagato la fortezza, costringendo [[Saruman]] a rinchiudersi ad [[Orthanc]]. L'uomo cercò nuovamente di cavarsi d'impiccio ingannando [[Barbalbero]] dicendo di essere un messaggero di [[Théoden]], ma l'Ent non si fece ingannare anche perché [[Gandalf]], che era passato qualche ora prima a cavallo di [[Ombromanto]], lo aveva già informato del suo arrivo e sapeva benissimo chi era.
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Barbalbero dunque pose nuovamente all'uomo una scelta: raggiungere a nuoto la torre e unirsi a Saruman, oppure attendere il Re lì con lui. Alla fine Grima scelse di raggiungere Saruman e lì rimase. Quando Théoden giunse a Isengard fu visto e riconosciuto ma si tenne in disparte durante il colloquio tra Saruman e Gandalf. Alla fine del discorso lanciò il [[Palantír]] di [[Orthanc]] da un terrazzo, ma non si capisce se volesse colpire Saruman o Gandalf.
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=== '''La liberazione da Isengard e la morte nella Contea''' ===
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[[File:Saruman is Overtaken by Ted Nasmith.jpg|left|thumb|220x220px|Grima abbandona Isengard con Saruman diretto alla Contea]]
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Dopo qualche mese alla fine [[Barbalbero]] si convinse a lasciar andare i suoi prigionieri, così Saruman e Grima lasciarono [[Isengard]] diretti ad ovest.
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Durante il tragitto incontrarono [[Gandalf]], gli hobbit [[Éomer]] e [[Aragorn]], e nuovamente a Grima fu offerta la possibilità di lasciare lo stregone e tornare a [[Rohan]]. Tuttavia, ormai completamente soggiogato da Saruman, l'uomo rifiutò e continuò a seguire il suo padrone nella sua disgrazia. Alla fine giunse con lui nella [[Contea]] e si stabilì con esso a [[Casa Baggins]], continuando comunque ad essere maltrattato da Saruman.
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Sembra sia stato Grima ad uccidere lui [[Lotho Sackville-Baggins]] su istigazione dello Stregone, che ormai non aveva più bisogno di lui. Durante la sollevazione degli Hobbit [[Frodo]] offrirà per l'ultima volta a Grima la possibilità di lasciare Saruman, ma lo Stregone umiliò nuovamente l'uomo tirandogli un calcio in faccia.
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Alla fine, incapace di subire oltre, Grima aspettò che Saruman gli desse le spalle per saltargli addosso e tagliargli la gola. Dopo l'assassinio cercò di fuggire, ma venne abbattuto dalle frecce dei calciatori hobbit che, incuranti delle parole di Frodo, lo stesero morto stecchito.
   
 
== Adattamenti ==
 
== Adattamenti ==
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=== '''Il Signore degli Anelli (1978)''' ===
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[[File:BakshiGríma.JPG|thumb|220x220px]]
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Nella [[Il Signore degli Anelli (1978)|versione animata]] del 1978, Grima è doppiato nella versione originale da [[Michael Deacon]] ed appare in poche scene tratte dal romanzo [[Le due Torri (libro)|Le due Torri]].
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Nonostante alcune modifiche il personaggio sembra abbastanza fedele all'originale delineato nel romanzo, anche se la mancanza di un seguito ha impedito di giudicare più approfonditamente il suo sviluppo. 
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=== '''Trilogia de Il Signore degli Anelli (2002-2003)''' ===
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[[File:Grima 2002.jpg|left|thumb|220x220px]]
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Nella [[Trilogia de "Il Signore degli Anelli"|trilogia]] di [[Peter Jackson]] tratta dall'opera di Tolkien il personaggio di Grima Vermilinguo è interpretato da [[Brad Dourif]]. Peter Jackson incoraggiò Dourif a radersi le sopracciglia in modo che il pubblico notasse subito il disagio presente nel personaggio.
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Diversamente da quanto narrato nel libro, Grima muore ad Orthanc, ucciso con una freccia Legolas mentre stava pugnalando Saruman il quale lo aveva pesantemente insultato e colpito al volto. Tale scena è presente soltanto nella versione estesa del film [[Il Ritorno del Re (film)|Il Ritorno del Re]], mentre nella versione uscita al cinema viene fatto intendere come Grima sia ancora rinchiuso nella torre di Orthanc. Diversamente dal libro, inoltre, il Palantír non viene gettato da Grima, bensì cade dal corpo morente di Saruman.
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Questo solo nella versione estesa, mentre in quella uscita al cinema il Palantír viene trovato da [[Pipino]] a terra. Inizialmente la scena della morte di Grima sarebbe dovuta comparire nel secondo film, ma Peter Jackson decise di inserirla nel terzo per dare più spazio alla vicenda.
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L'eliminazione di Grima e di Saruman ha comportato l'eliminazione dal film delle vicende narrate nei capitoli 7 e 8 de [[Il ritorno del Re (libro)|Il Ritorno del Re]], eliminando così dalla trama la conquista della [[Contea]] da parte dello Stregone Bianco e, contemporaneamente, anche i riferimenti di cannibalismo riguardo Grima.
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Un'altra curiosità, non specificata nel film, riguarda la morte di [[Théodred]] il quale nel film sembrerrebbe essere stato ucciso, o almeno aiutato a morire, proprio da Grima. Tale deduzione viene confermata in parte durante una discussione tra Vermilinguo ed [[Éowyn]] e quest'ultimo, riferito a Théodred, afferma «Egli dev'essere morto durante la notte...» con fare maligno.
   
 
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Versione delle 16:20, 23 gen 2019

"In terra sui gradini sedeva un Uomo avvizzito, dal pallido viso accorto e le palpebre pesanti."
Il Signore degli Anelli, libro III, cap. VI, "Il re del Palazzo d'Oro".

Grima Vemilinguo fu un uomo della stirpe dei Rohirrim che per diversi anni ricoprì l'incarico di consigliere di fiducia di Re Théoden di Rohan.

In un periodo imprecisato prima della Guerra dell'Anello tuttavia si mise al servizio di Saruman il Bianco, che gli promise una parte del tesoro del Re e la mano di Éowyn, diventando il suo agente alla corte di Théoden e contribuendo all'indebolimento e al rimbambimento del Re.

Dopo la sconfitta di Saruman lo seguì sia nella prigionia a Orthanc che nell'esilio nella Contea dove, in uno scatto d'ira uccise lo Stregone tagliandogli la gola, per poi essere ucciso a sua volta da alcuni cacciatori Hobbit.

Etimologia

Il nome Grima deriva dall'antico islandese e significa letteralmente "maschera". In originale il suo soprannome era Wormtongue che deriva dall'antico inglese wyrm-tunge e vuol dire lingua di serpente.

Aspetto e carattere

Ne Il Signore degli Anelli Grima viene descritto come un uomo pallido e avvizzito dal viso accorto e dalle palpebre pesanti. Benché si possa supporre che sia abbastanza intelligente, egli viene raffigurato come un uomo vigliacco e meschino, sempre pronto al tradimento e a porsi al servizio di colui che ritiene più forte.

In origine probabilmente non era malvagio, ma venne sedotto e corrotto dall'influenza di Saruman, diventandone succube. Nel corso della storia si arriva a delineare meglio la sua personalità: egli è un debole e, benché ad un certo punto arrivi ad odiarlo, è incapace di staccarsi da Saruman tanto che, nonostante gli sia stata offerta per ben tre volte la possibilità di lasciarlo e servire una giusta causa, egli è troppo debole per cogliere l'occasione.

Biografia

Prima della Guerra dell'Anello

Théoden e Grima

Grima nacque a Rohan in un anno imprecisato dell'ultimo secolo della Terza Era da un Rohirrim di nome Gálmód e in un anno imprecisato prima della Guerra dell'Anello divenne il Consigliere di Re Théoden. Stando alle parole di Gandalf Gríma per un certo tempo fu un buon consigliere per il Re, dandogli anche dei buoni consigli.

In un periodo imprecisato tuttavia si pose al servizio di Saruman, diventando la sua spia e lo strumento dello stregone per influenzare le decisioni del Re. La sua ricompensa sarebbe dovuta essere la bella Éowyn, di cui Grima si era invaghito, e una parte del tesoro di Rohan. Ciò lo mise in contrasto sia con Théodred, figlio del Re, che con Éomer, i quali avrebbero voluto che Rohan si opponesse a Isengard con tutte le sue forze. Tuttavia Grima riuscì ad imporre la sua volontà su Théoden.

La venuta di Gandalf e la prigionia a Orthanc

File:Gandalf affronta Grima.jpg
"I saggi parlano soltanto di ciò che sanno, Grima figlio di Gálmód. Sei diventato un verme dissennato. Perciò taci, e tieni la tua lingua forcuta tra i denti. Non ho attraversato fuoco e morte per scambiare parole contorte con un uomo servile sino al cadere del fulmine "
—Gandalf zittisce l'arroganza di Grima, Il Signore degli Anelli, libro III, cap. VI, "Il re del Palazzo d'Oro".

Attraverso le sue parole e alla magia del suo padrone, riuscì ad indebolire la mente del re fino a prenderne il controllo, governando di fatto Rohan. Questo impedì, per un certo periodo, di organizzare un'armata Rohirrim atta a respingere gli invasori (Orchi, Uruk-hai e Dunlandiani) che, a poco a poco, stava conquistando la regione. La sua ricompensa sarebbe dovuta essere la bella Eowyn, nipote del re, tuttavia non riuscì mai a conquistarla, nonostante le promesse dello Stregone Bianco.

Riuscì a far imprigionare Éomer facendo credere al Re che il nipote avesse tradito Rohan, ma l'arrivo di Gandalf, accompagnato da Aragorn Legolas e Gimli, rovinò i suoi piani. Infatti lo Stregone riuscì a liberare la mente di Théoden dalle menzogne di Grima e a convincerlo a radunare i Rohirrim per affrontare Saruman.

Il Re si sentì magnanimo e, benché Éomer suggerisse di ucciderlo, gli offrì invece una scelta: o cavalcare al suo fianco e affrontare i nemici di Rohan, oppure prendere un cavallo e andarsene. Dopo un momento di indecisione Grima scelse la seconda opzione e galoppò alla volta di Isengard per informare il suo padrone. Tuttavia quando vi giunse gli Ent avevano già distrutto le mura e allagato la fortezza, costringendo Saruman a rinchiudersi ad Orthanc. L'uomo cercò nuovamente di cavarsi d'impiccio ingannando Barbalbero dicendo di essere un messaggero di Théoden, ma l'Ent non si fece ingannare anche perché Gandalf, che era passato qualche ora prima a cavallo di Ombromanto, lo aveva già informato del suo arrivo e sapeva benissimo chi era.

Barbalbero dunque pose nuovamente all'uomo una scelta: raggiungere a nuoto la torre e unirsi a Saruman, oppure attendere il Re lì con lui. Alla fine Grima scelse di raggiungere Saruman e lì rimase. Quando Théoden giunse a Isengard fu visto e riconosciuto ma si tenne in disparte durante il colloquio tra Saruman e Gandalf. Alla fine del discorso lanciò il Palantír di Orthanc da un terrazzo, ma non si capisce se volesse colpire Saruman o Gandalf.

La liberazione da Isengard e la morte nella Contea

Saruman is Overtaken by Ted Nasmith

Grima abbandona Isengard con Saruman diretto alla Contea

Dopo qualche mese alla fine Barbalbero si convinse a lasciar andare i suoi prigionieri, così Saruman e Grima lasciarono Isengard diretti ad ovest.

Durante il tragitto incontrarono Gandalf, gli hobbit Éomer e Aragorn, e nuovamente a Grima fu offerta la possibilità di lasciare lo stregone e tornare a Rohan. Tuttavia, ormai completamente soggiogato da Saruman, l'uomo rifiutò e continuò a seguire il suo padrone nella sua disgrazia. Alla fine giunse con lui nella Contea e si stabilì con esso a Casa Baggins, continuando comunque ad essere maltrattato da Saruman.

Sembra sia stato Grima ad uccidere lui Lotho Sackville-Baggins su istigazione dello Stregone, che ormai non aveva più bisogno di lui. Durante la sollevazione degli Hobbit Frodo offrirà per l'ultima volta a Grima la possibilità di lasciare Saruman, ma lo Stregone umiliò nuovamente l'uomo tirandogli un calcio in faccia.

Alla fine, incapace di subire oltre, Grima aspettò che Saruman gli desse le spalle per saltargli addosso e tagliargli la gola. Dopo l'assassinio cercò di fuggire, ma venne abbattuto dalle frecce dei calciatori hobbit che, incuranti delle parole di Frodo, lo stesero morto stecchito.

Adattamenti

Il Signore degli Anelli (1978)

BakshiGríma

Nella versione animata del 1978, Grima è doppiato nella versione originale da Michael Deacon ed appare in poche scene tratte dal romanzo Le due Torri.

Nonostante alcune modifiche il personaggio sembra abbastanza fedele all'originale delineato nel romanzo, anche se la mancanza di un seguito ha impedito di giudicare più approfonditamente il suo sviluppo. 

Trilogia de Il Signore degli Anelli (2002-2003)

Grima 2002

Nella trilogia di Peter Jackson tratta dall'opera di Tolkien il personaggio di Grima Vermilinguo è interpretato da Brad Dourif. Peter Jackson incoraggiò Dourif a radersi le sopracciglia in modo che il pubblico notasse subito il disagio presente nel personaggio.

Diversamente da quanto narrato nel libro, Grima muore ad Orthanc, ucciso con una freccia Legolas mentre stava pugnalando Saruman il quale lo aveva pesantemente insultato e colpito al volto. Tale scena è presente soltanto nella versione estesa del film Il Ritorno del Re, mentre nella versione uscita al cinema viene fatto intendere come Grima sia ancora rinchiuso nella torre di Orthanc. Diversamente dal libro, inoltre, il Palantír non viene gettato da Grima, bensì cade dal corpo morente di Saruman.

Questo solo nella versione estesa, mentre in quella uscita al cinema il Palantír viene trovato da Pipino a terra. Inizialmente la scena della morte di Grima sarebbe dovuta comparire nel secondo film, ma Peter Jackson decise di inserirla nel terzo per dare più spazio alla vicenda.

L'eliminazione di Grima e di Saruman ha comportato l'eliminazione dal film delle vicende narrate nei capitoli 7 e 8 de Il Ritorno del Re, eliminando così dalla trama la conquista della Contea da parte dello Stregone Bianco e, contemporaneamente, anche i riferimenti di cannibalismo riguardo Grima.

Un'altra curiosità, non specificata nel film, riguarda la morte di Théodred il quale nel film sembrerrebbe essere stato ucciso, o almeno aiutato a morire, proprio da Grima. Tale deduzione viene confermata in parte durante una discussione tra Vermilinguo ed Éowyn e quest'ultimo, riferito a Théodred, afferma «Egli dev'essere morto durante la notte...» con fare maligno.