- "E se gli Haradrim da soli erano tre volte più numerosi dei Rohirrim, ora la situazione peggiorò ancora, poiché nuove forze giunsero in grandi quantità da Osgiliath. Erano state lì riunite per saccheggiare la Città e distruggere Gondor al primo segnale del loro Capitano. Egli era ormai distrutto, ma Gothmog, il luogotenente di Morgul, li aveva tuttavia mandati a combattere; [...] "
- —Il Signore degli Anelli, libro V, cap. VI, "La Battaglia dei Campi del Pelennor".
Gothmog è il nome di uno dei servitori dell'Oscuro Signore Sauron durante la Guerra dell'Anello alla fine della Terza Era. Questo personaggio è un vero mistero in quanto Tolkien ne ha scritto pochissimo e solo nel terzo film della Trilogia de Il Signore degli Anelli gli viene dato un po' di più spazio.
Etimologia[]
Gothmog porta lo stesso nome del Luogotenente di Morgoth durante la Prima Era. Il nome significa letteralmente "Terrore Opprimente".
Biografia[]
Si sa pochissimo di questo personaggio, persino la sua razza è sconosciuta. Infatti ne Il Signore degli Anelli non viene mai specificato se si tratti di un orco o di un uomo; questa ambiguità ha portato alcuni a credere che si trattasse di un Numenoreano Nero o addirittura di uno dei Nazgûl. Dopo la morte del Re Stregone per mano di Éowyn, gli subentra al comando dell'esercito e riesce ad organizzare un contrattacco che mette in seria difficoltà i Rohirrim e gli Uomini di Gondor. Tuttavia l'arrivo di Aragorn con i rinforzi dal sud segna la sua definitiva sconfitta, con le truppe di Sauron costrette a ritirarsi per non essere sterminati. Il suo destino è sconosciuto: alcuni pensano che sia rimasto ucciso nei combattimenti fuori Minas Tirith, altri invece credono che sia riuscito a scampare ma solo per morire poi nella Battaglia del Morannon.
Adattamenti[]
Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re[]
- "L'era degli Uomini è finita. Il tempo degli Orchi è giunto!"
- —Gothmog, dopo la presa di Osgiliath
Nella versione cinematografica di Peter Jackson, Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re, il suo ruolo è più importante. Durante la battaglia finale dell'assedio di Osgiliath, Gothmog appare per la prima volta mentre guida le legioni di orchi che attraversano l'Anduin durante la notte per raggiungere la riva occidentale ancora difesa dalle forze di Gondor. A seguito di questo attacco a sorpresa, le forze degli Uomini sono sconfitte e gli ultimi soldati superstiti fuggono verso Minas Tirith. Madril, capitano dei raminghi dell'Ithilien, già gravemente ferito, rimane indietro e viene ucciso da Gothmog.
In seguito, durante l'assedio di Minas Tirith, ordinerà alle catapulte di lanciare sulla città le teste dei soldati caduti ad Osgiliath e di quelli morti nel vano tentativo di riconquistarla, al fine di intimorire i difensori della città bianca.
Egli guida inoltre le forze di Mordor, composte da Orchi del Morannon, Troll d'attacco, Haradrim, Esterling, Mumak (Olifanti) e varie razze di troll ipoteticamente montane, nell'assedio di Minas Tirith e nella conseguente Battaglia dei Campi del Pelennor. Questa operazione fallì per via dell'impensato aiuto da parte dei Rohirrim e del devastante attacco dell'Esercito dei Morti, guidati da Aragorn.
Gothmog, dopo la caduta del Re Stregone, tenta di uccidere Éowyn nei pressi del cadavere di Re Théoden, ma prima che possa farlo intervengono Aragorn, che gli taglia il braccio destro, e Gimli, che lo colpisce all'addome mettendolo in ginocchio, infine Aragorn lo trafigge uccidendolo. Tuttavia, la sua fine nel libro non è menzionata, ma nella Extended Edition de Il Ritorno del Re, è possibile visionare questa scena.