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Gorlim, conosciuto anche come Gorlim l'Infelice, fu un uomo della stirpe degli Edain della Casa di Bëor che visse durante la Prima Era. Compagno di Barahir fu costretto con l'inganno a rivelare a Sauron il nascondiglio dei Fuorilegge del Dorthonion; disperato per il suo tradimento e stremato dalle torture, implorò di essere ucciso, cosa che Sauron "magnanimamente" gli concesse.

Etimologia[]

Il nome Gorlim non ha alcun corrispondente in nessuna delle lingue degli Elfi, pertanto è logico supporre che derivi dal linguaggio degli Edain.

Biografia[]

Gorlim nacque intorno al 430 PE nel Dorthonion da Angrim, uomo appartenente alla stirpe della Casa di Bëor. In giovane età sposò la fanciulla Eiliniel e con essa viveva in una casa in mezzo ai boschi, coltivando i campi e godendosi l'amore della sua sposa. Nel 455 PE rispose alla chiamata alle armi unendosi alle schiere di Barahir e con esso combatté durante la Dagor Bragollach e fu tra coloro che salvarono Re Finrod dall'imboscata degli orchi nelle Paludi di Fenech. Tra i pochi superstiti della battaglia riuscì a tornare a casa, ma quando giunse trovò le sue terre saccheggiate e dell'amata Eiliniel nessuna traccia.

Disperato e assetato di vendetta, Gorlim si unì dunque alla banda dei Fuorilegge del Dorthonion e per cinque anni sotto il comando di Barahir tenne in scacco le armate di Morgoth. Tuttavia, non rassegnandosi all'idea che la moglie potesse essere morta, Gorlim continuò a tornare spesso dove sorgeva la sua casa sperando di ritrovare l'amata Eiliniel. Le voci di queste sue abitudini giunsero alle orecchie di Sauron che, vista l'occasione per debellare i ribelli, preparò per Gorlim una trappola: nell'autunno del 460 PE, durante una delle sue visite, Gorlim fu attirato da una luce accesa nella sua vecchia casa e, avvicinatosi, gli parve di vedere l'amatissima moglie piangente. Tuttavia non si trattava di Eiliniel ma di uno spirito evocato da Sauron per farlo uscire allo scoperto. Catturato dagli scherani di questi, Gorlim fu portato nella sua fortezza e torturato per estorcergli le informazioni volute; l'uomo resistette caparbiamente, ma quando gli dissero che la moglie era ancora viva e prigioniera di Sauron la tenacia venne meno e si offrì di barattare la libertà di Eiliniel con la vita dei suoi compagni.

Tradotto d'innanzi a Sauron Gorlim gli disse la posizione dell'accampamento o dei Fuorilegge: quando chiese di essere riunito alla moglie il luogotenente di Morgoth gli rise in faccia, rivelandogli che in realtà Eiliniel era morta da anni e che si era trattato solo di un trucco per ingannarlo. Disperato per l'inganno ma ancor più per il suo tradimento, Gorlim cominciò a piangere e ad implorare la morte. Sauron, molto crudelmente gli disse di non preoccuparsi poiché egli manteneva sempre le sue promesse e lo uccise tagliandogli la gola e lasciandolo morire dissanguato.

Lo spirito dell'uomo tuttavia in parte si riscattò apparendo in sogno al giovane Beren, in quel momento lontano dal campo di Barahir, e rivelandogli il proprio tradimento incitandolo a correre il più veloce possibile per salvare i loro compagni dalle bande di Sauron.

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