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Gil-galad fu un nobile elfo Noldor della Casa di Finarfin che visse nella Terra di Mezzo a cavallo tra la Prima e la Seconda Era. Fu l'ultimo Re Supremo dei Noldor della Terra di Mezzo, succedendo a Turgon dopo che questi rimase ucciso nella Caduta di Gondolin. Dopo la distruzione del Beleriand guidò molti Noldor e Sindar nell'Ossiriand orientale, dove fondò il regno del Lindon.
Nel 3434 SE, strinse l'Ultima Alleanza tra gli Elfi e gli Uomini con Elendil per combattere contro le armate di dell'Oscuro Signore Sauron che avevano invaso Gondor. Morì in duello contro Sauron durante l'Assedio di Barad-dûr, nel 3441 SE.
Etimologia e nomi[]
Gil-galad è un nome di origine Sindarin che significa letteralmente "stella di radianza"[3], dai vocaboli gil ("stella") e galad ("luce, radianza").[4] In una versione della storia, questo era in realtà un soprannome dovuto al fatto che la sua armatura, il suo elmo e il suo scudo erano rivestiti di argento e di stelle bianche e pertanto risplendevano da lontano come una stella.[5] In una versione successiva, si tratta invece del nome datogli dalla madre. [1]
In quanto discendente di re, il nome di nascita Sindarin di Gil-galad era Ereinion ("rampollo di re"), dal plurale aran ("re") + -ion (suffisso patronimico).[4] Il nome Quenya di Gil-galad era invece Artánaro ("nobile fuoco"), da arata ("alto, nobile") e nár ("fuoco"), traslitterato in Sindarin come Rodnor.[1]
Un nome non chiaro è invece Finellach, incluso nella lettera di Gil-galad a Tar-Meneldur (ma omesso da Christopher Tolkien).[1] Un altro nome dall'utilizzo isolato è Finwain,[6] chiaramente Sindarin, una combinazione di fin (Sindarin per Finwë) + gwain ("giovane").
Biografia[]
Prima Era[]
Gil-galad nacque nel AA 1481 da Orodreth, figlio di Angrod e Eldalótë ad Eldamar.[7][1] Era infatti ancora un giovane elfo al tempo della Dagor Bragollach quando Morgoth spezzò l'Assedio di Angband. Per questo motivo, poco prima della caduta di Minas Tirith di Tol-Sirion per mano delle forze di Sauron, suo padre Orodreth lo mandò con la madre presso Círdan nel Falas per la sua sicurezza.[8]
Dopo la perdita di Minas Tirith, il Passo del Sirion divenne accessibile agli eserciti di Morgoth, benché fosse ancora tenuto a bada dal regno dell'Hithlum e dal potere del Nargothrond. L'Hithlum fu ditrutto dopo la Nirnaeth Arnoediad e pertanto non rimase alcun potere che potesse contrastare il nemico, e i porti del Falas furono assediati e conquistati dagli Orchi. Tuttavia Círdan, Gil-galad, e molti altri Elfi riuscirono a scappare su una nave e stabilirono un rifugio sull'Isola di Balar e un piccolo porto alle Bocche del Sirion.[9]
Nella Nírnaeth Arnoediad, Fingon, Re Supremo dei Noldor, fu ucciso, e la corona passò a suo fratello Turgon di Gondolin. Dopo la caduta di Gondolin, Gil-galad assunse la corona dei Noldor.[10] Gil-galad e Círdan mantennero quindi il rifugio a Balar e un piccolo porto presso l'estuario del Sirion fino alla Guerra d'Ira e alla fine della Prima Era.
Seconda Era[]
Dopo la distruzione del Beleriand durante la Guerra d'Ira, Gil-galad fondò un regno nel Lindon nel nord-ovest della Terra di Mezzo, tra i Monti Azzurri e il Grande Mare attorno al Golfo di Lhûn e furono costruiti i porti di Forlond, Harlond, e Mithlond.[11] Gil-galad era l'ultimo erede dei re dei Noldor in esilio, e venne riconosciuto come Alto Re degli Elfi d'Occidente.[12] Molti Elfi, sia Sindar che Noldor, si unirono a lui. Ma presto ci fu malcontento tra i Noldor, e molti di loro lasciarono il Lindon. Guidati da Celebrimbor, nipote di Fëanor, fondarono il regno dell'Eregion, probabilmente attirati anche dalla scoperta del mithril a Khazad-dûm. Inoltre, alcuni dei Sindar e molti dei Nandor non volevano vivere con i Noldor, che avevano compiuto in passato atti ostili contro di loro, e migrarono verso Est a Lothlórien o Bosco Atro.
Quando il principe Aldarion di Númenor giunse nella Terra di Mezzo, instaurò legami di amicizia con gli Elfi. Gil-galad diede a lui una lettera rivolta a suo padre, il Re di Númenor, Tar-Meneldur. Lo avvisò che una nuova ombra stava sorgendo ad Est e richiedette il suo aiuto.[13]
Intorno al 1000 della Seconda Era, Sauron tentà di ottenere la fiducia degli Elfi sotto il nome di Annatar, il "Signore dei Doni", ma Gil-galad e Círdan non gli credettero e rifiutarono le sue proposte. Tuttavia, Sauron venne accolto nell'Eregion e vennero forgiati gli Anelli del Potere.[11] Intorno al 1600 SE, Sauron forgiò in segreto l'Unico Anello, e quando gli Elfi dell'Eregion scoprirono di essere stati traditi, Sauron ordinò loro di consegnare tutti gli anelli e, quando questi rifiutarono, diede inizio nel 1693 SE alla Guerra tra Sauron e gli Elfi.[14][12] Celebrimbor aveva messo in salvo i Tre Anelli degli Elfi in tempo, inviando Vilya e Narya a Gil-galad e Círdan nel Lindon, rispettivamente, mentre il terzo anello Nenya venne donato a Galadriel.[15]
Quando Sauron invase l'Eriador, Gil-galad inviò Elrond in aiuto dell'Eregion e inviò messaggeri a Númenor.[16][12] Elrond non riuscì a fermare Sauron, ma con alcuni sopravvissuti si ritirò a Imladris.[15] L'Eriador venne occupato finché una grande flotta di Númenóreani inviata da Tar-Minastir giunse nel Lindon. Unite le forze, l'esercito di Sauron fu respinto e sconfitto.[12][15] Dopo la guerra, gli Elfi non furono nuovamente attaccati da Sauron per un lungo periodo. Gil-galad nominò Elrond il suo vice-reggente, passando a lui l'anello Vilya.[15].
Quando Ar-Pharazôn catturò Sauron e lo tradusse a Númenor, l'ovest della Terra di Mezzo conobbe la pace e Gil-galad fu libero di espandere la propria influenza a nord, sud e ad est oltre l'Anduin.[11] Dopo l'Akallabêth, Elendil e i suoi figli giunsero nella Terra di Mezzo e fondarono i regni di Gondor a sud e Arnor a nord. Per onorare Elendil, Gil-galad costruì le Torri Bianche, che ospitavano uno dei Palantiri.[11]
Ultima alleanza[]
Anche Sauron scampò alla distruzione di Númenor, e presto attaccò Gondor; Isildur, figlio di Elendil, fu costretto a fuggire salpando verso nord per raggiungere suo padre. Elendil e Gil-galad formarono quindi l'Ultima Alleanza tra gli Elfi e gli Uomini contro Sauron nel 3431 SE.[12] Si dice che gli eserciti di Gil-galad si unirono a quelli di Elendil presso Amon Sûl[17]
Negli anni successivi, l'Alleanza marciò a Imladris dove si accamparono per tre anni. Poi attraversarono le Montagne Nebbiose e marciarono verso sud, dove sconfissero un grande esercito nemico all'entrata di Mordor. Forzarono quindi il Cirith Gorgor e diedero inizio all'Assedio di Barad-dûr.[12] Gil-galad combattè con la sua lunga spada e la sua lancia Aeglos che era molto temuta dal nemico.[18][17]
Dopo sette anni di assedio, Sauron in persona uscì allo scoperto. Con il suo potere, l'assedio fu rotto e il suo esercito avanzò sulle pendici del Monte Fato. Qui Sauron ingaggiò un duello con Elendil e Gil-galad. Alla fine Sauron fu sconfitto ma sia Gil-galad e Elendil morirono nel combattimento.[12] Nel resoconto che scrisse a Minas Tirith prima di partire verso nord, Isildur racconta che Gil-galad fu bruciato dalla mano nera di Sauron.[18]
Dopo la sua morte, il titolo di Re Supremo dei Noldor non fu mai rivendicato da nessun'altro Noldo della Terra di Mezzo, sebbene Elrond ne avesse diritto in quanto nipote di Turgon.
Altre versioni del legendarium[]
Prime versioni[]
Gil-galad appare per la prima volta nella seconda versione de La Caduta di Númenor (scritta intorno al 1937), insieme a Elendil (nella bozza precedenza, Elrond era il leader degli Elfi che erano rimasti indietro). Insieme creano una grande lega di Elfi e Uomini e combattono Thû a Mordor, ma entrambi vengono uccisi. In quel testo è menzionato come un discendente di Fëanor e un Re elfico del Beleriand.[19]
In una nota a margine di §28 nella conclusione del Quenta Silmarillion, Tolkien aggiunse a matita i nomi Gilgalad e Lindon.[20] Questa nota fu probabilmente utilizzata da Christopher Tolkien per introdurre Gil-Galad alla fine del capitolo 24 de Il Silmarillion pubblicato, accanto a Círdan, Celeborn, e Galadriel.
Versioni tarde[]
In un manoscritto del 1959 sulla cronologia pubblicato nel The Nature of Middle-earth, Tolkien contemplò varie revisioni degli anni di nascita di diversi personaggi del Legendarium in accordo con la sua nuova concezione di come gli Elfi invecchiassero nel tempo. In una nota abbozzata alla fine di questo manoscritto, Tolkien suggerì che "Gilgalad" fosse divenuto Re del Lindon "sotto" Galadriel intorno al SE 10-20, e che per poter avere un'età adeguata per governare sarebbe dovuto essere nato nel 1481 AA a Eldamar.[21]
Paternità[]
In seguito, durante la scrittura de Il Signore degli Anelli, Tolkien considerò Gil-galad come il figlio di Finrod Felagund. Alla fine degli anni '50, decise che Felagund dovesse essere celibe e senza figli e suggerì in una nota a margine che Gil-galad potesse essere il figlio di Fingon.[22]
Tuttvia, Gil-galad come figlio di Fingon creava un problema con la legittimità di Turgon come Re Supremo dei Noldor. La corona infatti passava al figlio maggiore del Re, come avvenuto quando Maedhros la rifiutò in favore di Fingolfin.[23] Per questo motivo, ci si aspetterebbe che il figlio di Fingon Gil-galad ereditasse la corona al posto di Turgon, fratello di Fingon.
La decisione finale di Tolkien sulla parentela di Gil-galad fu che fosse figlio di Orodreth, che nello stesso momento passò dall'essere un figlio di Finarfin ad essere un figlio di Angrod.[1] Spostando Gil-galad sotto la Casa di Finarfin, Tolkien rese Fingon senza figli e pertanto Turgon divenne il suo erede più diretto, risolvendo così il problema.
Il figlio di Tolkien Christopher Tolkien prese la decisione editoriale di non incorporare questa revisione all'interno de Il Silmarillion e scelse di presentare Gil-galad come un figlio di Fingon. Fece questo a suo tempo poiché riteneva che alcuni aspetti della modifica, in particolare il passaggio di Orodreth a figlio di Angrod, avrebbero richiesto di rivisitare in modo considerevole il testo esistente. Per essere consistente con la versione pubblicata de Il Silmarillion, modificò anche una frase in Aldarion ed Erendis: la moglie del marinaio che menzionava Gil-galad come membro della Casa di Finarfin. Molti anni dopo, nel The Peoples of Middle-earth, affermò che questa decisione fu un suo errore e non rappresentava l'idea del padre sul personaggio. Suggerì inoltre che sarebbe stato meglio lasciare la parentela di Gil-galad indefinita.[1]
Curiosità[]
Sam ne "Il Signore degli Anelli: La Compagnia dell'Anello" racconta questa storia su di lui:
- "Gil-galad sugli Elfi soleva regnare:
Tristi cantano ora i menestrelli
I giorni ancor liberi e belli
Del suo regno tra i Monti ed il Mare.
La sua lancia era aguzza, la sua spada tagliente,
E da lungi il suo elmo splendeva possente.
Migliaia di stelle che in cielo raggiavano
Nel suo elmo d'argento si rispecchiavano.
Ma mille anni fa egli cavalcò via,
E nessuno oggi sa dov'egli adesso sia;
E la sua stella cadde nelle tenbre profonde,
A Mordor dove la cupa ombra si diffonde." - —Sam recita il poema, Il Signore degli Anelli, libro I, cap. XI, "Un coltello nel buio".
Questa storia fa parte del poema intitolato "La Caduta di Gil-galad" scritto in un antica lingua che si suppone Bilbo Baggins abbia tradotto.
Adattamenti[]
Il Signore degli Anelli: la Compagnia dell'Anello (2001)[]
Nell'adattamento cinematografico di Peter Jackson Gil-galad è interpretato dall'attore australiano Mark Ferguson. Nel prologo, Gil-galad viene mostrato come uno dei portatori dei Tre Anelli degli Elfi. In seguito, è presente durante la Battaglia dell'Ultima Alleanza presso il Monte Fato con la sua lancia Aeglos. La sua morte non viene mostrata, e non è lui ad atterrare Sauron. Il suo corpo e quella di Elendil sono poi visibili nel murale che raffigura la battaglia nella Casa di Elrond a Gran Burrone.
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere (2022)[]
Per approfondire, vedi la voce Gil-galad/Serie TV. |
Nella serie TV Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, Gil-galad è interpretato da Benjamin Walker.
Note[]
- ↑ 1,0 1,1 1,2 1,3 1,4 1,5 1,6 The History of Middle-earth, vol. XII, The Peoples of Middle-earth, "XI. The Shibboleth of Fëanor", "The parentage of Gil-galad", pp. 349-351
- ↑ The Nature of Middle-earth, "Part Two. Body, Mind and Spirit: IV. Hair", p. 186
- ↑ Il Silmarillion, Indice dei Nomi
- ↑ 4,0 4,1 Il Silmarillion, Appendice, "Etimi dei nomi Quenya e Sindarin"
- ↑ The History of Middle-earth, vol. XII, The Peoples of Middle-earth, "XI. The Shibboleth of Fëanor", "The names of Finwë's descendants", pp. 347-348
- ↑ The Nature of Middle-earth, "Part Two. Body, Mind and Spirit: IV. Hair", p. 186
- ↑ The Nature of Middle-Earth, Part One: "Time and Ageing", cap. I
- ↑ Il Silmarillion, cap. XVII, "La rovina del Beleriand e l'uccisione di Fingolfin".
- ↑ Il Silmarillion, cap. XX, "La quinta battaglia, Nirnaeth Arnoediad".
- ↑ Il Silmarillion, cap. XXIII, "Tuor e la Caduta di Gondolin".
- ↑ 11,0 11,1 11,2 11,3 Il Silmarillion, parte III , "Gli Anelli del Potere e la Terza Età".
- ↑ 12,0 12,1 12,2 12,3 12,4 12,5 12,6 Il Signore degli Anelli, Appendice B, "La Seconda Era".
- ↑ Racconti Incompiuti, parte II, cap. II, "Aldarion ed Erendis: la moglie del marinaio"
- ↑ The History of Middle-earth, vol. XII, "The Peoples of Middle Earth", "VI. The Tale of Years of the Second Age"
- ↑ 15,0 15,1 15,2 15,3 Racconti Incompiuti, parte II, cap. IV, "La storia di Galadriel e Celeborn e di Amroth Re del Lórien"
- ↑ Racconti Incompiuti, parte II, cap. IV, "La storia di Galadriel e Celeborn e di Amroth Re del Lórien", "Circa Galadriel e Celeborn"
- ↑ 17,0 17,1 Il Signore degli Anelli, libro I, cap. XI, "Un coltello nel buio"
- ↑ 18,0 18,1 Il Signore degli Anelli, libro II, cap. II, "Il Consiglio di Elrond"
- ↑ The History of Middle-earth, vol. V, The Lost Road and Other Writings, "Part One: II. The Fall of Númenor, (iii) The second version of The Fall of Númenor", p. 29. Cf. Commentary on §14
- ↑ The History of Middle-earth, vol. V, The Lost Road and Other Writings, "Part Two: Valinor and Middle-earth before The Lord of the Rings, VI. Quenta Silmarillion", Commentary on the conclusion of the Quenta Silmarillion, p. 337
- ↑ The Nature of Middle-earth, "Part One. Time and Ageing: XI. Ageing of Elves", p. 82
- ↑ The History of Middle-earth, vol. XI, The War of the Jewels, "Part Two. The Later Quenta Silmarillion: Of the Ruin of Beleriand and the Fall of Fingolfin (Chapter 15)", pp. 242-243
- ↑ Il Silmarillion, cap. XIII, "Il Ritorno dei Noldor"