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"«Ma sono stato ferito troppo profondamente, Sam. Ho tentato di salvare la Contea, ed è stata salvata, ma non per merito mio. Accade sovente così, Sam, quando le cose sono in pericolo: qualcuno deve rinunciare, perderle, affinché altri possano conservarle»"
—Frodo, Il Signore degli Anelli, libro VI, cap. IX, "I Porti Grigi"

Frodo Baggins è uno Hobbit, nato il 22 Settembre 2968 TE Terza Era da Drogo Baggins e Primula Brandibuck. A seguito della morte dei genitori, annegati durante una gita in barca, Frodo fu adottato dal suo parente Bilbo Baggins, che lo portò con sé a Casa Baggins facendone il suo erede.

Dopo aver ereditato l'Unico Anello da Bilbo, su consiglio di Gandalf si recò a Gran Burrone ed entrò a far parte della Compagnia dell'Anello, insieme al suo fidato giardiniere Sam e ai cugini Merry e Pipino, con il compito di distruggere l'Anello di Sauron gettandolo nelle viscere del Monte Fato.

Nomi ed Etimologia[]

Il nome Frodo ("Froda") in antico inglese significa letteralmente "Saggio per Esperienza". La versione Ovestron e Hobbitish di questo nome era Maura Labingi, mentre in Sindarin era conosciuto col nome di Iorhael che significa "Vecchio Saggio". Sul Campo di Cormallen Frodo ricevette il titolo di Daur che nel dialetto Sindarin di Gondor significa "Nobile".

Descrizione[]

Aspetto e carattere[]

La descrizione più precisa di Frodo all'interno del Signore degli Anelli, si rinviene nella lettera che Gandalf lascia a Omorzo Cactaceo, nella quale lo Stregone descrive l'hobbit come una persona robusta, dalle guance rosse, più alto della maggior parte degli Hobbit e dalla pelle chiara; possiede inoltre una fessura sul mento, i tipici capelli ricci e castani degli hobbit e gli occhi chiari.

All'inizio dell'avventura Frodo viene descritto come un Hobbit robusto, con una certa tendenza alla pinguedine, ma già nel viaggio da Hobbiville a Gran Burrone viene notato come abbia perso diversi chili e si sia asciugato. Nel procedere del viaggio, soprattutto con l'approssimarsi a Mordor, il fedele Sam noterà con preoccupazione il dimagrimento del suo padrone, tanto da notare con preoccupazione come ad un certo punto risulti "troppo magro e scavato per un Hobbit".

All'epoca della Festa di Bilbo, che segna l'inizio delle vicende del romanzo, Frodo ha trentatré anni (età molto importante per gli Hobbit, che segna la fine della giovinezza priva di responsabilità e l'inizio della maggiore età), mentre al momento della partenza dalla Contea ne ha cinquanta, la stessa età che Bilbo aveva all'inizio della sua avventura della Montagna Solitaria.

Caratterialmente viene descritto come un hobbit dalla personalità vivace, che da ragazzino era una vera e propria peste, ma con il tempo ha mutato il carattere, diventando più timido e riservato, anche se non ha mai disdegnato le feste o le riunioni nelle locande a base di birra assieme agli amici. È inoltre molto gentile e compassionevole, tanto da rimanere impietosito da Gollum, nonostante la natura ripugnante della creatura, e arrivando addirittura a fidarsi di lui nel ruolo di guida, nonostante i dubbi di Sam.

Abilità[]

Frodo viene descritto come un Hobbit molto colto, caratteristica che condivide con il lontano cugino Bilbo, e molto più abile dei suoi simili nel modulare "parlate straniere", il che fa supporre che riesca a parlare sia l'Ovestron che le lingue elfiche come il SIndarin senza particolari accenti o inflessioni dalla lingua hobbitish.

Nel corso del romanzo il possesso dell'Unico, unito anche alla ferita inflittagli dalla Lama Morgul del Re Stregone, sembrano avergli dato la capacità di vedere lo "spirito del mondo": per esempio, in diverse occasioni nel romanzo viene detto come sia stato capace di vedere avanti nel futuro, soprattutto attraverso i propri sogni, È stato inoltre in grado di vedere l'Anello di Adamante al dito di Galadriel e sembra in grado di percepire i pericoli.

Biografia[]

Infanzia e la Festa di Addio di Bilbo[]

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi la voce Festa di Compleanno di Bilbo.
Festa di Bilbo by Denis Gordeev

Festa di Bilbo, Denis Gordeev.

Frodo nacque nella Terra di Buck nel 2968 TE e trascorse la maggior parte della sua infanzia a Villa Brandy, la casa della famiglia Brandibuck congiunti di sua madre Primula Brandybuck. Frodo era noto come un terribile monello e con i suoi cugini Brandybuck e Tuc aveva formato una piccola banda con la quale causava disordini dovunque andassero, specialmente nelle terre del Vecchio Maggot, dove l'hobbit e i suoi amici compivano delle spedizioni per impadronirsi dei prelibati funghi che vi crescevano.

Durante una di queste spedizioni Maggot agguantò Frodo e, dopo avergli dato una sonora ripassata di sberle, lo fece inseguire dai suoi cani cacciandogli una tale paura in corpo da farlo desistere da ulteriori imprese. Nel TE 2980, quando Frodo aveva solo 12 anni, i suoi genitori annegarono in un incidente in barca sul fiume Brandivino.

Figlio unico, Frodo rimase a Villa Brandy finché il suo 99enne "zio" Bilbo Baggins lo adottò nel TE 2989, portandolo a vivere con sé a Casa Baggins e rendendolo il proprio erede. I due divennero molto vicini negli anni successivi. Frodo imparò molto sul linguaggio elfico durante il suo tempo con Bilbo, così come molte delle tradizioni e dei racconti della Terra di Mezzo. I due condividevano inoltre lo stesso compleanno, il 22 Settembre, secondo il calendario della Contea (intorno al 12-14 Settembre del nostro calendario). Nel TE 3001, una festa di particolare magnificenza fu organizzata per celebrare il trentatreesimo compleanno di Frodo (che per gli Hobbit coincide con l'ingresso nell'età pienamente adulta) e il raggiungimento da parte di Bilbo della peculiare età di 111 anni. Bilbo pronunciò un memorabile discorso di compleanno, prima di giocare uno scherzo ai suoi compagni hobbit usando l'Unico Anello per scomparire, lasciando la platea spaventata e confusa.

In seguito, sfruttando la confusione, partì per una nuova avventura e non fu mai più rivisto nella Contea. Prima di partire per il suo viaggio a Gran Burrone, Bilbo ebbe una lunga conversazione con Gandalf, che infine lo convinse a lasciare volontariamente l'Anello. Bilbo lo lasciò così sulla mensola del caminetto con una nota per Frodo, che divenne così il nuovo Portatore dell'Anello.

L'inizio dell'avventura[]

The One Ring by Brothers Hildebrandt

Gandalf rivela a Frodo la natura dell'Anello di Bilbo, Fratelli Hildebrandt.

Conclusa la festa, Frodo ritornò a casa e scoprì di essere divenuto il padrone di Casa Baggings e l'erede dell'anello magico di Bilbo. Gandalf, ora divenuto curioso di conoscerne l'origine, i poteri e lo scopo (ma non ancora sicuro che si trattasse dell'Unico Anello), consigliò al giovane hobbit di non utilizzarlo per poi partire per un lungo viaggio che l'avrebbe portato ad attraversare gran parte della Terra di Mezzo. Per i successivi diciassette anni, Frodo seguì il consiglio dello stregone e tenne l'Anello nascosto in un luogo sicuro, non adoperandolo mai. Tuttavia, il 12 Aprile 3018, Gandalf ritornò a Casa Baggins e avvertì Frodo che l'Anello Magico in suo possesso era in realtà l'Unico Anello forgiato dall'Oscuro Signore Sauron, il quale lo aveva utilizzato per cercare di soggiogare la Terra di Mezzo. Realizzando che Sauron, che grazie a Gollum aveva scoperto l'identità del Portatore, si sarebbe messo alla ricerca dell'Anello, Gandalf consigliò Frodo di partire segretamente per Gran Burrone, seguendo il tragitto di Bilbo, ma di non farlo immediatamente per non attire i sospetti di eventuali spie.

Dopo la discussione di Frodo con Gandalf, iniziò a circolare una voce che egli non avesse più soldi. Questa voce, benchè non messa in circolazione da Frodo, fu da lui incoraggiata. Merry aiutò Frodo a comprare un piccola casa a Crifosso. Con l'eccezione del suo amico e giardiniere Sam Gamgee, che aveva acconsentito ad accompagnarlo a Gran Burrone, Frodo raccontò agli altri Hobbit che intendeva trasferirisi nella Terra di Buck.

Leaving the Shire by Ted Nasmith

Frodo, Sam, Merry e Pipino lasciano la Contea, Ted Nasmith.

Venduta la sua casa ai Sackville-Baggins, e il 23 Settembre 3018, il giorno dopo il suo cinquantesimo compleanno, Frodo lasciò Casa Baggins, accompagnato da Sam e Pipino e sotto falso nome. Partirono il mattimo presto per Crifosso, e giusto in tempo dato che i più potenti servitori di Sauron, i nove Nazgûl, erano già entrati nella Contea travestiti da Cavalieri Neri alla ricerca di un Hobbit di nome Baggins. Frodo non fu grado di ottenere nessuna informazione sui suoi inseguitori dalle conversazioni con gli Alti Elfi di Gildor e il Fattore Maggot, ma ciò che raccontarono non fu molto incoraggiante e lo spinsero ad affrettare la marcia. Quando Frodo giunse alla Terra di Buck, dove Merry li stava aspettando; dopo un bagno ristoratore Frodo scoprì che Merry e Pipino erano al corrente del suo viaggio "segreto" e assieme a Sam e a Grassotto Bolgeri avevano orchestrato una "congiura" per costringerlo a portare con sé anche i suoi due cugini. Non avendo altre alternative, Frodo acconsentì a portarli con se.

La Vecchia Foresta, Tom Bombadil e lo Spettro dei Tumuli[]

The Willow Man is Tamed by Ted Nasmith

Tom Bombadil salva Merry e Pipino, Ted Nasmith.

Nella speranza di seminare i Cavalieri Neri, Frodo e i suoi tre compagni uscirono da una porta della Frattalta e tagliarono attraverso la Vecchia Foresta. Tuttavia caddero sotto l'influenza del fiume Sinuosalice e Merry e Pipino finirono nelle grinfie del Vecchio Uomo Salice, ma furono salvati da Tom Bombadil, un essere misterioso che dimorava in una radura nel mezzo della Vecchia Foresta. Dopo aver tratto in salvo i due cugini di Frodo, Tom portò gli hobbit nella propria casa, dove viveva assieme a sua moglie Baccadoro, e rifocillò i giovani hobbit offrendogli cibo ed un letto.

Tom Bombadil by Denis Gordeev

Tom dimostra agli stupefatti hobbit di poter manipolare l'Unico Anello by Denis Gordeev

Qui Tom diede prova del suo grande potere chiedendo a Frodo di mostrargli l'Anello, che incredibilmente l'hobbit gli consegnò senza esitare, e dimostrando che l'oggetto non aveva nessun potere su di lui ma anzi, con grande preoccupazione di Frodo, lo stesso Tom Bombadil era in grado di manipolare l'Anello dimostrando di riuscirlo a rendere addirittura invisibile. Dopo aver passato la notte nella casa di Tom, i quattro hobbit vennero accompagnati dallo strano personaggio fino ai confini della Vecchia Foresta sulle Tumulilande: questi gli consigliò di affrettarsi ad attraversarle e di non indugiare poiché quello era un posto pericoloso ed infestato da Spettri dei Tumuli, i quali non aspettavano altro che catturare gli sprovveduti viaggiatori che si avventuravano nelle nebbie delle Tumulilande.

Salvataggio dal Tumulo by Denis Gordeev

Gli hobbit dopo essere stati salvati da Tom by Denis Gordeev

Nonostante il consiglio di Tom i quattro compagni indugiarono troppo e rimasero intrappolati nella nebbia, venendo catturati uno ad uno dallo Spettro dei Tumuli, che li rinchiuse nel suo sepolcro con l'intenzione di ucciderli. Frodo, l'unico rimasto cosciente dei suoi compagni, dopo aver respinto un primo attacco dello Spettro intonò dunque la filastrocca Aiuto, Tom Bombadil! e il guardiano della Vecchia Foresta giunse appena in tempo per salvarli scoperchiando il tumulo e scacciando lo spettro con la forza del suo canto magico. Dopo aver salvato gli hobbit, Tom fece loro dono delle Lame dei Tumuli per poi scortarli fin quasi in vista di Brea e separarsi da loro sempre cantando com'era suo costume.

L'incontro con Aragorn e Amon Sûl[]

At the Prancing Pony by Brothers Hildebrandt

L'incontro tra Aragorn e gli Hobbit alla Locanda del Puledro Impennato, Fratelli Hildebrandt.

A Brea, gli hobbit alloggiarono al Puledro Impennato, una vecchia locanda e principale luogo di ritrovo di tutti i viaggiatori, lavoratori e sfaccendati del circondario, gestita dall'onesto ma assai sbadato Omorzo Cactaceo. Frodo, per cercare di attirare meno attenzioni possibili, si presentò all'oste con il nome di Signor Sottocolle, chiedendogli se avesse notizie di Gandalf, ma questi gli disse di non vedere lo stregone da mesi. Mentre coi suoi compagni beveva una birra nel salone, Frodo notò un misterioso uomo incappucciato seduto nell'ombra ad osservarli e chiese dunque all'oste, chi fosse: questi si riferì a lui come ad un Ramingo di nome "Grampasso", invitando l'hobbit a non prestargli eccessiva confidenza in quanto si trattava di personaggi a suo dire "loschi". Nonostante ciò, e i maldestri tentativi di Omorzo di tenerlo lontano dall'hobbit, durante la serata il ramingo riuscì ad avvicinarsi a Frodo per dirgli che Pipino stava attirando troppo l'attenzione, lasciandosi addirittura sfuggire il nome "Baggins", e chiedendogli di fermarlo: Frodo dunque saltò su un tavolo ed intonò su due piedi la canzone dell'Uomo della Luna per sviare l'attenzione degli avventori dal discorso di Pipino che stava diventando estremamente pericoloso.

Purtroppo il rimedio fu peggiore del male in quanto, preso dall'euforia, Frodo fece un balzo nel vuoto e cadendo s'infilò per errore l'Anello, sparendo alla vista e spaventando gli avventori della locanda. Grampasso risentito da questo disordine portò Frodo in una delle camere, dove venne raggiunto dai Sam e Pipino. Grampasso si introdusse a loro come Aragorn, un amico di Gandalf cui lo Stregone aveva affidato il compito di portarlo al sicuro, cosa che fu confermata da una lettera scritta da Gandalf e che Omorzo si era dimenticato di spedire, mettendo in grave pericolo Frodo. Compreso che ormai Frodo e gli hobbit avevano attirato troppo l'attenzione, Grampasso guidò Frodo e i suoi compagni nelle Terre Selvagge, nel tentativo condurli a Gran Burrone il più in fretta possibile.

The Attack of the Wraiths by Ted Nasmith

Il Re Stregone pugnala Frodo a Collevento, Ted Nasmith.

Nella notte del 6 Ottobre 3018 TE, gli Hobbit furono attaccati da cinque dei nove Spettri dell'Anello a Colle Vento. In presenza dei Nazgûl, Frodo fece l'errore di indossare l'Anello. Fu in grado di resistere al loro tentativo di portarlo via sguainando la spada e invocando il nome di Elbereth Gilthoniel. Sfortunatamente, il capo dei Nazgûl, il Re Stregone di Angmar, riuscì comunque a infilzare Frodo nella spalla (avrebbe colpito il suo cuore) con un pugnale Morgul. Se lo avesse preso al cuore, Frodo sarebbe divenuto simile ad un Nazgûl, solo più debole e sotto il loro controllo. Gli Spettri dell'Anello furono poi scacciati dall'arrivo di Aragorn e la sua abilità con la spada. Benché Aragorn fosse un abile guaritore, non poté fare molto per la ferita di Frodo, salvo rallentare l'avvelenamento e dare un po' di sollievo al dolore dell'hobbit grazie all'athelas. Un frammento della lama dello Spettro rimase nel corpo di Frodo, dove continuò a muoversi verso il suo cuore. Ormai vicino alla morte, o ad un fato ancor peggiore, Frodo fu salvato da Glorfindel, un messaggero degli Elfi inviato alla loro ricerca da Elrond, che servendosi della propria magia fornì sollievo a Frodo e gli offrì di montare sul suo cavallo, chiamato Asfaloth . Durante il tragitto verso il Guado del Bruinen, all'entrata della valle di Gran Burrone, Frodo e i suoi furono inseguiti dai Nazgûl e Glorfindel lanciò al galoppo Asfaloth con solo Frodo in groppa affinché lo portasse al sicuro. Dopo una folle cavalcata, una volta attraversato il fiume Bruinen, Frodo si girò e vide i Nove Spettri sull'altro lato: essi gli ordinarono di consegnare l'Anello, ma Frodo rifiutò.

Flight to the Ford by John Howe

Frodo osserva il fiume Baranduin travolgere i Nazgûl, John Howe.

"Improvvisamente il Cavaliere che si trovava più avanti spronò il proprio cavallo che, sentendo l'acqua, si arrestò impennandosi. Con grande sforzo, Frodo riuscì a sedere dritto e a brandire la spada. «Andatevene via!» gridò «Tornatevene nella Terra di Mordor e non seguitemi più!» Anche alle sue orecchie la voce suonava flebile e stridula. [...] I suoi nemici gli risero in faccia con un ghigno crudele e raggelante «Torna qui! Torna qui!» chiamavano «Ti porteremo a Mordor!» [...] «Per Elbereth e Luthien la Bella» [...] «Non avrete né l'Anello né me!» Fu allora che il capo, già a metà strada del Guado, si alzò minaccioso sulle staffe e levò la mano. Frodo divenne improvvisamente muto. Sentì la lingua paralizzarglisi nella bocca, e il cuore battere affannosamente. La spada si frantumò e gli cadde dalla mano tremante."
Il Signore degli Anelli, libro I, cap. XII, "Fuga al guado".

Nel tentativo di attraversare il fiume, gli Spettri furono travolti dalla piena del fiume generata dalla magia di Elrond, signore di Gran Burrone. Frodo fu così curato a Gran Burrone da Elrond con grande sollievo di Gandalf, benchè sia il signore elfico che lo Stregone sapessero che la ferita non si sarebbe mai guarita completamente, dal momento che era sia spirituale che fisica. Infatti, nonostante Elrond avesse guarito la ferita dell'hobbit, questa continuò a tormentare Frodo finché visse nella Terra di Mezzo, con il dolore che diventava particolarmente acuto nei giorni in cui ricorreva l'anniversario del ferimento.

Il 24 Ottobre 3018, Frodo si risveglio a Gran Burrone e si riunì con Bilbo, Gandalf, Aragorn, Sam, Merry, e Pipino.

L'Avventura dell'Anello[]

Il Concilio di Elrond[]

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Consiglio di Elrond, Alan Lee.

Dopo la sua guarigione, Frodo fu convocato ad un grande Concilio organizzato da Elrond. I rappresentanti di tutte le genti libere della Terra di Mezzo discussero la vicenda dell'Unico Anello e conclusero che l'Anello dovesse essere distrutto. Frodo coraggiosamente si offrì volontario per portare l'Anello a Mordor e gettarlo nei fuochi del Monte Fato. Un membro di ciascuna razza delle Genti Libere si offrì di seguire Frodo in questa missione, formando così la Compagnia dell'Anello. La Compagnia consisteva di Frodo, Sam, Merry, Pipino, Aragorn, Gandalf, Boromir di Gondor, Legolas figlio di Thranduil Re del Reame Boscoso, e Gimli dei Nani. Prima di lasciare Gran Burrone, Bilbo diede a Frodo la sua cotta di maglia di Mithril di fattura nanica e la sua spada elfica Pungolo. La cotta di mithril era stata donata a Bilbo da Thorin dopo gli eventi de Lo Hobbit, e Pungolo era stata trovata da Bilbo in una tana di Troll. Il 25 Dicembre, la Compagnia dell'Anello partì da Gran Burrone e si diresse verso Sud.

Il viaggio fino a Moria[]

L'11 Gennaio 3019, la Compagnia tentò di attraversare le Montagne Nebbiose (in particolare il Passo di Caradhras), ma non ci riuscirono a causa di una tempesta di neve. Decisero dunque di viaggiare attraverso la città sotterranea di Moria, una delle antiche città dei Nani ormai abbandonate, acconsentendo alla proposta di Gimli. Durante il viaggio vennero attaccati da un branco di feroci Mannari ma grazie alla magia di Gandalf questi furono respinti con gravi perdite da parte di quest'ultimi.  

Le porte di Moria by Alan Lee

Le porte di Moria, Alan Lee.

La compagnia giunse quindi alle Porte di Moria e qui attesero che Gandalf indovinasse la parola d'ordine per aprirle. propria quando lo Stregone riuscì a spalancarle l'Osservatore nell'Acqua attaccò la Compagnia tentando di prendere Frodo, ma il rapido intervento di Sam scongiurò il peggio. Rifugiatisi all'interno delle grotte la Compagnia vagò per tre giorni all'interno dell'antica roccaforte dei Nani, sotto la guida di Gandalf, che molti anni addietro si era già trovato a dover attraversarne le porte. Quando entrarono nella Camera di Mazarbul, la Compagnia fu attaccata dagli Orchi e da un Troll di Caverna. Frodo aiutò a sconfiggere un Troll prima di essere pugnalato da un capitano degli orchi, ma fu salvato dal colpo mortale grazie alla sua cotta di mithril. La Compagnia corse attraverso Moria al Ponte di Khazad-dum, dove Gandalf cadde mentre affrontava il Flagello di Durin. Una volta usciti da Moria, mentre la Compagnia piangeva la scomparsa di Gandalf, Gimli condusse Frodo e Sam a vedere il Mirolago, anche se in gran fretta. 

Lothlórien[]

Profondamente addolorati dalla loro perdità, la Compagnia viaggiò fino al reame elfico di Lothlórien, dove incontrarono Dama Galadriel e il suo sposo Celeborn. Galadriel mostrò Frodo una visione del futuro nel suo Specchio. Frodo le offrì l'Unico Anello, ma ella resistette alla tentazione di prenderlo, passando così la prova che le era stata preparata, e accettando l'indebolimento del potere degli Elfi nella Terra di Mezzo.

Dopo due settimane passate nel reame del bosco d'oro, la Compagnia decise di partire da Lothlórien, ma Galadriel volle che a ciascun membro della Compagnia fosse fatto un dono di commiato. A Frodo, donò una fiala con la luce della stella Eärendil al suo interno; questo dono divenne di gran importanza nel proseguimento del viaggio. Furono anche riforniti di Pane Elfico, altro equipaggiamento, e navi per il loro viaggio lungo il fiume Anduin.

La Separazione della Compagnia[]

Boromir aggredisce Frodo by Denis Gordeev

Boromir, soggiogato dalla brama dell'Anello, aggredisce Frodo tentando di sottrarglielo, Denis Gordeev.

La Compagnia continuò il suo viaggio verso Sud a Amon Hen. Lì, Boromir, un uomo di Gondor e membro della Compagnia, cercò di convincere Frodo a portare l'Anello a Minas Tirith e riorganizzarsi lì. Quando l'hobbit chiese un'ora di tempo da solo per considerare le sue opzioni, Boromir lo seguì. L'uomo gli parlò cercando di convincere l'hobbit a venire con lui a Minas Tirith o, se non si sentiva di venire a Gondor, di "prestargli" l'Anello per salvare la sua gente. Frodo tuttavia comprese che Boromir era ormai soggiogato dalla brama dell'Anello e rifiutò, allora l'uomo, ormai invasato e con in volto sfigurato dalla rabbia, lo aggredì provando a sottrargli l'Anello con la forza.

"Il suo bel viso amichevole era deformato dalla rabbia; un fuoco infuriava nei suoi occhi. Frodo si spostò, mettendo di nuovo il sasso fra loro. Vi era una sola cosa ch’egli potesse fare: tremando, tirò fuori l’Anello appeso alla catenella e se l’infilò velocemente al dito, proprio al momento in cui Boromir si lanciava nuovamente su di lui. L’Uomo rimase come boccheggiante, con lo sguardo per un momento fisso, e poi si mise a correre come un folle, cercando ovunque fra gli alberi e le rocce. «Sciagurato imbroglione!», urlò. «Lascia che ti metta le mani addosso! Ora capisco le tue intenzioni. Vuoi portare l’Anello a Sauron, e vendere tutti noi. Aspettavi solo il momento giusto per piantarci in asso. Che tu e tutti i Mezzuomini siate dannati alla morte ed all’oscurità!». Inciampò in un sasso, e cadde bocconi disteso per terra. Per qualche tempo rimase immobile, come fulminato dalla propria maledizione; poi scoppiò improvvisamente in lacrime. Alzandosi si passò una mano sugli occhi, asciugandosi le lacrime. «Che ho detto?», gridò. «Cosa ho fatto? Frodo, Frodo!», chiamò ripetutamente. «Torna! Sono stato colto da una crisi di follia, ma ora è passata. Torna!»."
Il Signore degli Anelli, libro II, cap. X, "La Compagnia si scioglie"

L'hobbit allora indossò l'Anello e fuggì, sottraendosi in questo modo alla furia di Boromir il quale, dopo essersi reso conto delle sue azioni, si disperò e pianse chiamandolo a gran voce chiedendo perdono, ma ormai Frodo non poteva sentirlo.

Per cercare di allontanarsi dall'uomo il più possibile, Frodo recò poi al Seggio della Vista che gli permise di vedere la guerra in corso attraverso la Terra di Mezzo e l'Occhio di Sauron impegnato costantemente nella sua ricerca. Togliendosi l'Anello, decise che avrebbe portato il fardello a Mordor da solo, senza dire nulla agli altri membri della Compagnia. Tuttavia, si unì a lui il suo amico Samwise Gamgee, il quale sentiva che era suo dovere proteggere e guidare Frodo così come aveva promesso a Gandalf. Frodo si arrese alle proteste di Sam, e benchè riluttante a condurre qualcun altro a questo destino, fu felice di avere la sua compagnia. I due hobbit proseguirono quindi verso Mordor, dividendo la Compagnia.

Nel frattempo, nella Battaglia di Amon Hen, Boromir fu ucciso dagli arcieri degli Orchi mentre difendeva Merry e Pipino e i due giovani hobbit furono catturati dagli Uruk-hai, e trascinati verso Isengard. Invece di seguire Sam e Frodo verso Mordor, i tre rimanenti membri della Compagnia decisero che fosse più importante salvare Merry e Pipino dai loro rapitori. In questo modo la Compagnia si separò.

Gli Emyn Muil e Smeagol domato[]

Smeagol domato by Denis Gordeev

Sméagol domato, Denis Gordeev.

Dopo aver lasciato ciò che rimaneva della Compagnia a Amon Hen, Frodo e Sam provarono a districarsi tra il labirinto degli Emyn Muil. Dopo essersi persi diverse volte furono trovati da Gollum, che in un primo momento cercò di prendere l'Unico Anello, ma fu poi catturato da Sam (con l'aiuto di Frodo) e legato con una corda elfica.

Frodo, avendo ora pietà per la creatura, decise di non uccidere Gollum, ma lo costrinse a giurare un patto di servitù al padrone del suo tesoro. Gollum li guidò dunque fuori dal labirinto degli Emyn Muil per poi dirigere il cammino nelle Paludi Morte. Si pensava che non ci fosse nessun sentiero che attraversasse le paludi, dato che gli Orchi stessi marciavano per miglia intorno pur di aggirarla; tuttavia Gollum aveva segretamente scoperto una via durante uno dei suoi vagabondaggi e quindi condusse quindi Frodo e Sam su una strada sicura attraverso le Paludi, avvertendoli di non seguire le luci nell'acqua, in modo da evitare eventuali pattuglie di orchi che sorvegliavano la via verso il Morannon.

Frodo, Sam e Gollum al Nero Cancello by Denis Gordeev

Frodo, Sam e Gollum in vista del Nero Cancello, Denis Gordeev.

In ottemperanza alla sua promessa, Gollum condusse i due Hobbit al Nero Cancello di Mordor, come Frodo aveva richiesto, ma impedì agli Hobbit di passare dalle sue porte dato che il pericolo era troppo grande: non esisteva infatti alcun modo di avvicinarsi al cancello senza essere visti dalle sentinelle e la sorveglianza era strettissima, sia di giorno che di notte. Gollum tuttavia rivelò ai due hobbit l'esistenza di una via alternativa per entrare a Mordor, su per le scale e attraverso la galleria, anche se si trattava di compiere un lungo e pericoloso viaggio verso sud: a Frodo e Sam non restò che affidarsi ancora una volta alla creatura, nonostante la riluttanza del secondo hobbit, anche perché di alternative non ne avevano.

Viaggio nell'Ithilien e l'incontro con Faramir[]

Guidati da Gollum, i due hobbit si avventurarono dunque nell'Ithilien, un'antica provincia di Gondor conquistata anni addietro dall'Oscuro Signore, con l'intento di raggiungere la via segreta accennatagli dall'essere. Durante una sosta lungo la strada Sam, preoccupato dall'aggravarsi delle condizioni di Frodo (che sentiva incombere su di sé l'influenza dell'Occhio), con l'aiuto di Gollum catturò una coppia di conigli selvatici e cucinò uno stufato, ma si dimenticò di spegnere il fuoco attirando così attenzioni indesiderate. Vennero quindi raggiunti e fermati da una squadra di Raminghi dell'Ithilien comandata da Faramir, fratello di Boromir, spintosi in quelle lande per tendere un'imboscata agli Haradrim.

A seguito della breve schermaglia con i Sudroni, Faramir sottopose Frodo ad un primo interrogatorio per capire le sue intenzioni: l'hobbit fece capire che non era nemico ma rifiutò di rivelare il motivo del suo viaggio e si dimostrò stupito quando il capitano di Gondor lo informò della morte di Boromir. Faramir si accontentò per il momento delle risposte dategli da Frodo e si offrì di portarli al sicuro e, dopo aver bendato Frodo e Sam, li condusse nel Henneth Annûn, la Finestra del Tramonto.

Dopo diversi interrogatori, Sam stupidamente parlò troppo, e diede ad intendere che Frodo stata portando l'Unico Anello. Comprendendo l'importanza della missione, Faramir provò le sue qualità, al contrario di suo fratello Boromir, e lasciò libero il portatore. In seguito, Gollum fu catturaro nello Stagno Proibito  e portato con la forza nel nascondiglio segreto. Frodo implorò per la sua vita, e Gollum non fu ucciso, anche se la spaccatura nel rapporto tra il padrone e il servitore aveva nuovamente inziato ad aprirsi. I tre compagni si congedarono dunque da Faramir il quale tuttavia, una volta venuto a conoscenza della strada che intendevano percorrere, li invitò a diffidare della loro guida e a stare sempre all'erta poiché, anche se non conosceva i dettagli, egli sapeva che nel passo di Cirith Ungol si nascondeva un'antica minaccia.

Minas Morgul e la Tana di Shelob[]

Sam vs Shelob by Denis Gordeev

Gollum condusse gli Hobbit dietro la roccaforte del Re Stregone di Angmar, Minas Morgul, e su per le scale all'interno del Tunnel. Quando arrivarono in cima, però, i due hobbit furono abbandonati dalla creatura. Proseguirono con cautela attraverso il tunnel, e riuscirono a raggiungere l'altro capo solo per ritrovarsi intrappolati nella tela del grande ragno Shelob: infatti Gollum, che tempo addietro aveva stretto un patto con la creatura, intendeva servirsi del grande ragno per liberarsi dei due hobbit e impadronirsi del tesoro. Mentre tentavano di tagliarsi una via attraverso le ragnatele, Frodo coraggiosamente affrontò Shelob servendosi della Fiala di Galadriel e la respinse all'interno del tunnel dando a lui e a Sam abbastanza tempo di liberarsi dai fili e fuggire.

Dopo essere fuggiti dai tunnel, Frodo si pensava al sicuro; tuttavia, Shelob, attraverso uno dei suoi molti tunnel, riusci a piombare di sorpresa su di loro e a colpirlo con il suo pungiglione. Mentre Frodo stava per essere avvolto nelle ragnatele di Shelob, Sam fu in grado di attirarla in combattimento, durante il quale, usando Pungolo e la Fiala di Galadriel, riuscì a ferirla mortalmente e a respingerla all'interno delle sue grotte. Sam prese l'Anello da Frodo avendo udito della voci di Orchi in avvicinamento e si nascose dietro alcune rocce vicine.

Sentendo gli Orchi parlare di Frodo, comprese che egli non era morto ma solo paralizzato. Frodo fu poi portato dagli Orchi alla torre di Cirith Ungol per subire torture e interrogatori.

Cirith Ungol[]

Frodo fu condotto sulla cima più alta di Cirith Ungol e imprigionato. Fu spogliato di tutti i suoi vestiti e degli oggetti che aveva con se. Discutendo sul possesso della sua Cotta di Mithril, una fuoriosa battaglia scoppiò tra due capi orchi e i rispettivi battaglioni che portò alla morte di quasi tutti gli Orchi e gli Uruk nella torre.

Sam arrivò al cancello di Cirith Ungol, solo per trovarsi la strada bloccata da due Sentinelle Silenti; egli riuscì infine a superarle grazie all'aiuto della Fiala di Galadriel, giunse al luogo della torre dove era custodito Frodo e salvò il suo padrone. Si travestirono dunque da Orchi e fuggirono dalla torre, dovendo di nuovo passare le Sentinelle (anche se questa volta distruggendole), ed entrarono a Mordor.

Mordor e il Monte Fato[]

At the Cracks of Doom by Ted Nasmith

Gollum sottrae l'Anello a Frodo, Ted Nasmith.

Frodo e Sam si trascinarono avanti attraverso le deserte pianure di Mordor, dal momento che gli Orchi erano stati inviati al Nero Cancello per fermare gli Uomini dell'esercito dell'Ovest, e, dopo essersi infiltrati e poi fuggiti da un campagnia di orchi, iniziarono a scalare il Monte Fato. Viaggiarono per alcuni giorni senza quasi cibo nè acqua, e Frodo divenne progressivamente più debole mentre il potere dell'Anello su di lui cresceva più si avvicinava all'Orodruin. Frodo divenne infine incapace di proseguire, e Sam fu costretto a trasportarlo per un lungo tratto mentro il suo padrone si riposava sulla sua schiena. Fu in quel momento che Gollum decise di riapparire, e dopo una breve lotta, Sam ferì Gollum allo stomaco, e Frodo fuggì verso l'ingresso nella montagna.

All'interno del Monte Fato, Frodo finalmente ebbe la possibilità di distruggere l'Anello, e sbarazzarsi del suo fardello, ma il potere dell'Anello era divenuto troppo potente, data la sua vicinanza a Sauron. Fu lì che Frodo infine cedette alla tentazione e al potere dell'anello. Sam gridò a Frodo di distruggerlo, ma Frodo, sopraffatto dal suo potere, reclamò l'Anello per se stesso. Gollum attaccò con una roccia Sam, che cadde tramortito perdendo temporaneamente i sensi. Quando si risvegliò vide Gollum lottare contro un nemico invisibile, ovvero Frodo che aveva indossato l'Anello. Alla fine Gollum strappò a morsi il dito di Frodo, rimuovendo così l'Anello. Riunito con il suo prezioso tesoro, danzando dalla gioia cadde dal ciglio del dirupo e cadde nelle profondità del Monte, distruggendo se stesso e l'Unico Anello. I due hobbit provarono a scappare mentre il vulcano iniziò ad eruttare. Proprio quando avevano perso ogni speranza di sopravvivere, Gwaihir, il Signore delle Aquile, li avvistò, e con le sue Aquile compagne Landroval e Meneldor salvò Sam e Frodo e li condusse al sicuro.

La Fine della Guerra e la Partenza di Frodo[]

L'incoronazione di Aragorn[]

Incoronazione di Aragorn by Denis Gordeev

Incoronazione di Aragorn, Denis Gordeev.

Dopo essersi ripreso dalle ferite Frodo si recò con i compagni alla città di Minas Tirith dove assistette all'incoronazione di Aragorn come Re di Gondor.

Tuttavia, tra lo stupore generale, invece di porsi la corona sul capo, Aragorn la restituì a Faramir dicendo:

"«È grazie all'opera e al valore di molti che sono giunto in possesso della mia eredità. In pegno di riconoscenza vorrei che il Portatore dell'Anello recasse a me la corona, e che Mithrandir la ponesse su mio capo, se accetta; poiché è stato lui il fautore di tutto ciò che è stato compiuto, e questa vittoria è sua.»"
—Aragorn, Il Signore degli Anelli, libro VI, cap. V, "Il Sovrintendente e il Re"

Allora Frodo si fece avanti, prese la corona dalle mani di Faramir e la porse a Gandalf; Aragorn si inginocchiò e Gandalf posò sul suo capo la corona e disse:

"«Vengono ora i giorni del Re, e siano benedetti finché dureranno i troni dei Valar!»"
—Gandalf, Il Signore degli Anelli, libro VI, cap. V, "Il Sovrintendente e il Re"

La Riconquista della Contea[]

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi la voce Battaglia di Lungacque.

Dopo essersi ripresi a Minas Tirith, ed aver assistito all'incoronazione di Re Aragorn, Frodo, Sam, Merry e Pipino tornarono tutti nella Contea. Quando arrivarono, però, la trovarono sotto il controllo di un uomo di nome Sharkey (in seguito rivelatosi essere Saruman) e le sue bande di Ruffiani. Sharkey, dopo essersi servito di Otho per prendere possesso della Contea, adesso governava la Contea da Casa Baggins, e aveva avviato una politica volta a distruggere completamente il paese degli hobbit, sradicando boschi ed erigendo fucine che coi loro fumi inquinavano l'aria. Decisi a riconquistare il proprio paese Frodo, Sam, Merry, e Pipino iniziarono a radunare tutti i Guardacontea e gli hobbit stufi delle prepotenze dei Ruffiani sconfiggendo con successo i banditi ingaggiati da Sharkey nella Battaglia di Lungacque.

Frodo non fu direttamente coinvolto nel combattimento alla Battaglia di Lungoacque; si assicurò invece che nessun Hobbit venisse ferito (disse che nessun Hobbit aveva mai ferito volontariamente un altro Hobbit nella Contea e che non sarebbe dovuto iniziare adesso), e anche che a tutti i banditi che si arresero non venisse fatto del male. Una volta sconfitti gli sgherri di Sharkey, l'improvvisato esercito hobbit si diresse a Casa Baggins, intenzionato a stanare Sharkey dal suo nascondiglio. Per i quattro hobbit fu una grande sorpresa scoprire che dietro il nome di Sharkey non si celava altri che Saruman, il quale rivelò di aver distrutto la Contea unicamente per vendicarsi di coloro che avevano causato la sua rovina.

Sebbene la folla di hobbit volesse vendicarsi, Frodo placò gli animi e, nonostante le azioni malvagie commesse, offrì allo Stregone la possibilità di lasciare la Contea senza che gli venisse fatto alcun male spiazzando lo stesso Saruman, il quale era incapace di concepire gesti di generosità. Frodo poi offrì a Gríma Vermilinguo, che aveva seguito il suo padrone anche nell'esilio, la possibilità di lasciare Saruman e ottenere ospitalità nella Contea per poi ripartirsene dovunque avrebbe voluto; Saruman tuttavia derise questo gesto di generosità verso Grima, rivelando che esso aveva ucciso Lotho e insolentendolo nuovamente. Questa fu però la goccia che fece traboccare il vaso: mentre lo Stregone gli dava le spalle, Grima scattò e gli tagliò la gola con un coltello per poi darsi alla fuga. L'uomo non fece tuttavia molta strada: prima che Frodo potesse fermarli, alcuni arcieri hobbit lo presero di mira con i propri archi uccidendolo.

La partenza per Valinor e l'inizio della Quarta Era[]

Departure at the Grey Havens by Ted Nasmith

La partenza dei Portatori, Ted Nasmith.

Frodo divenne per breve tempo Vice-Sindaco della Contea, ma presto realizzò che portava ancora le ferite della sua missione, e così si dimise. Soffrì sempre di un dolore continuo per la ferità alla spalla, che lo affligeva particolarmente ogni annversario della loro notte a Colle Vento. Il 22 Settembre 3021 (Quarta Era), all'età di 53 anni, a Frodo fu concesso di unirsi a Bilbo, Gandalf, Elrond, Galadriel, e Círdan a bordo di una nave elfica per recarsi a Ovest, nelle Terre Immortali. Gli fu concesso il passaggio, dal momento che era stato un portatore dell'anello, nella speranza di guarire la ferita al suo spirito che l'Anello aveva causato.

Non avendo figli, Frodo, lasciò Casa Baggins e il Libro Rosso dei Confini Occidentali a Sam, il quale lo avrebbe raggiunto dopo il QE 61, salpando anch'egli verso Ovest, essendo stato anche lui, seppur per poco, portatore dell'Anello.

Adattamenti[]

Il Signore degli Anelli (1978)[]

Frodo 1978

Frodo, Il Signore degli Anelli (1978).

Nel film animato di Bakshi il personaggio di Frodo è doppiato da Christopher Guard, mentre nelle scene girate al rotoscopio è interpretato da Sharon Baid. Questa trasposizione dell'Hobbit è ritenuta abbastanza fedele a quella delineata nel libro di Tolkien.

Il Ritorno del Re (1980)[]

Frodo 1980

Frodo, Il Ritorno del Re (1980).

In questo cartone animato Frodo è doppiato da Orson Bean che aveva già prestato la propria voce per doppiare il personaggio di Bilbo nel film Lo Hobbit (1977).

La grafica del personaggio ricalca lo stile della pellicola di tre anni prima, ma nel complesso è ritenuto piuttosto fedele all'originale.

Trilogia de Il Signore degli Anelli (2001 - 2003) e Trilogia de Lo Hobbit (2012 - 2014)[]

Frodo

Frodo, interpretato da Elijah Wood.

Nella Trilogia de "Il Signore degli Anelli" diretta da Peter Jackson, il ruolo di Frodo è interpretato dal giovane attore statunitense Elijah Wood, all'epoca neppure ventenne. L'attore venne assunto il 7 luglio 1999 dopo un'accurata selezione tra 150 attori candidati al ruolo. Elijah Wood si rivelò molto interessato al progetto, poiché era un fan accanito del libro.

Nella Trilogia de "Lo Hobbit" diretta anch'essa da Jackson, Elijah Wood riprende il suo ruolo di Frodo in alcune scene, anche se nel libro il suo personaggio non viene neppure nominato, dando così continuità tra le due trilogie.

La prima differenza sostanziale rispetto al personaggio delineato nel romanzo, un hobbit ormai maturo già dal primo capitolo, è che il Frodo Baggins interpretato da Elijah Wood sembra molto più giovane rispetto al personaggio cartaceo, il che è spiegabile semplicemente con il fatto che l'attore era praticamente il più giovane membro del cast (Billy Boid che interpretò Pipino, il più giovane membro della Compagnia secondo il romanzo, ha ben 13 anni più di Wood).

Altre differenze rispetto al romanzo sono l'omissione del suo pessimo rapporto con i Sackville-Baggins, l'assenza della vendita di Casa Baggins e gli incontri con il Vecchio Maggot e Tom Bombadil, quest'ultimo personaggio totalmente escluso dagli adattamenti cinematografici di Peter Jackson.

Albero Genealogico[]

   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
Balbo Baggins
1167
   
   
   
   
   
   
Berylla Boffin
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
Mungo
1207-1300
   
   
Laura Scavari
   
   
   
   
Viola
1212
   
   
Fastolfo Bolgeri
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
Ponto
1216-1311
   
   
Mimosa Bunce
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
Largo
1220-1312
   
   
Tanta Soffiatromba
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
Lily
1222-1312
   
   
Togo Boncorpi
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
Bungo
1246-1326
   
   
Belladonna Tuc
   
   
Belba
1256-1356
   
   
Rudigario Bolgeri
   
   
Longo
1260-1350
   
   
Longo
1260-1350
   
   
Linda
1262-1363
   
   
Bodo Tronfipiede
   
   
Bingo
1264-1360
   
   
Cica Paffuti
   
   
Rosa
1256
   
   
Hildigrim Tuc
   
   
   
   
   
   
Polo
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
Fosco
1264-1360
   
   
Ruby Bolgeri
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
Bilbo
1290
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
Otto Sackville-Baggins
1310-1412
   
   
Lobelia Serracinta
   
   
(Odo Tronfipiede)
1304-1405
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
Falco Paffuti-Baggins
1303-1399
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
Posco
1302
   
   
Gilly Brunaciocca
   
   
Prisca
1306
   
   
Willibaldo Bolgeri
   
   
Dora
1302-1406
   
   
Drogo
1308-1380
   
   
Primula Brandibuck
   
   
   
   
   
   
Dudo
1311-1409
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
Lotho
1364-1419
   
   
   
   
   
   
(Olo)
1346-1435
   
   
Filiberto Bolgeri
   
   
Poppy
1344
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
Ponto
1346
   
   
Porto
1348
   
   
Peonia
1350
   
   
Milo Rintanati
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
Frodo
1368
   
   
Griffo Boffin
   
   
Daisy
1350
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
(Sancio)
1390
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
(Peregrino Tuc)
   
   
(Meriadoc Brandibuck)
   
   
Angelica
1381
   
   
(Mosco)
1387
   
   
(Moro)
1391</small
   
   
(Mirtillo)
1393
   
   
(Minto)
1396
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
(Vari Boncorpi)
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