- "Con lui se ne andarono, banditi, i suoi sette figli, e al nord, in Valinor, costruirono un luogo forte e una camera del tesoro tra i colli; e quivi, a Formenos, una gran quantità di gemme fu radunata, e con esse armi, e i Silmaril furono chiusi in una stanza di ferro. Ivi si trasferì anche Finwë il Re, a causa dell'amore che nutriva per Fëanor; e Fingolfin governò i Noldor in Tirion."
- —La fondazione di Formenos, I Silmaril e le agitazioni dei Noldor
Formenos fu la fortezza costruita da Fëanor e dai suoi figli nel nord di Valinor, dopo che furono esiliati da Tirion a seguito delle minacce rivolte da Fëanor al fratellastro Fingolfin nella piazza della città. Fu abitata per dodici anni degli alberi (tra i 60 e gli 80 anni solari) da Fëanor e dai suoi familiari tra cui anche il padre Finwë. Fu attaccata e gravemente danneggiata da Melkor durante l'Ottenebramento di Valinor, ed è ignoto se dopo la Fuga dei Noldor sia ancora abitata o meno.
Etimologia[]
Il nome Formenos è di origine Quenya e significa letteralmente "Fortezza Settentrionale" dall'unione delle parole formen (nord) e ost (fortezza).
Storia[]
La costruzione della fortezza e la visita di Melkor[]
Fëanor, dopo aver minacciato il fratello Fingolfin dinnanzi alla dimora di suo padre, fu convocato dai Valar assieme al suo popolo affinché spiegasse le ragioni del suo gesto; dal racconto di Fëanor e di altri testimoni, fu chiaro che chi aveva montato queste trame era in realtà Melkor. Tuttavia i Valar ritennero che la colpa di Fëanor fosse comunque troppo grave per essere assolta, per cui lo condannarono all'esilio da Tirion per dodici Anni degli Alberi. Fëanor dunque si ritirò a nord assieme ai suo figli e a molti Noldor tra cui anche suo padre Finwë che non cessò mai di amare ciecamente figlio.
Trovato un luogo a lui congeniale Fëanor costruì dunque la sua fortezza, munendola di alte mura e di torri di guardia, e all'interno di essa costruì un'enorme camera blindata dove raccolse numerose gemme dei Noldor e un vasto arsenale di armi; all'interno di questa camera ne costruì una più piccola di ferro e acciaio dove venivano custoditi i Silmaril.
Non molto tempo dopo che Fëanor ebbe completato la sua fortezza, sopraggiunse Melkor che, elusa la ricerca dei Valar nei suoi confronti, riuscì ad arrivare invisibilmente alle porte di Formenos; egli probabilmente credeva che l'esilio avrebbe reso Fëanor più propenso ad ascoltarlo ed era certo che sarebbe riuscito a convincerlo a consegnargli i Silmaril. Tuttavia non fu molto accorto e fece trapelare la sua brama per i gioielli, facendo infuriare Fëanor che lo cacciò malamente dalla propria soglia.
- "Si dice che, per un certo tempo, Melkor non fu rivisto in Valinor, né si ebbero sue notizie, finché all'improvviso non comparve in Formenos e s'abboccò con Fëanor alle soglie della casa di questi. Amicizia finse, con abili argomenti, rinfocolando in lui l'antica idea di sottrarsi agli irretimenti dei Valar; [...] Ora, il cuore di Fëanor era ancora amareggiato per l'umiliazione intimatagli da Mandos, e guardò Melkor in silenzio, chiedendosi se davvero poteva fidarsi di lui al punto da affidarsi al suo aiuto per fuggire. E Melkor, avvedutosi che Fëanor titubava, e ben sapendo che i Silmaril tenevano avvinto il suo cuore, si decise a dire: «Questo è un luogo forte e ben guardato; non credere però che i Silmaril possano essere al sicuro in qual che sia tesoro entro il reame dei Valar!». Ma fu un'astuzia, la sua, che andò oltre il segno: parole, le sue, che andarono troppo a fondo, secondando un fuoco più furioso di quanto volesse; e Fëanor puntò su Melkor occhi che gli ardevano nel chiaro volto e trapassarono i velari della mente di quegli, indovinandovi la furibonda brama per i Silmaril. Allora l'odio ebbe la meglio sul timore di Fëanor, ed egli maledì Melkor e gli ingiunse di andarsene: «Via dalla mia soglia, galeotto di Mandos!». E sbattè l'uscio di casa sua in faccia al più possente tra quanti dimorassero in Eä."
- —Il Silmarillion, cap. VII, "I Silmaril e le agitazioni dei Noldor".
L'Ottenebramento di Valinor: il furto dei Silmaril e la morte di Finwë[]
Per approfondire, vedi la voce Ottenebramento di Valinor. |