La Flotta di Númenor fu la forza navale del regno di Númenor e una delle colonne portanti della potenza dell'Ovesturia. Fu la più grande e potente flotta mai esistita in Arda, con eccezione forse della flotta dei Teleri che portò l'esercito di Valinor a combattere la Guerra d'Ira, ed erano in grado di mettere in mare migliaia di natanti sia da guerra che da trasporto.
Per secoli la flotta dell'Ovesturia non ebbe rivali in Arda, e i suoi vascelli esplorarono tutte le terre ad Est di Númenor, estendendo il dominio dei Dúnedain sulle coste della Terra di Mezzo e spingendosi fino ai limiti del mondo conosciuto, ma non poterono mai fare rotta verso Ovest a causa del Divieto dei Valar.
L'intera flotta andò distrutta durante la Guerra tra Númenor e i Valar, quando Eru spazzò i mari con la sua furia e si salvarono solo poche navi che poi andarono a costituire il primo nucleo della Marina di Gondor.
Descrizione[]
Stendardi e simboli[]
Non si sa esattamente quale stendardo garrisse sugli alberi e sulle vele della flotta numenoreana. Probabilmente era lo stesso della Casa di Elros o quello del capitano delle navi.
Entità e composizione[]
La flotta di Númenor fu probabilmente la più grande flotta di Arda e, verso la fine dell'epoca di Númenor, arrivò a comprendere migliaia di vascelli grandi e piccoli, in grado di compiere viaggi transoceanici e raggiungere praticamente tutte le coste della Terra di Mezzo.
I Dúnedain avevano essenzialmente tre tipi di navi: da esplorazione (più leggere e veloci), da trasporto (grandi e pesanti) e da guerra, anche se queste ultime vennero costruite soprattutto durante l'ultimo periodo di Númenor, anche perché sostanzialmente gli uomini dell'Ovesturia non avevano rivali sui mari.
Nei Racconti Perduti Tolkien fa accenno anche al fatto che negli ultimi anni della loro gloria, probabilmente su impulso di Sauron, i Numenorani costruirono delle navi di metallo in grado di muoversi anche senza l'ausilio delle vele.
Struttura[]
Il comando supremo spettava nominalmente al Re, il quale tuttavia in genere delegava tale potere ad una figura nota come Capitano delle Navi (titolo mantenuto anche a Gondor), il quale si occupava di gestire la flotta e tutte le attività connesse in nome del Sovrano.
Storia[]
Origini e la supremazia di Númenor[]
Il viaggio di Vëantur[]
All'inizio della loro storia i Dúnedain non erano molto interessati al Mare, ritenendosi soddisfatti dell'isola-continente di Númenor e anche perché il Divieto dei Valar impediva loro di fare rotta verso Ovest, l'unico luogo che gli sarebbe interessato visitare. Tuttavia con la crescita della popolazione e la grande pace provata nei primi secoli della Seconda Era, fece insorgere nei Dúnedain la voglia di espandersi e cercare avventure nel Mare. Siccome il viaggio ad Ovest era precluso, essi rivolsero ad Est la propria attenzione e dunque alla Terra di Mezzo. Durante il regno di Tar-Amandil i numenoreani cominciarono a costruire delle navi e a provare i primi viaggi verso est, senza mai tuttavia allontanarsi troppo dalle coste. Fu durante il regno di Tar-Elendil che vi fu la vera rivoluzione: il Capitano Vëantur, la cui figlia sposò poi Tar-Meneldur, nel 600 SE intraprese un grande viaggio verso Est giungendo, dopo oltre sei secoli di isolamento, nella Terra di Mezzo e approdando nel regno del Lindon dove i Dúnedain furono benevolmente accolti da Gil-galad, Re Supremo dei Noldor, e da Círdan il Carpentiere che condivise con Vëantur molte delle sue conoscenze.
Il regno di Tar-Aldarion e l'espansione[]
Dopo un momentanea interruzione sotto il regno di Tar-Meneldur, che disapprovava le avventure nella Terra di Mezzo, lo sviluppo della flotta raggiunse un nuovo acme sotto il regno di Tar-Aldarion, il quale fondò anche la Gilda degli Avventurieri di cui facevano parte i migliori capitani di Númenor. Il giovane Re fondò diverse colonie nella Terra di Mezzo per procurarsi il legname necessario alla costruzione di navi, e molti cantieri nacquero nelle città di Númenor, soprattutto a Rómenna, che divenne il principale porto dell'Ovesturia. La prima grande prova della flotta fu la Guerra tra Sauron e gli Elfi: infatti nel 1700 SE i Dúnedain ricevettero una disperata richiesta d'aiuto da parte di Gil-galad, messo in difficoltà da Sauron che aveva già distrutto l'Eregion e ucciso Celebrimbor, e non tirandosi indietro inviarono un esercito di decine di migliaia di guerrieri al comando di Cyriatur che disfece l'esercito di Sauron nella Battaglia del Gwathló.
Il Regno di Ar-Pharazôn e la fine di Númenor[]
Per approfondire, vedi le voci Spedizione di Ar-Pharazôn contro Sauron e Guerra tra Númenor e i Valar. |
Nei secoli successivi la potenza di Númenor sul mare non fece che crescere, anche nel periodo di declino del governo degli Uomini del Re. Il massimo fu raggiunto sotto Ar-Pharazôn che con essa nel 3261 SE riuscì a portare nella sua Spedizione contro Sauron il triplo degli armati mobilitati da Númenor per combattere l'Oscuro Signore alcuni secoli prima. Ma fu nel 3318 SE che Númenor, perseguendo il folle piano di Ar-Pharazôn di dichiarare guerra ai Valar, mise in campo la flotta più grande mai vista nella storia di Arda; si dice che alcune delle navi fosse in acciaio, e in grado di muoversi senza l'ausilio delle vele. Tale flotta fu in grado di superare la barriera delle Isole Incantate, tuttavia fu totalmente affondata dalla furia di Eru dopo che l'esercito di Ar-Pharazôn sbarcò a Valinor.
L'eredità[]
Dopo la caduta di Númenor l'eredità marinara fu raccolta essenzialmente dal reame in esilio di Gondor, dove erano anche posti i principali porti numenoreani costruiti nella Terra di Mezzo.