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Finrod, conosciuto con il nome di Felagund dai Nani e Nóm il Saggio dagli Uomini fu un signore elfico della stirpe dei Noldor appartenente alla Casa di Finarfin, che visse a Valinor e nella Terra di Mezzo a cavallo tra gli Anni degli Alberi e la Prima Era del Sole.

Nacque nella città di Tirion da Finarfin, figlio del Re dei Noldor Finwë, e da Eärwen, figlia del Re dei Teleri Olwë, ed ebbe tre fratelli minori: Angrod, Aegnor e Galadriel. A seguito dell'Ottenebramento di Valinor e il furto dei Silmaril da parte di Morgoth, suo zio Fëanor infiammò gli animi dei Noldor, convincendoli ad abbandonare Valinor e a tornare nella Terra di Mezzo per prendersi la loro vendetta e liberarsi da quello che chiamava il "giogo dei Valar"; Finrod e i suoi fratelli, infiammati dalle parole del parente, scelsero di seguirlo anche dopo che Finarfin rinunciò all'impresa, venendo però abbandonati da Fëanor e dai suoi figli tra i ghiacci deil'Helcaraxë.

Nonostante ciò Finrod e i suoi fratelli riuscirono a raggiungere il Beleriand assieme alla schiera di Fingolfin; qui lui e i suoi fratelli furono benevolmente accolti da Thingol, suo pro-zio da parte di madre, il quale concesse a lui e alla sua gente di stabilirsi a ovest del Doriath e qui il principe elfico, sulle rive del fiume Narog, con l'aiuto dei Nani edificò la fortezza di Nargothrond sul modello di Menegroth.

Prese parte a tutte le grandi battaglie contro Morgoth, eccetto la Nírnaeth Arnoediad, e fu il primo degli Elfi ad entrare in contatto con gli Edain della Casa di Bëor. Finrod morì nel 465 PE, ucciso a Tol-in-Gaurhoth da un mannaro di Sauron mentre cercava di aiutare Beren nella ricerca dei Silmaril.

Nomi e Etimologia

Finrod ricevette dal padre Finarfin il nome Findaráto . L'elemento Find- era riferito ai capelli, in particolare ai capelli dorati della sua famiglia; l'elemento aráto invece significa "campione". Quindi Findaráto in Quenya significa letteralmente "eroe dai capelli d'oro".[1] Un'altra possibile derivazione è che aráto sia una forma maschile dell'aggettivo arata, che significa "nobile". In questo caso Findaráto significherebbe "nobile [discentente di] Finwe".

Dalla madre Eärwen ricevette invece il nome di Ingoldo, che in Telerin significa semplicemente "Il Noldor".

I Nani che lavorarono per lui nella costruzione del Nargothrond lo soprannominarono invece Felagund, che nell'idioma nanico, il Khuzdul, significa letteralmente "Intagliatore di Caverne", dalla parola Felakgundu.

Dagli Uomini della Casa di Bëor era invece conosciuto con i nomi di Nóm (Sapienza) e Nómin (L'Assennato). Per questa sua amicizia con gli Uomini, gli Elfi lo chiamarono anche Edennil e Atandil che, rispettivamente in Quenya e Sindarin, significano Amico degli Uomini.

Descrizione

Aspetto e carattere

Finrod apparteneva al popolo dei Noldor, ma in lui scorreva il sangue delle stirpi dei Vanyar e dei Teleri grazie alla sua nonna paterna Indis e alla madre Eärwen. Come tutti i Noldor, Finrod era molto alto, dalla pelle bianchissima e dagli occhi grigi; tuttavia, a differenza della maggior parte dei membri della sua stirpe, sia lui sia suo padre e i suoi fratelli avevano i capelli biondi come l'oro. Dal padre Finarfin, considerato il più saggio e assennato dei figli di Finwë, Finrod aveva ereditato una grande saggezza e sapienza, tanto che molti si rivolgevano a lui per consigli.

Abilità

Finrod era considerato tra i più saggi e sapienti dei signori dei Noldor della Terra di Mezzo, tanto che fu soprannominato dagli Edain Nóm il Saggio. Era inoltre un abile guerriero e un potente mago, anche se non aveva la minima possibilità di competere con Sauron, uno dei più potenti Maiar esistenti. Anche fisicamente era molto forte, tanto che per salvare Beren affrontò e uccise a mani nude un Mannaro di Sauron, sebbene poi sia morto a causa delle ferite riportate ella lotta con la bestia.

Biografia

Nascita e vita a Valinor

Finrod and Amarie - First Meeting by AlystraeaArt

Il primo incontro di Finrod e Amarië, AlystraeaArt.

Finrod nacque a Valinor nel 1300 AA, primogenito di Finarfin, figlio di Finwë, e di Eärwen, figlia di Olwë. Ebbe altri tre fratelli minori: Angrod, Aegnor e Galadriel. Egli crebbe a Tirion, la capitale dei Noldor, e s'innamorò di Amarië, una fanciulla della stirpe dei Vanyar; ella ricambiava il suo amore e i due si fidanzarono.



La Fuga dei Noldor

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi la voce Fuga dei Noldor.

Dopo l'Ottenebramento di Valinor e il furto dei Silmaril, Fëanor maledisse Morgoth prestando un solenne giuramento e poi convinse i Noldor a seguirlo in quella che poi divenne nota come la Fuga dei Noldor.

Lord of the Third House in Middle-Earth by Elena Kukanova

Finarfin saluta i suoi figli, Elena Kukanova [2].

Finrod, estasiato come i fratelli dalle parole dello zio, decise di partire alla volta della Terra di Mezzo ma, con suo grande dolore, Amarië non volle seguirlo pur giurandogli di aspettare il suo ritorno. Da quel giorno Finrod giurò di non amare più nessun'altra e in lui permase sempre la malinconia dell'amore perduto.

Finrod e i suoi fratelli decisero di proseguire nella Fuga da Valinor anche quando Finarfin decise di ritornare indietro; Finarfin prima di separarsi donò al primogenito un anello come ricordo della Casata e di Valinor, anello che sarebbe poi divenuto noto come Anello di Barahir.

Finrod e i suoi fratelli furono tra coloro che Fëanor abbandonò tra i ghiacci dell'Helcaraxë, dunque parteciparono alla dura e dolorosa marcia che le schiere di Fingolfin affrontarono per raggiungere nel Beleriand. Probabilmente presero parte alla vittoriosa Battaglia di Lammoth, nella quale le forze che Morgoth aveva inviato per impedire a Fingolfin di stabilirsi nel Beleriand vennero annientate.

La fondazione del Nargothrond

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi la voce Nargothrond.

Dopo che i Noldor si rappacificarono, a seguito del salvataggio di Maedhros ad opera di Fingon, essi si dispersero nel Beleriand, fondando dei propri regni e principati dai quali condurre la guerra contro Morgoth. Finrod edificò la Minas Tirith (Torre di Guardia) sull'isola di Tol-Sirion, un punto strategico che sorvegliava uno dei pochi punti di agile collegamento tra l'Ard-Galen e il Beleriand meridionale. Nel 20 PE Finrod partecipò alla Mereth Ardethad, una grande festa di riconciliazione promossa da Fingolfin per rafforzare i legami e le alleanze degli Elfi nella guerra contro Angband.

Turgon and Finrod on the bank of Sirion by Mysilvergreen

Turgon e Finrod ricevono i consigli di Ulmo in sogno, Mysilvergreen.

Durante una battuta di caccia assieme a Turgon, Finrod si addormentò assieme al cugino nei pressi delle rive del Sirion; allora il Vala Ulmo inviò loro dei sogni, invitandoli a costruire delle fortezze sicure per il proprio popolo in vista dei grandi sconvolgimenti futuri; a Turgon indicò la posizione della valle nascosta di Tumladen, all'interno dei Monti Cerchianti, mentre a Finrod suggerì di recarsi da Thingol per chiedere consiglio.

Finrod si recò dunque nel Doriath insieme ai fratelli per rendere visita a Thingol, che era loro pro-zio materno, con l'intento di chiedergli consiglio; omisero però l'accenno al Fratricidio di Alqualondë, non sapendo come il parente avrebbe potuto reagire alla notizia.

Nargothrond by Matěj Čadil

Nargothrond, Matěj Čadil.

Quando Finrod vide le aule di Menegroth, ne rimase affascinato e nacque in lui il proposito di abitare egli stesso in un simile luogo. Thingol allora gli suggerì di andare a visitare le caverne nei pressi del fiume Narog, sotto l'Alto Faroth.

Dopo aver seguito il consiglio del Re del Doriath, Finrod decise di dimorarvi e incominciò a costruirvi grandi sale. Ad aiutarlo vi furono anche i Nani dei Monti Azzurri. La roccaforte venne chiamata Nargothrond e Finrod venne soprannominato dai Nani Felagund, ovvero "Scavatore di Caverne". Questi forgiarono per lui la Nauglamír, l'eccelsa collana che aveva il potere di far sfavillare di bellezza chiunque la indossasse.

Barad Nimras by LowSyet

Barad Nimras, LowSyet.

Finrod inoltre ebbe ottimi rapporti di amicizia con Círdan il Carpentiere e gli Elfi del Falas; i Noldor del Nargothrond furono sempre graditi ospiti dei Falathrim e contribuirono ad abbellire le città di Eglarest e Brithombar, costruendo splendidi palazzi di pietra e rinforzandone le mura.

Finrod inoltre edificò anche la Barad Nimras per proteggere le coste da un eventuale attacco di Morgoth dal Mare, anche se si rivelò inutile visto che né l'Oscuro Signore né alcuno dei suoi servitori sentì mai la necessità di costruire una flotta o di sfidare l'enorme potere di Ulmo e Ossë.

L'incontro con gli Uomini

Felagund Among Bëor's Men by Ted Nasmith

L'incontro tra Finrod e gli Uomini, Ted Nasmith.

Nel 310 PE, mentre cacciava con i Figli di Fëanor nel Beleriand orientale, Finrod si avventurò da solo nella regione del Thargelion, quando la sua attenzione fu attirata da voci in una lingua che non aveva mai sentito; raggiungendo il luogo da cui esse provenivano, constatò che non si trattava di Orchi che avevano eluso la sorveglianza nel nord, dal momento che gli Orchi non parlavano in quella lingua[2].

"A lungo Felagund stette a guardarli, e nel suo cuore nacque amore per essi: rimase però nascosto tra gli alberi, finché tutti non furono piombati nel sonno. Andò allora tra i dormienti e si sedette accanto al loro fuoco morente, che nessuno vigilava; e, dato di piglio a una rozza arpa che Bëor aveva deposto, intonò una musica che le orecchie degli Uomini mai avevano udito, poiché non avevano ancora avuto maestri in quell'arte, salvo soltanto gli Elfi Scuri nelle terre selvagge. Ed ecco che gli Uomini si svegliarono e stettero ad ascoltare Felagund che toccava l'arpa e cantava, e ciascuno di loro pensò di essere in un bel sogno, finché non s'avvide che i suoi compagni erano del pari desti attorno a lui: ma non parlarono né si mossero mentre Felagund continuava, tutti presi dalla bellezza della musica e dal miracolo del canto."
Il Silmarillion, cap. XVII, "L'Avvento degli Uomini in Occidente".

Scoprì quindi che non si trattava di servi del Nemico, bensì di una nuova razza finora sconosciuta: gli Atani, ovvero i secondogeniti di Ilúvatar. Finrod fu dunque il primo dei Noldor ad incontrare gli Uomini: erano questi Uomini della Casa di Bëor e a lungo il Sire Elfico si intrattenne con loro, imparando la loro lingua e insegnando loro il Sindarin. Da quel momento, questi furono sempre leali verso la casata di Finarfin.

Finrod, Bëor and the Green-elves of Ossiriand by Steamey

Finrod si propone da paciere tra i Bëoriani e gli Elfi Verdi, steamey.

Egli intervenne anche in loro difesa davanti agli Elfi Verdi dell'Ossiriand, i quali erano impauriti dalla venuta degli uomini e ne volevano la cacciata; chiese il permesso a Thingol di portarli con se dall'Estolad e donò loro la regione del Dorthonion in qualità di suoi vassalli.

Fu sempre un buon amico della Casa di Bëor, e spesso ospitò membri di questa casata nel Nargothrond come scudieri. Intrattenne anche una forte amicizia intellettuale con la saggia Andreth della Casa di Bëor, la quale ebbe una storia d'amore con Aegnor; con lei scrisse addirittura un trattato di storia e filosofia noto come Athrabeth Finrod ah Andreth, che raccoglieva tutto lo scibile degli Uomini e lo univa al grande sapere degli Elfi.

La Dagor Bragollach

The oath of Finrod to Barahir by Anke Eißmann

Finrod dona a Barahir il suo anello come pegno del suo giuramento di eterna amicizia verso la sua casata, Anke Eißmann.

Nel 455 PE Morgoth scatenò la Battaglia della Fiamma Improvvisa e le forze dei Noldor e dei loro alleati Edain furono colte di sorpresa e costrette a ritirarsi. Suo zio Fingolfin trovò la morte combattendo contro Morgoth, mentre i suoi fratelli Angrod e Aegnor perirono cercando di difendere il Dorthonion.

Durante la ritirata, Finrod e le sue schiere vennero sorpresi nella Palude di Serech e rischiarono di essere distrutti. Dai colli del Dorthonion però giunsero in suo soccorso gli Uomini della Casa di Bëor che, guidati da Barahir, colsero gli aggressori alle spalle e li massacrarono, permettendo a Finrod di sopravvivere.

Il Re elfico, in segno di ringraziamento verso Barahir, gli donò l'anello che suo padre gli aveva dato al momento della partenza da Valinor, e promise eterna amicizia e alleanza a lui e ai suoi discendenti, giurando che se mai avessero avuto bisogno di aiuto, egli avrebbe fatto tutto ciò che era in suo potere.

Finrod is reminded of his oath by Anke Eißmann

Finrod ascolta la richiesta di aiuto di Beren, Anke Eißmann.

Ritornato nel Nargothrond, Finrod vi rimase per i successivi sette anni, proteggendo i confini settentrionali contro le incursioni degli Orchi. Poiché la Marca di Maedhros era stata in parte devastata dalle forze di Morgoth, egli diede asilo ai suoi cugini Celegorm e Curufin, due dei Figli di Fëanor, che tuttavia cominciarono a pensare di impadronirsi del Nargothrond, contando anche sul fatto che Orodreth, nipote del Re e suo erede, era un debole.

L'avventura di Beren e la morte

Qualche anno dopo, il figlio di Barahir, Beren, giunse nel Nargothrond alla ricerca di aiuto, per ottemperare alla missione affidatagli da Thingol, ovvero rubare uno dei Silmaril. Nonostante la difficoltà della missione, Finrod mantenne la parola e tenne un discorso nel salone della sua reggia chiedendo ai suoi vassalli di aiutarlo ad ottemperare il giuramento fatto al padre di Beren.

Tuttavia Celegorm e Curufin si espressero contro questa impresa e, ricordando il Giuramento di Fëanor, aizzarono i Vassalli di Finrod contro di lui:

Finrod Felagund & Feanorings in Nargothrond by Eärrámë

Finrod rinuncia alla corona, Eärrámë.

"Ed eccoli ora mormorare che il figlio di Finarfin non era pari ad un Vala e quindi non poteva comandarli, e distolsero il volto da lui. Ma la maledizione di Mandos scese sui fratelli, e pensieri cupi sorsero nel loro cuore, e pensarono di mandare da solo Felagund ad affrontare la morte, usurpando, se possibile, il trono del Nargothrond, appartenendo essi al più antico lignaggio dei principi dei Noldor. E Felagund, vistosi abbandonato, si strappò dal capo la corona d'argento del Nargothrond e la gettò a terra, dicendo: «Potete infrangere i vostri giuramenti di lealtà nei miei confronti, ma io devo mantenere la mia promessa. Pure, se c'è qualcuno tra voi sul quale l'ombra della maledizione non sia ancora scesa, desidererei trovare almeno alcuni disposti a seguirmi, per non andarmene di qui quale un mendicante scacciato dalla soglia». Dieci ve ne furono che gli si schierarono al fianco; e il capo di costoro, che aveva nome Edrahil, si chinò, raccattò la corona e chiese che fosse affidata ad un reggente in attesa del ritorno di Felagund. «Poiché tu rimani il mio re ed il loro, qualunque cosa accada.» egli disse. Allora Felagund consegnò la corona del Nargothrond a Orodreth suo nipote, perché governasse in sua vece; e Celegorm e Curufin nulla dissero, ma sorrisero ed uscirono."
Il Silmarillion, cap. XIX, "Beren e Lúthien".

Finrod, offeso dalle insinuazioni e dal fatto che i suoi sudditi si erano rivoltati contro di lui, rinunciò dunque alla signoria sul Nargothrond lasciando la corona a suo nipote Orodreth. Dopo aver fatto ciò, il Sire elfico partì assieme a Beren verso nord, deciso ad ottemperare alla promessa fatta a Barahir, e in questa impresa venne seguito da dieci elfi che ancora gli si serbavano fedeli e non intendevano lasciare il proprio signore da solo nel momento del bisogno.

Finrod and Sauron by Ranee13

Finrod affronta Sauron, Ranee13.

I membri di questa compagnia si travestirono da orchi nel tentativo di passare inosservati e raggiungere così Angband. Tuttavia vennero notati da Sauron, il quale comandava la guardia di Tol-in-Gaurhoth (l'Isola dei Lupi) e si era insospettito di quella truppa di orchi che non comunicava i propri compiti e non rispondeva ai segnali convenuti. Ordinò quindi che venissero catturati e tradotti nella fortezza al suo cospetto affinché li potesse interrogare sulle loro intenzioni. Tuttavia nessuno dei membri della compagni volle tradire lo scopo del viaggio né rivelò la propria intenzione; Finrod anzi, che era l'antico signore del luogo ora occupato da Sauron, si erse nel suo potere ed ingaggiò un duro duello magico con il luogotenente di Angband.

"Intonò un canto di stregoneria:
Forare, violare, fellonia,
E svelare, scoprire, tradire.
Ma Felagund, senza basire,
Rispose, questo cercando di dire:
Resistere contro il potere,
E fedeltà e segretezza tenere
Come torre, e liberi stare:
Di cangiare e forma mutare;
Lacci elusi, trappole infrante,
Carceri aperte, catene schiante.

Avanti e indietro andavano i canti,
Girando, oscillando, via via più tonanti.
Saliva la voce, Felagund resisteva
E la magia e la potenza metteva
Di tutti gli Elfi in ciò che diceva.
Ed ecco dolci nel buio gli alati
Del Nargothrond cantare beati
E più lontana la voce dell'onda
Di là , in Occidente, lungo la sponda,
La spiaggia di perle, degli Elfi la terra.

S'accrebbe il buio, infuriava la guerra
In Valinor. Rosso sangue scorreva
Accanto al Mare, e il Noldo uccideva
Il Marinaio, e rubava le navi,
Le navi bianche, leggere e soavi;
Dal porto salpava. E gemono i venti,
Urlano i lupi coi ladri fuggenti.
Mormora il ghiaccio del Mare alle foci.
Soffrono in Angband pene atroci
Gli schiavi. Tuono, fuoco ardente -
E Finrod crolla abbattuto, perdente.
"
—Duello tra Finrod e Sauron, Il Silmarillion, cap. XIX, "Di Beren e Luthien"

Tuttavia, per quanto si sforzasse di controbattere alla magia di Sauron, Finrod non poté opporsi al potere del Maiar e alla fine venne sconfitto. Sauron allora li fece condurre nelle segrete, dove minacciò orribili torture sui prigionieri, alternandole a vane promesse di clemenza se qualcuno avesse ceduto rivelandogli la verità, ma non riuscì a farsi rivelare né chi fossero né quale fosse il loro scopo.

In a dungeon by Mysilvergreen

Finrod si sacrifica per salvare Beren, Mysilvergreen.

Così escogitò un crudele metodo per interrogarli: prese ad inviare un orrido mannaro che ad intervalli regolari si recava nelle celle dei prigionieri per uccidere uno dopo l'altro i compagni di Finrod e Beren, nella speranza che qualcuno in preda al terrore confessasse. Tuttavia nessuno cedette e preferirono farsi divorare tutti; quando fu il turno di Beren, Finrod si erse in tutta la sua potenza e, sebbene fosse disarmato, affrontò il Mannaro a mani nude per proteggere l'amico. Alla fine Finrod riuscì ad ucciderlo ma, spossato dal duello e piagato da gravi ferite, spirò tra le braccia di Beren con grande disperazione dell'amico dopo avergli rivolto un commovente addio.

"Ma, quando il lupo venne a divorare Beren, Felagund fece appello a tutte le sue forze e spezzò i legami, e lottò con il mannaro che uccise con le mani e i denti; ma anch’egli restò ferito a morte. Parlò allora a Beren, così dicendogli: « Io ora me ne vado al mio lungo riposo nelle aule atemporali di là dai mari e dai Monti di Aman. Lungo tempo trascorrerà prima che io ricompaia tra i Noldor; e può darsi che noi due non ci incontriamo più né in vita né in morte, poiché i destini delle nostre razze sono diversi. Addio! ». E così spirò nella tenebra di Tol-in-Gaurhoth, di cui egli stesso aveva costruito la grande torre. In tal modo Re Finrod Felagund, il più nobile e il più amato della Casa di Finwë, mantenne il proprio giuramento; Beren però pianse disperato sul suo corpo."
—La morte di Finrod, Il Silmarillion, cap. XIX, "Beren e Lúthien".

La reincarnazione

"Seppellirono il corpo di Felagund sulla cima del colle dell'isola che era stata sua e che era tornata monda; e la verde tomba di Finrod, figlio di Finarfin, il più nobile di tutti i principi degli Elfi, restò inviolata finché la terra non fu cangiata e sconvolta, travolta da mari tempestosi. Ma Finrod s'aggira con Finarfin suo padre sotto gli alberi di Eldamar."
Il Silmarillion, cap. XIX, "Beren e Lúthien".

Quando Lúthien e Huan sconfissero Sauron e abbatterono la sua fortezza, trovarono Beren che ancora piangeva sul corpo dell'amico immerso in un terribile dolore.

Il corpo del valoroso Re fu sepolto da Beren e Luthien presso le rovine di Minas Tirith, il cui terreno era ormai purificato dall'influenza di Morgoth, in una tomba da allora rimasta, mentre il suo spirito raggiunse le Aule di Mandos.

Tuttavia i Valar, colpiti dall'altruismo di Finrod e dal suo sacrificio, gli concessero di reincarnarsi nuovamente dopo un breve periodo presso Mandos, e così il nobile principe potere riunirsi con i genitori e l'amata Amarië. Fu l'unico elfo, oltre a Glorfindel, cui i Valar concedettero di reincarnarsi dopo poco tempo, in virtù del loro valore e altruismo.


Note

  1. The History of Middle-earth, vol. XII, The Peoples of Middle-earth, "XI. The Shibboleth of Fëanor", "The names of Finwë's descendants"
  2. Il Silmarillion, cap. XVII, "Della venuta degli Uomini nell'Occidente"
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