- "Eärendil era uomo di mare,
Costruì una barca di legno
Per recarsi sino a Nimbrethil;
D'argento tessute le vele;
D'argento eran pure le lanterne,
E la prua in forma di cigno,
E la luce sulle bandiere." - —Canto a Eärendil, Il Signore degli Anelli, libro II, cap. I, "Molti Incontri".
Vingilótë, o Vingilot, è la nave con la quale Eärendil e Elwing salparono diretti ad Aman per chiedere perdono e assistenza ai Valar. In seguito divenne la stella di Eärendil.
Etimologia[]
Il nome Vingilótë in Quenya significa "Fiore di schiuma" mentre in Adûnaico era nota come Rothinzil.
Descrizione[]
Storia[]
Fu costruita presso le Bocche del Sirion dallo stesso Eärendil, aiutato da Círdan, con il legno bianco delle betulle del Nimbrethil. Guidato dalla luce di un Silmaril, Eärendil attraversò il Grande Mare e riuscì a raggiungere il Reame Beato di Aman, primo mortale a vederne le coste.
Dopo che Eärendil scelse il destino immortale degli Elfi per amore della moglie, i Valar benedirono la nave e le dettero la capacità di volare. Con questa nave Eärendil guidò le creature nel cielo contro le schiere di Morgoth e uccise dopo una lunga battaglia il grande drago Ancalagon, che precipitò sulle vette del Thangorodrim abbattendole.
Dopo la Guerra d'Ira, Eärendil, con il Silmaril apposto sulla sua fronte, guidò Vingilótë in cielo e ancora adesso è visibile poco prima del sorgere del Sole (una sorta di Venere).