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Thorin e la sua Compagnia furono un gruppo di tredici nani, uno stregone (Gandalf) e un hobbit (Bilbo Baggins) che intrapresero un viaggio verso la Montagna Solitaria con lo scopo di sconfiggere il drago Smaug e riconquistare l'antico Regno Sotto la Montagna, la loro patria d'origine.

Il viaggio, colmo di pericoli e avventure, vide la Compagnia attraversare la Terra di Mezzo partendo dalla Contea, nella regione dell'Eriador, e terminando il viaggio nella meta tanto attesa, dove Thorin diventerà re, attraversando i Monti Nebbiosi e il Bosco Atro a nord est. Tutti questi avvenimenti sono narrati nel capolavoro Lo Hobbit di J.R.R. Tolkien.

Membri[]

Storia[]

La riunione a Casa Baggins[]

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi la voce Una Festa Inaspettata.
Bilbo casa

L'incontro a casa di Bilbo

Il 26 aprile 2941 TE, Bilbo ricevette la visita di Gandalf, che, prima di andarsene, in maniera un po' vaga, accennò allo Hobbit di una strana avventura. La sera dello stesso giorno, tredici nani, tra i quali Thorin, raggiunsero Vicolo Cieco e la casa del Signor Baggins. Essi vennero poco dopo raggiunti nuovamente da Gandalf. Bilbo, sorpreso della riunione del tutto improvvisa, apprese così dai Nani non solo il loro obiettivo riguardo Erebor, ma anche la loro intenzione di includerlo come Scassinatore in questa avventura. Dopo un po' di titubanza, alla fine Bilbo accettò e il viaggio ebbe inizio.

Il viaggio dalla Contea a Esgaroth[]

The Hobbit Trolls 2012

Guglielmo, Berto e Maso

Partiti dalla Contea, la Compagnia non incontrò problemi fino a quando non si imbatté in tre Troll: Guglielmo, Berto e Maso. Solo l'intervento di Gandalf, che aveva momentaneamente lasciato il gruppo, impedì all'avventura di terminare così in fretta, pietrificando i Troll e liberando i compagni. Poco distante, trovarono una caverna, probabilmente usata dai tre Troll come rifugio, con al suo interno diversi oggetti e ricchezze. In mezzo a tutto questo, la Compagnia ritrovò Glamdring, Orcrist e un coltello elfico, che in seguito Bilbo rinominerà Pungolo.

Goblin town

La città dei Goblin

Dopo un breve soggiorno a Gran Burrone, durante il quale Elrond aiutò i Nani a interpretare le Rune Lunari contenute nella mappa di Thorin, la Compagnia si incamminò alla volta dell'Alto Passo con l'intenzione di atteversare le Montagne Nebbiose. Lì vennero catturati dai Goblin, condotti nelle profondità delle loro caverne e portati al cospetto del Re Goblin. Ancora una volta la Compagnia venne salvata da Gandalf, che, al momento della cattura, non si trovava con i Nani. Durante la fuga, però, Bilbo si smarrì nelle caverne dei Goblin.

Bilbo ring

Bilbo trova l'Unico Anello nella caverna di Gollum

Mentre cercava un modo per uscire, egli rinvenne per terra un piccolo oggetto che in seguito gli sarebbe tornato utile in più di un'occassione: l'Anello. Inizialmente Bilbo lo raccolse senza farci molto caso e, continuando a vagare, si imbattè in Gollum. Dopo una gara di indovinelli Bilbo scoprì che l'anello ritrovato gli conferiva il dono dell'invisibilità e, dunque, seguendo prima Gollum e poi degli Orchi, riuscì a uscire dalle Montagne e a riunirsi con il resto della Compagnia.

Appena riuniti, i quattordici avventurieri vennero attaccati dai Mannari. Per salvarsi, la Compagnia cercò rifugio sugli alberi ma fu presta raggiunta dagli Orchi. Fortunatamente, sopraggiunsero le Aquile, che raccolsero i fuggitivi e li portarono prima al loro nido e, successivamente, al guado della Carroccia.

Raggiunti ormai i confini di Bosco Atro, la Compagnia venne ospitata dal mutaforme Beorn. Carichi di provviste marciarono verso nord dove si trovava uno dei pochi sentieri che attraversavano completamente la grande foresta. Qui la Compagnia venne abbandonata di nuovo da Gandalf che "doveva sbrigare delle faccende importanti".

Thranduil

I Nani vengono condotti prigionieri nelle Aule di Thranduil

Nella Foresta la Compagnia proseguì senza intoppi fino a quando non si esaurirono le scorte di cibo. Ciò costrinse i Nani ad abbandonare il sentiero per raggiungere i banchetti di alcuni Elfi Silvani. Gli Elfi, vedendoli arrivare, però fuggirono. In quel momento la Compagnia venne assalita da dei ragni giganti che dimoravano a Bosco Atro in quel periodo. Tutti i Nani furono catturati e interamente ricoperti di ragnatele. Bilbo, invece, riuscì a salvarsi e, usando Pungolo e il suo prodigioso anello, liberò i suoi amici. Fecero, però, poca stranda ancora: poco dopo, infatti, vennero tutti, con l'eccezzione di Bilbo, fatti prigionieri degli Elfi Silvani e condotti nelle aule di Re Thranduil.

Ancora una volta il destino della Compagnia era in mano a Bilbo. Lo Hobbit, con l'aiuto del suo anello, riuscì a recuperare le chiavi delle celle dove erano rinchiusi i suoi amici. Una volta che furono tutti liberati, la Compagnia raggiunse le cantine. Lì, su suggerimento di Bilbo, entrarono in alcuni barili che furono in seguito scaricati nel Fiume Selva. Seguendo il corso d'acqua, a bordo dei loro barili, alla fine la Compagnia raggiunse Lago Lungo e la città di Esgaroth.

Lake-Town by Jon Hodgson

La città di Esgaroth, Jon Hodgson.

La riconquista della Montagna[]

Giunti ad Esgaroth, Thorin rivelò al Governatore della Città di essere il nipote di Thror e quindi legittimo erede di Erebor. Dunque dichiarò quelle che erano le sue intenzioni: raggiungere la Montagna Solitaria e uccidere Smaug.

Lonely-mountain

La Montagna Solitaria

La popolazione di Esgaroth, ricordando le antiche leggende sulla ricchezza dei Nani, accolse con entusiasmo la Compagnia e la aiutò a prepararsi per raggiungere la Montagna.

Entrare nella Montagna non si rivelò però molto facile: ardua fu la ricerca dell'entrata segreta per la città di Erebor. Alla fine però, aiutati da un tordo, i Nani riuscirono nel loro intento. Bilbo fu immediatamente incaricato di raggiungere la sala centrale di Erebor, dove si trovavano l'oro e Smaug, e di raccogliere un oggetto di valore qualsiasi. Arrivato sul posto, Bilbo, reso invisibile dal suo anello, ebbe una conversazione con il drago, al termine della quale Smaug uscì dalla Montagna per dirigersi verso Esgaroth. La Compagnia fu così libera di riconquistare Erebor.

Nel frattempo Smaug sferrò un attacco alla città di Esgaroth ma venne ucciso da Bard, che lo colpì con una Freccia Nera.

La Battaglia dei Cinque Eserciti[]

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi la voce Battaglia dei Cinque Eserciti.

Dopo la morte di Smaug, gli Uomini del Lago, rimasti senza casa, raggiunsero Erebor per chiedere a Thorin una parte del tesoro per compensare le loro perdite. Poco dopo sopraggiunse un'armata di Elfi Silvani guidati da Thranduil che aveva grosso modo le stesse pretese. Thorin rifiutò e, così, la Montagna fu posta sotto assedio.

In più Thorin era preoccupato per la mancanza dell'Arkengemma, che in realtà era stata recuperata da Bilbo. Lo Hobbit, nella speranza di dare un motivo a Thorin per concludere il conflitto, la consegnò a Bard e a Thranduil, suscitando l'ira del re dei Nani.

Nel frattempo arrivò anche Gandalf, che portava cattive notizie per entrambi gli schieramenti: un esercito di Orchi e di Mannari, guidato dal temuto Bolg, si stava per fiondare sulla Montagna per appropriarsi della roccaforte e del tesoro in essa contenuto.

Inizialmente il consiglio di Gandalf, quello cioè di abbandonare le ostilità e concentrarsi sul nemico comune, non fu ascoltato. Infatti proprio in quel momento l'armata di Dain II Piediferro raggiunse la Montagna per dar man forte a Thorin e alla Compagnia. Poco prima dell'inizio dello scontro, però, arrivò anche l'esercito di Bolg.

The Last Stand of Thorin Oakenshield by Lucas Graciano

Thorin durante la Battaglia dei Cinque Eserciti, Lucas Graciano.

Ebbe così inizio quella che in seguito prese il nome di Battaglia dei Cinque Eserciti, in cui Elfi, Uomini e Nani combatterono insieme contro Orchi e Mannari. Anche Thorin e la sua Compagnia presero parte allo scontro. Bilbo, invece, indossò l'Anello, evitando dunque il combattimento.

Alla fine le forze del Bene, aiutate anche dall'arrivo di Beorn e delle Aquile, uscirono vincitrici. Molte però erano le vittime: Fili e Kili erano entrambi caduti e Thorin era ferito mortalmente. Alla fine anche lui morì ma non prima di essersi riappacificato con Bilbo.

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