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La parte riguardante l'araldica è forse una delle più interessanti della Terra di Mezzo. É infatti risaputo che tutti i popoli di Arda (Uomini, Elfi, Nani e perfino dei Maiar) utilizzavano dei simboli araldici di vario titolo, atti a distinguere regni, casate nobiliari, eserciti e singoli individui.

Regole dell'araldica[]

Storia e origini[]

A creare le regole dell'araldica furono gli Elfi in tempi antichissimi che ne formularono i principi poi adottati anche dagli Uomini. Tali prescrizioni venivano abitualmente utilizzate sia dai Noldor che dai Sindar, il che potrebbe indicare che esse fossero già presenti (quantunque in forma grezza) a Cuiviénen; ma è allettante ipotizzare che a quel tempo gli Elfi non avessero ancora raggiunto una "sofisticazione" culturale tale da formulare tali idee.

Le regole potrebbero inoltre essersi evolute più volte nel tempo, ed esser state divulgate dalla tradizione orale prima di ricevere una forma scritta. Qualora le regole siano state inventate dai Noldor, cosa che a parte tutto sembra molto probabile, è strano che l'araldica Sindarin le segua, considerando la politica anti-Noldor imposta da Thingol dopo essere venuto a conoscenza dei fatti del Primo Fratricidio.

Un punto a favore dell'ipotesi che vede i Noldor come gli ideatori dell'araldica è che a quanto pare i regnanti Noldorin di solito si diedero un "prestigio" nei loro stemmi, in accordo con le suddette regole, come anche specificato ne Il Silmarillion, nel quale si dice che quando i Noldor cominciarono a forgiare armature e scudi li decorarono con gli stemmi delle proprie casate.

É probabile che l'araldica Elfica non fosse originariamente intesa per l'identificazione sul campo di battaglia (anche se questo può essere il ruolo assunto nelle epoche successive). Molto probabilmente, la sua funzione principale era di rappresentare i re e le regine degli Eldar, per identificarli in testimonianze ed opere d'arte. Perciò è molto probabile che alcuni tra i numerosi stemmi siano stati realizzati a posteriori.

Regole dell'araldica[]

Gli Elfi formularono per la realizzazione dei sistemi araldici regole o principi, che posono essere ricapitolati nel seguente modo:

  • Stemmi per maschi venivano collocati all'interno di una losanga. 
  • Stemmi per femmine venivano collocati all'interno di un cerchio. 
  • Stemmi per famiglie,  casati o regni venivano posti all'interno di un quadrato. 
  • Il rango del possessore era mostrato dal numero di "punte" che raggiungono il bordo esterno dello stemma (vedere sotto). Quattro punte indicavano un principe, da sei a otto indicavano un re. I più vecchi tra i re degli Elfi, come Finwe, potevano a volte avere fino a 16 punte. 

Araldica degli Elfi[]

Stemma araldico di Finwe

Stemma araldico di Finwë.

Stemmi araldici[]

  • Finwë. L'araldica di Finwe mostra un "sole alato", in contrapposizione alla luna alata sullo stemma di Elwe. Nonostante in realtà Finwë sia morto prima del primo levar del sole, egli fu il Re dei Noldor che raggiunse la luce di Aman e che vide i Due Alberi. Sedici "punte" raggiungono i bordi del simbolo, rappresentando la posizione di Finwe come uno dei più vecchi tra i Quendi e come Re Supremo dei Noldor. I suoi colori giallo acceso e rosso sembrano echeggiare negli stemmi dei suoi eredi Feanor, Fingolfin, e Finarfin. Lo stemma della Casa di Finwë era simile, identico tranne nell'essere fornito di quarantacinque punte degradanti a formare un quadrato. Questo fu lo stemma degli Alti Re dei Noldor e venne tramandato da Finwë a suo figlio Fingolfin e quindi a Fingon e Turgon.
  • Stemma Casa di Thingol

    Stemma della Casa di Thingol.

    Elwë. Lo stemma di Elwë Singollo, meglio conosciuto come Elu Thingol, mostra una "luna alata" su sfondo nero, circondata da stelle. È il polo opposto al sole alato di Finwë. Probabilmente la spiegazione di ciò è che nonostante entrambi abbiano intrapreso il Grande Viaggio, Elwë venne incantato da Melian e non abbandonò mai la Terra di Mezzo, a quel tempo illuminata solo dalle stelle di Elbereth. Finwë, invece, giunse ad Aman e si stabilì nella luce degli Alberi. In base al numero di "punte" presenti nello stemma di Elwë (otto), egli raggiunse solo la metà del "rango" di Finwë.
  • Stemma di Melian

    Stemma di Melian

    Melian. La Maia del Doriath s'è assegnata uno stemma complesso, molto diverso da qualsiasi altro stemma maschile o femminile. Al suo interno si trovano sia stelle che figure simili a fiori, riflettendo gli stemmi sia di Thingol (suo marito) che di  Lúthien (sua figlia). Esso potrebbe anche richiamare (o, in verità, essere) il suo sigillo, che fu "un singolo fiore di Telperion". All'interno del cerchio che la contraddistingue come femmina si nota anche una losanga, che è di solito il blasone degli stemmi maschili. Questo potrebbe simbolizzare la sua capacità come Maia di determinare da sè il proprio "abbigliamento" corporale e quindi il sesso. 
Fëanor device by Amanyar

Stemma di Fëanor, Amanyar.

  • Fëanor. Lo stemma di Fëanor condivide i colori fiammeggianti dell'emblema di suo padre, ed esalta le caratteristiche infuocate attraverso fiamme ondeggianti che vanno dal centro verso l'esterno. Questo potrebbe essere correlato al nome di Feanor, che significa "Spirito di Fuoco". (Ma queste fiamme si ritrovano anche nello stemma di Fingolfin , dove non si può fare la stessa deduzione.) Al centro è dipinto un Silmaril, la migliore delle opere di Fëanor. Esso è circondato da numerose superfici colorate, che probabilmente rappresentano l'arte di realizzare cristalli, anch'essa inventata da Fëanor.
  • Fingolfin. Lo stemma di Fingolfin mostra una netta correlazione con lo stemma del fratello di Fingolfin, Fëanor, con la naturale eccezione del Silmaril di Fëanor. La stella argentata su campo blu è probabilmente la fonte dei colori blu e argento dello stendardo di Fingolfin menzionato ne Il Silmarillion. Otto "punte" raggiungono i bordi, come nel caso di tutti gli stemmi dei figli di Finwë.
  • Finarfin. Benchè condivida l'aspetto "infuocato" dello stemma di suo padre e dei suoi fratelli, i raggi infuocati nello stemma di Finarfin sono tranquilli, conferendo allo stemma una forma più bilanciata. Dal momento che si distingue chiaramente dagli stemmi dei suoi fratelli, viene forse fatta allusione al fatto che egli, alla ribellione dei Noldor, rimase in Aman, mentre i suoi fratelli proseguirono verso la Terra di Mezzo. Questo stemma venne anche utilizazto dagli eredi di Finarfin, ed apparentemente in particolar modo da Finrod (benchè egli avesse anche un altro stemma).
  • Stemma di Finrod

    Stemma di Finrod.

    Finrod. Finrod Felagund ebbe uno stemma assai diverso da qualsiasi altro stemma elfico: non è simmetrico e i colori sono chiaramente "terrestri". L'immagine di un'arpa e una torcia richiama la leggenda di Finrod che cammina nei boschi del Beleriand orientale e della sua apparizione in mezzo agli Uomini suonando un'arpa. L'Uomo che Finrod incontrò apparteneva alla schiera di Bëor il Vecchio, ed è possibile che lo stemma sia stato ideato da uno di quella schiera. Finrod utilizzò anche un simbolo che raffigurava una corona di fiori dorati. Il motivo del simbolo fu probabilmente correlato direttamente o indirettamente allo stemma di Finarfin
  • Lúthien. Lúthien Tinúviel è l'unica persona nota per aver avuto due distinti emblemi araldici; entrambi sono basati su modelli floreali. Il primo mostra il bianco Niphredil che crebbe alla sua nascita (esso è stato descritto come un delicato bucaneve). Il secondo probabilmente contiene al centro un Elanor. Le stelle in questo stemma richiamano quelle presenti nello stemma di suo padre Thingol. Ad un primo sguardo è difficile dire se esiste qualche "punta" che raggiunge il bordo, ma probabilmente esse dovrebbero essere non più di quattro in entrambi gli stemmi. Nel primo stemma esse puntano nei punti cardinali nord-est, nord-ovest, sud-est, sud-ovest. Nel secondo, le sole cose simili a "punte" sono i fiori bianchi, ciascuno dei quali potrebbe simbolizzare una punta. Questo dovrebbe darle il giusto rango di principessa del Doriath.
  • Idril. Lo stemma di Idril Celebrindal rivela un motivo simile a un fiordaliso. A quanto pare Idril venne particolarmente associata a questo fiore, probabilmente a motivo della sua chioma dorata che ricordava il grano dorato. Un'iscrizione trovata assieme allo stemma riporta  ("Fiordaliso di Idril da Gondolin";  è una Quenyaizzazione del nome di Idril). E' possibile che Menelluin (letteralmente "blu-cielo") fosse il nome, o designazione, dello stemma. In esso, dodici punte raggiungono il bordo del cerchio, suggerendo il rango corrispondente alla figlia di un Alto Re. Lo stemma di Idril venne conservato e portato da Gondolin a Númenor, dove divenne l'ispirazione di molti motivi similari dei Númenoreani. Esso venne quindi portato a Gondor da Elendil. Nonostante Gondolin sia nota aver avuto le proprie specifiche tradizioni araldiche, queste non si applicano a questo stemma, il che potrebbe indicare che l'usanza fosse riservata alle Dodici Casate della città.
  • Stemma araldico di Gil-Galad

    Stemma di Gil-Galad

    Gil-galad. Il suo nome significa "Stella raggiante", e inoltre le parole da La Caduta di Gil-galad ricordano: "Le innumerevoli stelle della volta celeste / si rispecchiavano nel suo scudo argentato", è quindi naturale che lo stemma di Gil-galad mostri un cielo stellato. E' arduo dire quante sono le "punte" che raggiungono il bordo, ma il suo rango dovrebbe concederne almeno quattro. 
  • I Silmarilli. E' noto un solo stemma creato per designare oggetti anzichè una persona. Per quale motivo i Silmarilli debbano avere il proprio emblema araldico non è chiaro. Forse lo stemma veniva utilizzato come uno stendardo dai Noldor nelle guerre contro Morgoth, per marcare i loro intenti. L'albero sullo sfondo è probabilmente Laurelin, L'Albero Dorato, da cui i Silmarilli ricevettero parte della loro luce. I Silmarilli vengono anche usati come emblemi negli stemmi di FëanorEärendil, e Beren Erchamion.

Le Dodici Casate di Gondolin[]

I seguaci di Turgon, già nel loro vecchio regno del Nevrast, avevano sviluppato tradizioni araldiche che sembrano essere state uniche nella Terra di Mezzo, e prossime all'araldica delle età di mezzo. La loro blasonatura consistette in simboli realizzati per uno sfondo monocromatico, e gli scudi a cui venivano applicati erano "lunghi e affusolati".

In Gondolin questa araldica non venne probabilmente utilizzata per gli stemmi personali, ma fu applicata agli stemmi delle "Dodici Casate". Queste ultime erano costituite da gruppi di nobili, forse famiglie o gilde, che probabilmente erano responsabili della difesa della città. La descrizione dettagliata dell'araldica deriva da una fonte che è solitamente considerata piuttosto inaffidabile; ma il disegno di uno degli stemmi è stato confermato da un testo assai più affidabile, e a parte insignificanti discrepanze non vedo motivo di credere che gli altri stemmi non siano descritti ugualmente in modo accurato. Le giubbe delle sottostanti armi/braccia sono tutte ricostruite in base alle descrizioni, e ad ogni modo non dovrebbero essere considerate ufficiali.

The Twelve Gondolin Houses by shyangell

Stemmi della Dodici Casate di Gondolin, shyangell.

  • La Casata del ReTurgon e la sua casata aveva gli emblemi de "la luna e il sole e il cuore scarlatto" e i loro rispettivi colori furono bianco, oro e rosso, ciascuno indubbiamente correlato con uno degli emblemi. Ho qui raggruppato i tre simboli in un unico stemma, benchè sia possibile che la casata in realtà avesse tre stemmi distinti. Il cuore rappresenta il cuore di Fingolfin, padre di Turgon, che venne seppellito nella parte nord della città. Ho presupposto che il sole sia correlato col sole nello stemma della casata di Finwë (essendo Turgon il nipote di Finwë), e quindi dotato dello stesso numero di raggi.
  • La Casata dell'Ala Bianca. I più valorosi degli uomini del Re indossavano sui loro elmetti ali di cigno e di gabbiano, e lo stemma dei loro scudi era un'ala di cigno su sfondo blu. Di tal fattura era lo scudo e l'elmo che Tuor trovò nel Nevrast, destinandolo infine ad unirsi e guidare la casata. 
  • La Casata della TalpaMaeglin, colui che guidò la Casata della Talpa, fu un magistrale minatore, ed apparentemente associò se stessò ad una talpa. Ma gli scudi della casata furono di colore nero e disadorni, proprio come lo scudo di Morgoth. Alla fine, fu proprio Maeglin quello che rivelò Gondolin a Morgoth.
  • La Casata della Rondine. Questa casata consisteva di formidabili arcieri, vestiti di bianco, blu scuro, porpora e nero. Il loro capitano venne chiamato Duilin e i loro scudi vennero cambiati con una punta di freccia. La Rondine potrebbe ricordare una freccia, che vola velocemente attraverso l'aria e che centra sempre il suo bersaglio.
  • La Casata dell'Arco Celeste. I membri della casata di Egalmoth erano tutti molto ricchi e godevano di gioielli ed oro. Sui loro elmetti venne collocato un grosso opale, e i loro scudi furono blu-cielo. Al centro dei loro scudi era collocato "un gioiello realizzato con sette pietre preziose": rubino, ametista, zaffiro, smeraldo, crisoprazio, topazio ed ambra. La disposizione delle gemme è di mia invenzione; l'"Arco Celeste" va probabilmente interso come l'arcobaleno, ed ho presupposto che il topazio fosse giallo, per completare la gamma cromatica indicata dalla disposizione delle altre pietre.
  • La Casata del Fiore DoratoGlorfindel condusse questa casata, il cui stemma venne cambiato con un sole radiante. Ho scelto questo colore di sfondo perché il nome della casata e la descrizione del vestiario di Glorfindel richiamavano "un campo in primavera".
  • La Casata dell'Arpa. I membri di questa casata indossavano nappe d'argento e d'oro, e sui loro scudi era collocata un'arpa argentata su campo nero. Sullo stemma del capo della casata, Salgant, adulatore di Maeglin, e dei i suoi solo l'arpa era dorata. E' rilevante che lo stemma condivida il nero della Casata della Talpa, forse per la diretta influenza di Maeglin su Salgant.
  • La Casata del Martello dell'Ira. Un gruppo di fabbri e artigiani, una forte e coraggiosa casata, guidata da Rog, combatteva con mazze ed aveva scudi pesanti. Il loro emblema era l'incudine colpita, ma i loro scudi mostravano "uno martello che sprizzava scintille attorno ad esso". Non viene data alcuna indicazione circa i colori dello stemma, ma un inidizio potrebbe essere che "oro rosso e acciaio nero era la loro gioia".

Tuttavia di tre delle Dodici Casate di Gondolin non ci sono pervenute le insegne. Queste erano:

Uomini[]

Edain della Prima Era[]

Quando entrarono nel Beleriand, pare che gli Edain avessero quasi immediatamente adottato le regole (e forse l'identico concetto) dell'araldica. Un precursore di ciò fu senza dubbio Bëor il Vecchio, la cui stretta amicizia con Finrod gli diede il più antico degli stemmi noti degli Uomini.

Il primo di questi ebbe la tendenza ad usare colori più vivi e "terrestri" rispetto alla controparte elfica, e di solito i motivi furono simmetrici solo attorno all'asse verticale, distinguendoli così da quelli totalmente simmetrici degli Elfi. Sembra, inoltre, che essi abbiano ignorato la simbologia delle "punte", con una sola eccezione.

Stemma Casa di Bëor

Stemma della Casa di Bëor

  • Casa di Bëor. Quello di Bëor fu probabilmente il primo stemma creato per un Uomo secondo  le regole dell'araldica elfica , e sotto molti aspetti questo è lo stemma degli Uomini più "elfico" (non contando lo stemma del mezz'elfo Earendil). Esso è completamente simmetrico ed ha la forma Eldarin comune per i maschi. Ciò nonostante manca dello splendore degli stemmi elfici, e sembra più legato alla terra con i suoi colori caldi e naturali.
Stemma Casa di Hador

Stemma della Casa di Hador

  • Casa di Hador. Il motivo per il disegno dello stemma di Hador non è chiaro. Hador fu un grande amico di Fingolfin, e in questo stemma si potrebbero forse discernere i colori "infuocati" di Finwë e dei suoi eredi. La simmetria è verticale, perfino nei motivi "a punta di lancia", poiché quella posta in basso è più appuntita di quella in alto. 
Stemma Araldico di Beren

Stemma di Beren.

  • Beren. Nel centro dello stemma di Beren Erchamion è posto il Silmaril che Beren e Lúthien sottrassero a Morgoth. Sopra ad esso svetta il Thangorodrim, le tre vette di Angband, dove erano custoditi i Silmarilli. Sotto al Silmaril c'è una mano rossa, apparentemente tesa a ghermire la pietra. Essa potrebbe anche rappresentare la mano che Carcharoth staccò a Beren. Il significato della stella posta in alto non è chiaro, a meno che essa alluda alla stella di Eärendil come destino del Silmaril. Lo stemma mostra la simmetria verticale tipica degli Uomini, naturalmente rotta solo dall'asimmetria della mano. 
Stemma di Earendil

Stemma di Eärendil.

  • Eärendil. Il focus nello stemma di Eärendil punta sul Silmaril di Eärendil, rappresentato al centro, che sprigiona sei raggi di luce verso i bordi. Negli angoli scuri viene mostrata la luna nelle sue fasi. La presenza della Luna potrebbe riflettere il destino di Eärendil di diventare una stella, ma è anche la sola cosa che preserva lo stemma dall'essere interamente simmetrico. Questo forse lo distingue come mezzelfo. I sei raggi di luce sono accompagnati da altri sei, che sembrano andare nella direzione opposta. Si formano così dodici "punte", una chiara correlazione con lo stemma di Idril (essendo Idril la madre di Eärendil), allusione che viene rinforzata dallo sfondo blu condiviso dai due stemmi. 
Stemma Casa di Haleth

Stemma della Casa di Haleth

  • Casa di Haleth. Lo stemma degli Haladin mostra un albero di un ordine non specificato, un paio di fiori bianchi, e un numero di punti arancioni che potrebbero essere noci o foglie stilizzate. L'albero sembra essere intrecciato con un rampicante. Gli Haladin in generale furono amanti della solitudine e delle foreste, cosa che potrebbe essere indicata in questo stemma. E' rilevante che lo stemma rompa le regole elfiche dell'araldica, utilizzando una losanga per uno stemma impersonale.

Araldica degli Uomini della Seconda e Terza Era[]

Araldica Dúnedain[]

Casate dei Re[]

Nella Terza Era, quando la civiltà dei Dúnedain raggiunse l'apice nella tecnologia e nel grado di sofisticazione, lo loro araldica si scostò dalle usanze Eldarin, maturando in una tradizione più stilizzata ed elegante. Essi spesso applicarono un singolo (di solito bianco/argenteo) motivo ad uno sfondo colorato, avvicinandosi alle usanze araldiche delle età di mezzo.

Questa tendenza fu forse ispirata dall'araldica delle Dodici Casate di Gondolin, dalla quale derivarono due degli antenati dei Dúnedain. Non è sopravvissuto nella propria caratteristica forma nessun esempio di questi stemmi, ma esistono vivide descrizioni orali, e molte tracce pittoriche che riguardano i loro motivi. Queste tracce vengono considerate di seguito.

Gondor banner

Stemma di Gondor

L'emblema di Elendil e suoi eredi aveva sette stelle a cinque punte, ciascuna delle quali rappresentava uno dei Palantír che Elendil portò da Númenor. In Gondor essi vennero collocati su una veste militare nera, assieme all'Albero Bianco, che rappresentava tutti i discendenti di Nimloth che crebbe in Minas Ithil e, più tardi, in Minas Tirith.

Stella di Arnor

Stella di Arnor

A questo stemma i Re della stirpe di Elendil aggiunsero la Corona Argentata, che fu il segno supremo di regalità. Quando la linea nordica degli eredi di Isildur si estinse, le stelle venne rimpiazzate in Arnor da una singola stella a cinque punte, l' Elendilmir, che rappresentava la Stella di Eärendil.

In Gondor lo stemma che includeva la Corona Argentata decadde dall'uso comune, fino all'epoca di Elessar e del Reame Unito quando il nuovo Re ne restaurò l'utilizzo.

Casa dei Sovrintendenti[]
Stemma dei Sovrintendenti di Gondor

Stemma dei Sovrintendenti.

I Sovrintendenti di Gondor della Casa di Húrin, pur potendo vantare lontane ascendenze con la Linea di Anárion, non si servirono mai di nessuno stemma, probabilmente per evidenziare la propria dedizione al proprio compito di custodia delTrono di Gondor, e i loro stendardi furono bianchi senza alcun simbolo per tutta la durata . Il Sigillo dei Sovrintendenti, utilizzato da Cirion per convocare l'Éothéod, secondo quanto riferito mostrava le lettere "R · ND · R" per Arandur ("sovrintendente"), sormontate da tre stelle.

Casa di Dol Amroth[]
Flag of Dol Amroth

Stemma di Dol Amroth.

La città di Dol Amroth e i Principi che la governarono assunsero come propri emblemi araldici una bianca nave e di un cigno. Questi vennero a volte combinati in uno stemma che mostrava una bianca nave a forma di cigno su acqua blu. La scelta di adottare come stemma di Dol Amroth venne presa probabilmente poiché dall'inizio della Terza Era la città venne utilizzata come porto dagli Elfi di Lórien che salpavano verso ovest sulle loro navi-cigno.

Rohan[]

Rohan Banner

Stemma di Rohan

Rohan e la Casa di Eorl ebbero come proprio emblema un cavallo bianco su campo verde. Il motivo di tale scelta è ovvio: la maggior parte della terra di Rohan era ricoperta da verdi praterie, ed i cavalli rivestivano una grande importanza nella cultura dei Rohirrim. Il cavallo raffigurato è presumibilmente uno dei Mearas, i magnifici e intelligentissimi cavalli bianchi dei Re di Rohan. I Rohirrim non furono Edain, nè appartennero a uno o all'altro dei Reami in Esilio, ma alla fine della Terza Era essi, per l'aiuto prestato contro le forze dei Carrieri, furono ricompensanti dal Sovrintendente Cirion con un'area che precedentemente apparteneva a Gondor, e i rapporti tra i due popoli si rinforzarono.

Istari[]

Sia Gandalf che Saruman, i due più importanti Stregoni delle terre occidentali, utilizzarono cirth (rune) come sigilli.

  • Gandalf utilizzò sia una G-tengwa che una G-certh come propri sigilli, anche se pare che egli abbia preferito la certh. Questa fu la tengwa che i bambini Hobbit riconobbero quando Gandalf giunse ad Hobbiville, ma sia in Brea che su Colle Vento egli si servì solamente della certh.
  • I soldati di Saruman portavano elmetti decorati con un S-certh. I loro scudi neri mostravano anche una piccola mano bianca nel centro. La bianca mano di Saruman appare altrettanto bene in altri posti. La mano che viene qui rappresentata si basa su una sopraveste disegnata per Le Due Torri dal Professor Tolkien.

Nani[]

Stemma di Durin

Stemma di Durin

La nostra conoscenza dell'araldica o delle tradizioni simboliche dei Nani è estremamente limitata. Quello che sappiamo deriva da un unico esempio: il lavoro d'intaglio sulle Porte di Durin, il cancello occidentale di Moria. Sul cancello si vedevano, tra le altre cose, gli emblemi di Durin il Senzamorte.

Questi consistettero di un martello e un'incudine, sormontati da una corona che è circondata da sette stelle. Le stelle rappresentano la costellazione del Valacirca, o l'Aratro, che Durin vide sul proprio capo quando guardò nel Kheled-zâram. I Nani furono spesso associati alla metallurgia, un tributo al loro artefice Aulë, il Fabbro dei Valar, cosa che dovrebbe essere rappresentata dal martello e dall'incudine.

Forze del Male (Morgoth, Sauron e alleati)[]

Un comune denominatore dell'araldica dei due Signori Oscuri e loro seguagi è la presenza del colore nero. Quando Morgoth uccise Fingolfin, il suo scudo era "nero e disadorno" e la sua armatura era nera. La mancanza di qualsiasi attributo non è solo corrispondente alla personificazione delle Tenebre, ma rimanda anche al carattere nichilista di Morgoth. 

Lo stemma di Sauron echeggia dello sfondo nero di Morgoth. L'Occhio Rosso fu il simbolo abituale per Sauron nella Terza Era. Esso simbolizza il suo sguardo dalla Torre Oscura sopra tutta la Terra-di-Mezzo, specialmente dopo la realizzazione dell'Unico Anello. L'occhio qui raffigurato è basato sullo spolverino disegnato per Il ritorno del Re dal Professor Tolkien.

Quando Sauron sopraffece Minas Ithil, la città acquisì un nuovo emblema. L'emblema di Minas Morgul mostrava una luna "sfigurata da un orrendo viso di morte". L'esatta sistemazione del teschio e della luna è certamente difficile da rappresentare. La luna fu probabilmente un residuo conservato dopo la conquista della città da parte di Sauron: Minas Ithil significa "Torre della Luna".

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