- "Di lì a poco ci fu un frullo d'ali, ed ecco tornare il tordo; con lui c'era un altro uccello, molto anziano. Era quasi cieco, volava a stento e aveva la sommità del capo calva. Era un vecchio corvo imperiale di grandi dimensioni. Si posò a terra davanti a loro, raccolse lentamente le ali e saltellò verso Thorin: "O Thorin, figlio di Thrain, e Balin figlio di Fundin," gracchiò (e Bilbo poté capire quello che diceva perché usava l'Ovestron e non la lingua degli uccelli). "Io sono Roäc figlio di Carc. Carc è morto, ma un tempo voi Nani lo conoscevate bene. Sono passati centocinquantatrè anni e mezzo da quando sono uscito dall'uovo, ma non ho mai dimenticato gli insegnamenti di mio padre. Adesso sono il capo dei grandi corvi imperiali della Montagna. Siamo in pochi, ma ricordiamo ancora il re del tempo antico.""
- —Roäc si presenta a Thorin, Lo Hobbit
Roäc fu un volatile appartenente alla stirpe dei Corvi Imperiali che visse durante la Terza Era. Figlio di Carc, era il Signore dei Corvi di Collecorvo presso la Montagna Solitaria e lui e il suo popolo furono sempre alleati dei Nani del Popolo di Durin.
Etimologia[]
Non si conosce l'esatta etimologia del nome Roäc, come sconosciuto è il linguaggio cui apparterrebbe tale nome. Probabilmente è un'onomatopea che si rifà al verso dei corvi.
Biografia[]
Roäc e Thorin a colloquio in un'illustrazione di Denis Gordeev
Roäc nacque a Collecorvo circa diciassette anni dopo l'Attacco di Smaug a Erebor. Suo padre era Carc che prima di lui fu il signore dei Corvi Imperiali e amico di Thrór.
Nel 2941 TE accompagnato dal Vecchio Tordo, si recò alla Montagna Solitaria per annunciare a Thorin la morte di Smaug, ucciso da Bard l'Arciere e offrire l'aiuto della sua gente alla compagnia, in memoria dei tempi antichi del Re Sotto la Montagna. Tuttavia ebbe anche cattive notizie: riferì infatti a Thorin che Uomini ed Elfi si sarebbero diretti verso Erebor per reclamare una parte del tesoro e che sarebbero venuti in forze. In seguito lui e la sua gente funsero da messaggeri tra Thorin e suo cugino Dáin II Piediferro in vista della battaglia che si stava preparando, anche se Roäc non si mostrò entusiasta della scelta di Thorin di respingere ogni trattativa con Elfi e Uomini, pur non smettendo di aiutarlo.