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"Ma al centro del paese sorgeva un monte alto e ripido, detto Meneltarma, cioè Pilastro del Cielo, e sovr'esso stava un luogo elevato consacrato a Eru Ilúvatar, non cintato né coperto da tetto, e nessun altro tempio o santuario s'aveva nella terra dei Númenóreani. Ai piedi del monte vennero costruite le tombe dei Re e non lungi, su un colle, sorgeva Armenelos, la più bella delle città, con la torre e la roccaforte eretta da Elros figlio di Eärendil, dai Valar scelto a essere primo Re dei Dunedain."
Il Silmarillion, Akallabêth, La Caduta di Númenor.

Il Meneltarma era la montagna più grande e alta di Númenor. Sulla sua sommità si tenevano le cerimonie religiose durante Le Tre Preghiere in onore di Eru, officiate dai Re di Númenor. Aveva una sommità piatta e vasta, tanto da poter ospitare una grandissima folla durante le cerimonie religiose. Non c'era nessun edificio poiché le funzioni avvenivano sempre all'aria aperta.

S'inabissò assieme al resto dell'isola nel 3319 SE, anche se alcuni sostengono che la cima ancora affiori dal Mare.

Etimologia[]

Il nome Meneltarma è di origine Quenya e significa letteralmente "Pilastro dei Cieli". In Adûnaico era noto come Minûltarîk.

Descrizione[]

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi la voce Le Tre Preghiere.

Aveva una sommità piatta e vasta, tanto da poter ospitare una grandissima folla durante le cerimonie religiose. Non c'era nessun edificio poiché le funzioni avvenivano sempre all'aria aperta. Il silenzio assoluto era d'obbligo per chiunque salisse il monte. La tradizione era così forte e radicata che anche gli stranieri si sentivano in dovere di restare muti.

Solo il Re aveva il diritto di parlare, per indirizzare preghiere e ringraziamenti a Eru Ilúvatar, durante le tre feste sacre di Númenor: Erukyermë, Erulaitalë e Eruhantalë. Uccelli e animali non si avvicinavano al monte, eccezion fatta per le Aquile di Manwë, che a volte si potevano scorgere mentre sorvolavano il picco della montagna, e quando ciò accadeva era considerato un ottimo presagio. Esse erano considerate le guardiane del monte e di tutta l'isola

Le pendici del Meneltarma digradavano dolcemente, formando cinque catene collinose, paragonabili alle radici del monte, chiamate Tarmasundar, le Radici del Pilastro. Sul pendio sud erano collacate le tombe dei Re di Númenor, in una valle chiamata Noirinan.

Storia[]

Il Meneltarma nacque quando Ossë trasse l'isola di Númenor dalle profondità del Mare all'inizio della Seconda Era. Nell'anno 3319 della Seconda Era l'isola di Númenor venne distrutta e fu fatta sprofondare nell'oceano da Eru.

Tar-Míriel, moglie di Ar-Pharazôn e ultima Regina, cercò di raggiungere la vetta durante la Caduta, ma le acque la raggiunsero prima che lei potesse arrivare alla cima.

Qualcuno dei Dúnedain scampati con Elendil alla distruzione, affermò che la vetta del monte affiora ancora dalle acque. Si dice che se mai qualcuno la trovasse e raggiungesse la cima, potrebbe scorgere le Terre Immortali.

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