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Bifur fu un nano del popolo dei Vastifasci o dei Barbafiamma che visse durante la Terza Era. Cugino di Bofur e Bombur, prese parte con Thorin e la sua Compagnia all'avventura della Montagna Solitaria per la riconquista di Erebor dal drago Smaug. Sopravvissuto alla Battaglia dei Cinque Eserciti, Bifur trascorse gli anni successivi a Erebor godendosi la sua quattordicesima parte del tesoro.

Etimologia[]

Come per i nomi degli altri nani de Lo Hobbit anche Bifur era il nome di un nano della Völuspá, anche se la forma originaria era Bivurr. Significa letteralmente "Castoro" o "Grande Lavoratore".

Biografia[]

Origini[]

Bifur viene descritto come più vecchio di Fíli e Kíli ma più giovane di Balin, il che porterebbe a collocare la sua nascita in un periodo compreso tra il 2763 TE e il 2809 TE. Visse principalmente sugli Ered Luin, ed entrò a far parte del seguito di Thorin assieme ai suoi cugini Bofur e Bombur.

L'Avventura della Montagna Solitaria[]

Bifur giunse a Casa Baggins la sera del 26 Aprile 2941 TE assieme al quinto gruppo di Nani, di cui faceva parte anche Thorin, e indossava un cappuccio giallo. Una volta entrato chiese a Bilbo della marmellata e una torta di mele e partecipò banchetto imbastito dai Nani. Quando Thorin ordinò di tirar fuori gli strumenti per intonare la Canzone dei Nani, Bifur e Bofur suonavano entrambi un clarinetto.

Quando i Mannari costrinsero i Nani a rifugiarsi sugli alberi a Bifur toccò dividere il pino con Bofur e Bombur. Successivamente, quando la compagnia di Nani giunse alla Casa di Beorn, Bifur faceva parte dell'ultimo gruppo di Nani introdotto a Beorn, assieme a Bofur e Bombur.

A seguito della fuga dalle Aule di Thranduil con i barili, Bifur fu tra quei Nani che quando vennero liberati da d Bilbo e da Thorin erano talmente malconci che si rifiutarono di muoversi. In seguito si recò alla Montagna Solitaria assieme al resto della Compagnia e dove combatté valorosamente nella Battaglia dei Cinque Eserciti riuscendo a sopravvivere.

Gli ultimi anni[]

Bifur visse il resto della sua via a Erebor, godendosi la sua quattordicesima parte del tesoro. Nel 3019 TE Glóin, giunto a Imladris come ambasciatore di Dain II Piediferro, riferì a Frodo che Bifur e gli altri compagni di Bilbo erano ancora a Erebor vivi e vegeti. Potrebbe aver partecipato alla Battaglia di Dale, ma di questo non vi sono certezze.

Adattamenti[]

Lo Hobbit (1977)[]

Bifur Lo Hobbit (1977)

Nel film animato Lo Hobbit (1977), nessun attore è stato accreditato nel ruolo di doppiatore di Bifur, il quale tuttavia non parla mai da solo ma sempre in coro con gli altri Nani.

Trilogia de Lo Hobbit (2012-2014)[]

Bifur Lo Hobbit (2012)

Nella trilogia di Peter Jackson il personaggio di Bifur è interpretato dall'attore William Kircher. In questo adattamento Bifur, a causa di un'ascia di orco conficcata in testa, è in grado di esprimersi solo in Khuzdul e gli altri fungono da interpreti. Se ne libererà in una scena estesa del film della "Battaglia delle Cinque Armate", riuscendo nuovamente a parlare. In battaglia porta una lancia.

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