- "I sette figli di Fëanor furono: Maedhros l'alto; Maglor il possente cantore, la cui voce si udiva da lungi per terra e per mare; Celegorm il chiaro e Caranthir lo scuro; Curufin il destro, che ereditò gran parte delle abilità manuali di suo padre; e i più giovani Amrod e Amras, che erano gemelli, simili per modi e sembiante. Più tardi, essi divennero grandi cacciatori nei boschi della Terra-di-mezzo; e cacciatore fu anche Celegorm, che a Valinor era amico di Oromë e sovente seguiva la voce del corno di Vala."
- —Il Silmarillion, Capitolo V: Eldamar e i Principi degli Eldalië
I Figli di Fëanor, noti anche come i Fëanoriani, furono sette nobili Principi degli Elfi appartenenti alla stirpe dei Noldor, figli del grande Fëanor, figlio di Finwë, e di Nerdanel, figlia di Mahtan. Essi erano sette: Maedhros, Maglor, Celegorm, Caranthir, Curufin, Amrod e Amras.
Furono grandi Principi degli Elfi del Beleriand, ma si resero partecipi di azioni cruente e terribili a causa del Giuramento di Fëanor, che li legava indissolubilmente alla ricerca dei Silmaril e li portò a spargere molto sangue tra la loro gente. Morirono quasi tutti entro la fine della Prima Era, mentre di uno, Maglor, non si seppe più nulla.
Figli di Fëanor[]
- Maedhros l'Alto: figlio primogenito, fu chiamato dal padre Nelyafinwë (Finwë il Terzo) e Maitimo (Ben formato) dalla madre. Fu per breve tempo Re Supremo dei Noldor, salvo cedere il proprio diritto di successione a Fingolfin dopo che il figlio di questi, Fingon, lo salvò dal Thangorodrim dove era stato incatenato da Morgoth.
- Maglor il Menestrello: secondogenito, fu chiamato dal padre Kanafinwë (Grande Voce di Finwë) e Makalaurë (Colui che Forgia Oro, in senso poetico) dalla madre. Fu l'unico dei sette figli di Fëanor a sopravvivere alla Prima Era.
- Celegorm il Biondo: terzogenito, fu chiamato dal padre Turcafinwë (Forte Corpo di Finwë) e Tyelcormo (L'Affrettato) dalla madre. Morì durante il Secondo Fratricidio.
- Caranthir l'Oscuro: quartogenito, fu chiamato dal padre Morifinwë (Neri Capelli di Finwë) a causa dei suoi capelli neri, e Carnistir (Faccia-Scarlatta) dalla madre. Morì durante il Secondo Fratricidio.
- Curufin l'Astuto: quintogenito, venne chiamato dal padre Curufinwë (Abile Figlio di Finwë) e Atarinkë (Piccolo Padre) dalla madre. Fu il padre di Celebrimbor, creatore degli Anelli del Potere. Morì durante il Secondo Fratricidio.
- Amrod: sestogenito, gemello di Amras. Il nome datogli da Fëanor fu Pityafinwë (Piccolo Finwë), mentre il nome datogli da Nerdanel era Ambarussa (Testa rugginosa), riferito al colore dei suoi capelli. Anche il nome materno del fratello Amras era, originariamente, Ambarussa, e nonostante la madre lo cambiò in seguito alle proteste del padre, i due gemelli continuarono a chiamarsi e ad essere chiamati "Ambarussa". Morì nel corso del Terzo Fratricidio.
- Amras: era il fratello gemello di Amrod. Il nome datogli dal padre fu Telufinwë, "Ultimo Finwë", poiché era effettivamente l'ultimo dei suoi figli. Originariamente il nome datogli dalla madre era Ambarussa ("Testa rugginosa"), lo stesso del fratello Amrod, ma Fëanor insistette perché i gemelli avessero nomi differenti, e così Nerdanel lo chiamò Umbarto, "il Predestinato". Il padre, a cui non piaceva questa soluzione, cambiò ancora il nome in Ambarto, ma ormai i gemelli si chiamavano e venivano chiamati entrambi col nome di Ambarussa.
Storia[]
I Figli di Fëanor nacquero a Valinor durante gli Anni degli Alberi, da Fëanor, figlio del Re dei Noldor Finwë, e da Nerdanel, figlia del grande fabbro Noldor Mahtan. Essi crebbero sani e forti, venendo educati dal padre nelle arti della metallurgia e nei segreti della fabbricazione di gioielli e altri oggetti di grande valore.
I sette fratelli giunsero nel Beleriand insieme al padre per tener fede al giuramento del genitore, che aveva fatto voto, impegnando anche tutti i suoi congiunti, di portare guerra senza quartiere contro Morgoth e tutti coloro che si fossero frapposti tra loro e i Silmaril. A causa del Giuramento furono maledetti dai Valar con la terribile Maledizione di Mandos, che li condannò a non vedere mai la loro impresa compiuta e a fallire in qualsiasi cosa; inoltre previde che essi avrebbero versato molto sangue, che sarebbe poi ricaduto su di loro.
Inizialmente i Figli di Fëanor e i loro seguaci furono bene accolti dagli Elfi del Beleriand, i quali li credettero inviati dei Valar per aiutarli contro Morgoth. Quando arrivarono Fingolfin e i Noldor che erano stati abbandonati da Fëanor (e costretti ad attraversare tra indicibili sofferenze i Ghiacci Stridenti), questi raccontarono la verità e col diffondersi della notizia del Fratricidio di Alqualondë i rapporti tra i Sindarin (molti imparentati coi Teleri) e i seguaci dei Fëanoriani si fecero particolarmente tesi; tuttavia non sfociarono mai in aperta rottura, anche grazie all'amicizia tra Fingon (figlio di Fingolfin, divenuto Re Supremo dei Noldor nel Beleriand) e Maedhros, il maggiore dei sette fratelli.
Nel 470 PE i Figli di Fëanor organizzarono un'alleanza contro Morgoth cui avrebbero dovuto partecipare tutti i popoli liberi del Beleriand. Tuttavia non tutti i regni aderirono all'alleanza, in quanto Curufin e Celegorm avevano attaccato a tradimento Beren e Lúthien per impadronirsi del Silmaril da essi custodito, ma vennero sconfitti e cacciati. Per questo motivo, quando si formò l'Alleanza di Maedhros, non tutti aderirono pensando che dei Figli di Fëanor non ci si potesse fidare.
Dopo la Nirnaeth Arnoediad nel 472 PE, i Figli di Fëanor furono cacciati dal nord del Beleriand e costretti a rifugiarsi a sud. Nel 502 PE, venuti a conoscenza del fatto che Dior, Re del Doriath, era in possesso di uno dei Silmaril inviarono a questi un ultimatum: se non avesse restituito il gioiello, che secondo loro era una legittima proprietà degli eredi di Fëanor, essi se lo sarebbero preso con la forza. Dior rifiutò sostenendo che i suoi genitori, Beren e Lúthien, si erano guadagnati il diritto a possedere il gioiello, avendolo preso direttamente dalla corona dell'Oscuro Sire di Angband.
I sette fratelli invasero dunque il Doriath, non più protetto dalla Cintura di Melian, e uccisero Dior. Nello scontro, che fu ricordato come il Secondo Fratricidio dopo quello di Alqualondë, perirono tre dei figli di Fëanor: Celegorm, trapassato dalla spada di Dior, e Curufin e Caranthir, uccisi da Celeborn e dalle sue guardie. Assetati di vendetta, i seguaci di Celegorm si impadronirono dei giovanissimi Elúred e Elurín e li abbandonarono nella foresta; i due bambini non furono mai più visti, benché Maedhros, spinto dal rimorso, li avesse cercati a lungo.
Tuttavia il Silmaril non fu recuperato, poiché Elwing, figlia di Dior, riuscì a fuggire portandolo con sé. Nel 525 PE Maedhros e Maglor scoprirono che Elwing si nascondeva presso le foci del Sirion tra i superstiti di Gondolin, dove aveva sposato il loro cugino Eärendil. Per questo motivo attaccarono il regno di Eärendil, in quello che venne conosciuto come il Terzo Fratricidio; anche stavolta, però, fallirono nel tentativo di recuperare il Silmaril, e Amrod e Amras restarono uccisi.
Maedhros e Maglor rapirono Elrond e Elros, i figli di Eärendil, ma rifiutarono di ripetere l'orrendo crimine commesso con Eluréd ed Elurín e li presero con sé, allevandoli come figli loro, anche per espiare il rimorso delle loro cattive azioni.
Essi presero parte nel 545 PE alla Guerra d'Ira contro Morgoth, combattendo valorosamente contro gli eserciti di Angband. Alla fine della guerra, tuttavia, tentarono di rubare i Silmaril, facendo irruzione nella tenda in cui erano custoditi e uccidendo le guardie che li sorvegliavano. Scoperti, furono lasciati andare da Eönwë, il quale previde che nulla di buono sarebbe loro venuto dal possesso dei gioielli.
Allontanatisi dal campo i due fratelli si divisero i gioielli prendendone uno a testa, ma i Silmaril, che potevano essere maneggiati solamente da mani pure, a causa delle terribili azioni di cui si erano resi colpevoli rifiutarono il loro tocco e ne bruciarono le carni. Maedhros, reso folle dal dolore, si precipitò col suo Silmaril in un crepaccio pieno di lava, che si richiuse sopra di lui; Maglor scagliò il suo gioiello lontano nell'Oceano, dove le onde di Ulmo lo accolsero facendolo sprofondare nelle profondità marine e dove resterà fino agli Ultimi Giorni. Maglor, ormai l'unico superstite dei sette figli di Fëanor, divorato dal rimorso per le azioni compiute, abbandonò per sempre la compagnia degli Elfi e cominciò a vagare per la Terra-di-mezzo, cantando al mondo la sua malinconia, e di lui non si seppe più nulla.
Così finì l'epopea dei Fëanoriani nella Terra di Mezzo, anche se ancora fino alla Terza Era molti racconti parlavano di un elfo dai capelli neri e con la mano destra bruciata, che vagava per le contrade cantando la rovina dei Noldor e l'epopea dei Silmaril.