- "Grigio è l'abito di Estë; e il risposo è il suo dono. Di giorno non s'aggira, ma dorme su un'isola nel lago di Lórellin ombreggiato d'alberi."
- —Il Silmarillion, Valaquenta, "I Valar".
Estë è uno spirito degli Ainur ed è la quarta delle Valier, le Regine dei Valar. Sposa del Vala Irmo, con il quale vive nei Giardini di Lórien a Valinor, è la signora della guarigione e del riposo.
Etimologia[]
Estë è un nome di origine Quenya che significa letteralmente "Pace/Riposo". É conosciuta anche con il nome Noldorin di Îdh e con il Nandorin Eord, che hanno lo stesso significato. Viene anche soprannominata "La Pallida"[1].
Descrizione[]
Aspetto e carattere[]
Poteri e attributi[]
Estë la gentile è spesso detta "La Guaritrice", ella infatti medica ferite e stanchezza e il suo dono è il riposo. Il suo abito è grigio, e di giorno non s'aggira ma dorme su un'isola ombreggiata d'alberi nel lago di Lórellin. Dalle fonti di Irmo ed Estë tutti coloro che dimorano in Valinor traggono riposo e sollievo dal fardello di Arda[2].
Dimora[]
Per approfondire, vedi la voce Giardini di Lórien. |
Estë dimora insieme allo sposo nei Giardini di Lórien, considerati il luogo più bello di Arda, che si trovano a sud di Valmar, non lontani dai Boschi di Oromë. Il suo luogo preferito è un'isola in mezzo al lago di Lórellin dove riposa durante il giorno. La dimora di Lórien era invece Murmuran ("Sonno"), fabbricata da Aulë con le nebbie raccolte in Ekkaia. I Giardini erano molto estesi e perennemente illuminati da una luce crepuscolare. Erano pieni di labirinti e ricchi di tassi e cedri e l'aria profumava della resina dei pini che circondavano di profondi laghi. Molti prati erano ricoperti dai fumellar, papaveri che brillavano rossi e che costituivano la base per molti incantesimi di Irmo. I confini dei Giardini erano delineati dalla luce di vermi luminosi. L'ambiente era deliziato dal magnifico canto degli spiriti al servizio di Irmo e degli usignoli e dal profumo dei fiori notturni. Nelle prime versioni della mitologia, i Giardini ospitavano Silindrin, il calderone in cui si raccoglieva la luce argentata di Silpion (Telperion), circondato da alti ed ombrosi cipressi. Era ospitato in un letto di perle e la superficie delle sue acque era quale uno specchio con riflessi argentati in cui si rispecchiavano i Monti di Valinor (Pelóri). Silmo ne raccoglieva le acque in un vaso d'argento e con esse innaffiava Silpion quando la luce di Laurelin era ancora debole.[3] Tilion era solito recarsi agli Stagni di Estë (o Fontane di Estë[4]) per trovare riposo dopo le battute di caccia condotte in compagnia di Oromë; egli infatti amava l'argento e i Giardini di Lórien risplendevano della tremula luce di Telperion.[5]
Biografia[]
Estë ne Il Silmarillion[]
In seguito alla rinuncia alla vita da parte di Míriel, le ancelle della Valier si occuparono del suo corpo che rimase intatto nei Giardini di Lórien[6]. In seguito Mandos concesse a Míriel di reincarnarsi e di entrare al servizio di Vairë sua sposa per tessere le imprese della Casa di Finwë e dei Noldor[7].
In seguito alla creazione del Sole e della Luna e del loro affidamento ad Arien e Tilion, Varda ordinò che ciascuno dei due astri fosse sempre in volo compisse un ciclo nel cielo, l'uno da est ad ovest e l'altro in direzione opposta. In questo modo, tuttavia, la luce in Valinor fu tale che alcuni Valar, in particolare Irmo ed Estë, protestarono poiché sonno e riposo ne erano banditi e le stelle ne risultavano offuscate. Varda allora cambiò idea e ordinò a Tilion di sorgere ad est solo dopo che Arien fosse tramontata con l'aiuto dei servi di Ulmo affinché si preservassero la sera e la notte[8].
Estë in The History of Middle-Earth[]
Inizialmente Estë non fu annoverata tra le Valier ma fu concepita quale sposa di Irmo nonché signora dei Maiar insieme a Lea e come tale non partecipava ai consigli dei Valar. In seguito la figura di Lea scomparve ed Estë fu annoverata tra le Valier[9].
Maiar di Estë[]
- Melian: si occupò a lungo degli alberi che fioriscono e dei fiori dei Giardini di Lórien prima di trasferirsi nel Beleriand e sposare Elu Thingol[10].
Note[]
- ↑ The History of Middle Earth, Vol. X: Morgoth's Ring, p. 51
- ↑ Il Silmarillion, Valaquenta: I Valar, p. 27
- ↑ The History of Middle Earth, Vol. I: The Book of Lost Tales Part One, cap. III, p. 75
- ↑ The History of Middle Earth, Vol. X: Morgoth's Ring, p. 136
- ↑ Il Silmarillion, Cap. XI, p. 118
- ↑ Il Silmarillion, Cap. VI, p. 72
- ↑ The History of Middle Earth, Vol. X: Morgoth's Ring, cap. IX, pp. 221-222
- ↑ Il Silmarillion, Cap. XI, pp. 119-120
- ↑ The History of Middle Earth, Vol. X: Morgoth's Ring, pp. 51, 67
- ↑ Il Silmarillion, Valaquenta: I Malar, p. 830