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"E Almarian la Regina vide che [Erendis, ndr] era bella, di una bellezza quale di rado si trovava in Númenor, poiché Beregar discendeva per antico lignaggio dalla Casa di Bëor, sebbene non della stirpe regale di Elros, ed Erendis era bruna di capelli ed aggraziatamente esile, con i chiari occhi grigi di quelli del suo sangue"
Racconti Incompiuti, partr II, cap. II, "Aldarion ed Erendis: La moglie del marinaio".

Erendis, conosciuta anche come Tar-Elestirnë, fu una donna della stirpe dei Dúnedain che visse durante la Seconda Era a Númenor. Discendente della Casa di Bëor sposò Tar-Aldarion della Casa di Elros e gli diede una figlia cui fu dato il nome di Tar-Ancalimë. La storia d'amore tra lei e il marito viene narrata ne "La Storia di Aldarion e Erendis" contenuta all'interno dei Racconti Incompiuti.

Etimologia[]

Il nome Erendis è di origine Quenya e significa letteralmente "Sposa Solitaria", ironicamente profetico visto che la passione per il mare di Tar-Aldarion lo portava ad allontanarsi molto spesso da lei. Tar-Elestirnë è invece il soprannome che le affibbiarono i suoi sudditi e significa letteralmente "Signora dalla Fronte Stellata", in virtù del suo diadema con incastonato il diamante donatole dal marito che era solita portare.

Biografia[]

Erendis nacque a Númenor nel 771 SE dal nobile Beregar, il quale discendeva dalla Casa di Bëor e dunque era imparentato lontanamente con la Casa Reale, e dalla dama Núneth. Incontrò il suo futuro marito Tar-Aldarion nell'anno 800 SE in occasione della nomina di questi a Principe Ereditario: fu in quel frangente che la fanciulla s'innamorò del Principe, anche se dovettero passare alcuni anni prima che questo sentimento venisse ricambiato.

"Erendis però mise gli occhi su Aldarion che passava a cavallo, e fu talmente colpita dalla sua bellezza e portamento che altro quasi non vedeva."
Racconti Incompiuti, partr II, cap. II, "Aldarion ed Erendis: La moglie del marinaio".

L'occasione avvenne durante una delle partenze di Tar-Aldarion per la Terra di Mezzo: siccome il Principe era ai ferri corti con il padre Tar-Meneldur che, furibondo, aveva decretato che nessuna donna della famiglia fosse presente alla partenza. Era infatti costumanza a Númenor che le parenti dei marinai in partenza portassero un ramo di oiolairë, noto come Ramo del Ritorno, in segno di buon auspicio e per ingraziarsi i favori di Ossë e Uinen. A portare il Ramo del Ritorno fu dunque Erendis e per quel gesto Tar-Aldarion s'innamorò di lei. Per ringraziarla il giovane Principe di ritorno dalla Terra di Mezzo le portò in dono un enorme diamante che ella fece incastonare in un diadema d'argento.

Tuttavia passarono diversi anni prima che il loro amore venisse ufficializzato e solo nell'858 SE si tenne la cerimonia di fidanzamento; in quell'occasione Tar-Meneldur donò alla futura nuora una grande e ricca tenuta nella regione di Emerië, mentre Erendis non volle accettare dall'amato alcun dono di fidanzamento, dicendo di preferire unicamente il gioiello che egli le aveva regalato quando le aveva dichiarato il proprio amore. A causa dei continui viaggi del marito la cerimonia nuziale poté celebrarsi solamente dodici anni dopo nell'870 SE e la loro unica figlia Ancalimë nacque nell'873 SE; in occasione del matrimonio giunsero a Armenelos numerosi Eldar che portarono in dono un Albero Bianco che venne piantato nei Giardini del Re. Tuttavia Tar-Aldarion, pur amando teneramente la moglie, era divorato dalla passione per il mare e faceva sempre lunghi viaggi intrattenendo fitte relazioni con Gil-galad e Círdan, sognando per Númenor un futuro di potenza e gloria attraverso la fondazione di numerose colonie nella Terra di Mezzo; il tutto peggiorò quando nell'883 SE Tar-Meneldur abdicò in suo favore e il Re passò sempre meno tempo a Númenor.

Accadde così che il marito si allontanò sempre più da lei e ciò ebbe una grave ricaduta sul carattere di Erendis: ella infatti si sentiva abbandonata e tradita e, pur amandolo ancora, l'astio e la consapevolezza di non poter mai sostituire il Mare nel cuore del marito, la portarono ad allontanarsi sempre di più fino a non presentarsi più a Rómenna in occasione dei ritorni di Aldarion. Ella inoltre non appartenendo alla Casa di Elros aveva una durata della vita decisamente inferiore a quella dei Re (che vivevano anche 400 anni), dunque a differenza del marito non aveva anni da sprecare. Per alcuni anni rimase dunque con la figlia nella tenuta di Emerië struggendosi, pur continuando ad amare il marito, e diventando vecchia e trascurata. Nell'984 SE le giunse la notizia del ritorno di Aldarion da uno dei suoi viaggi e partì per raggiungere in incognito Rómenna e rivedere per un'ultima volta il marito: non fece più ritorno e morì nel 985 SE. Per il marito la sua morte fu un grande dolore ed ebbe a dire: “Mi siano testimoni i Valar, che avrei preferito questo: una bella regina che mi frustri e mi schernisca piuttosto che la libertà di governare mentre dama Elestirnë si spegneva nel suo crepuscolo.

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