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L'Elmo-Drago del Dor-lómin, conosciuto anche come Elmo di Hador, fu un elmo di acciaio forgiato dal grande fabbro Telchar di Belegost ed uno degli artefatti nanici più famosi della Prima Era.

Venne inizialmente donato da Azaghâl a Maedhros, ma risultò essere troppo grande e pesante per gli Elfi; dopo essere passato di mano da Maedhros a Fingon, l'elmo fu dunque donato a Hador quando ricevette il feudo del Dor-lómin, e da esso passò ai suoi discendenti come massimo tesoro della casata.

Scomparve dopo la Caduta del Nargothrond e di questo oggetto non se ne ebbe più notizia nelle ere successive.

Descrizione[]

All'apparenza l'elmo si presenta decorato con magnifici intarsi d'oro, mentre la struttura è composta da grigio acciaio lucente. Sulla sommità dell'elmo era stata posta una immagine scolpita di Glaurung il Maledetto.

Stando alle descrizioni era inoltre dotato di una visiera protettiva, molto comune negli elmi di foggia nanica. Pare inoltre che tale oggetto fosse ammantato di incantesimi che avrebbero impedito al portatore di essere ferito e, al tempo di stesso, gli avrebbero consentito di incutere terrore nel cuore dei nemici.

Storia[]

L'Elmo venne forgiato intorno al terzo secolo della Prima Era dal fabbro Telchar di Belegost. Egli forgiò quest'elmo per il suo signore Azaghâl, il quale lo cedette a Maedhros come ringraziamento per averlo salvato da un'imboscata di orchi.

Siccome si trattava di un elmo forgiato per Nani, era troppo grande e pesante per degli Elfi, ragion per cui Maedhros non lo sfoggiò mai. Successivamente fu ceduto da Maedhros al cugino Fingon, il quale nel 416 PE lo donò a Hador per suggellare l'amicizia della Casa di Hador con i Noldor di Fingolfin, che giusto in quell'anno li aveva investiti della signoria sul Dor-lómin.

L'elmo fu poi indossato in battaglia da Galdor, figlio di Hador, che divenne il terrore dei suoi nemici mentre il morale dei suoi uomini era sollevato. Purtroppo Galdor non indossava l'elmo durante i combattimenti sull'Eithel Sirion in cui fu ferito a morte. L'elmo passò dunque a suo figlio Húrin, che tuttavia, essendo più basso del genitore, non lo portò mai in battaglia, preferendo mostrare al nemico il suo vero volto.

Dopo la sconfitta della Nirnaeth Arnoediad Morwen inviò Túrin da Thingol e affidò ai servitori che accompagnarono il figlio l'Elmo Drago, affinché il giovane entrasse in possesso della sua eredità una volta adulto. Quando Turin raggiunse la maggiore età, Thingol gli consegnò l'elmo e il giovane da allora lo portò sempre con sé, sia durante il servizio presso che il Re elfico che durante il periodo in cui fu a capo dei Gaurwaith e del Nargothrond.

A causa di questo oggetto Túrin fu soprannominato dai suoi avversari Gorthol, che significa appunto "Elmo Crudele". L'ultima apparizione certa di questo elmo fu la Battaglia di Tumhalad, dove è certo che Turin lo indossasse, dopodiché non se ne seppe più nulla.

Curiosità[]

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