Egalmoth fu un Elfo della stirpe dei Noldor che visse a Gondolin durante la Prima Era. Abile arciere, fu Capo della Casata dell'Arco Celeste e uno dei grandi signori di Gondolin e combatté valorosamente durante la Caduta. Morì durante il Terzo Fratricidio ucciso dai Figli di Fëanor mentre cercava di difendere le Bocche del Sirion.
Etimologia[]
Egalmoth sembra essere un nome di origine Sindarin ma il suo significato non è molto chiaro: può essere inteso come "Dalle Ampie Spalle" oppure come "Fiore Nascente". La versione Quenya del suo nome era Aikaldamor.
Biografia[]
Origini e fuga nel Beleriand[]
Non si conoscono le esatte origini di Egalmoth, ma probabilmente nacque a Valinor in un anno imprecisato degli Anni degli Alberi. Dopo la morte di Finwë egli seguì Fingolfin e i suoi figli nella fuga da Valinor e fu tra coloro che Fëanor abbandonò a morire tra i ghiacci dell'Helcaraxë. Sopravvissuto alla lunga marcia tra i ghiacci partecipò alla Battaglia di Lammoth e infine si unì alle schiere di Turgon che si diressero nella regione del Nevrast.
Vita a Gondolin[]
Nel 116 PE si trasferì assieme agli altri sudditi di Turgon nella città nascosta che egli aveva costruito nella valle di Tumladen e chiamato Gondolin. Fu grande amico di Ecthelion e Glorfindel e divenne il capo della Casata dell'Arco Celeste, una delle più ricche e rinomate casate di Gondolin. Quando Aredhel decise di lasciare Gondolin per recarsi in visita a Fingon, Turgon lo scelse assieme a Ecthelion e Glorfindel per fare da scorta alla sorella. Purtroppo nei pressi di Nan Dungortheb essi la persero di vista e furono costretti a ritornare a Gondolin a mani vuote dopo averla a lungo cercata.
L'arrivo di Tuor e la Caduta di Gondolin[]
Nel 498 PE Tuor figlio di Huor giunse a Gondolin latore di un messaggio di Ulmo dove si diceva che Gondolin era ormai condannata e avvisava Turgon di prepararsi alla guerra. Turgon tuttavia non prese sul serio gli avvertimenti del Valar, e avrebbe dovuto, ma concesse a Tuor di rimanere a Gondolin permettendogli anche di fondare una propria Casata e di sposare sua figlia Idril, con grande disappunto di Maeglin. Egalmoth costruì un solido rapporto di amicizia con Tuor e fu al suo fianco con i propri soldati quando Gondolin fu investita dalla furia delle armate di Angband. Assieme all'amico affrontò valorosamente il nemico contendendo ogni palmo di terreo fino alla Piazza Grande di Gondolin, ma alla fine furono costretti a fuggire per la Via Segreta di Idril non prima però di aver salvato quanti più abitanti possibile e continuando a combattere per guadagnare tempo.
Le Bocche del Sirion e la morte[]
Sopravvissuto alla fuga da Gondolin, Egalmoth si diresse dunque presso le Bocche del Sirion dove i superstiti di Gondolin si unirono a quelli del Doriath e costituirono un nuovo principato elfico. Dopo che Tuor e Idril presero il mare alla volta dell'Ovest, egli giurò fedeltà al loro figlio Eärendil. Nel 538 PE cadde combattendo mentre tentava di opporsi ai Figli di Fëanor in quello che viene tristemente ricordato come il Terzo Fratricidio.