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Il Doriathrin è un linguaggio fittizio ideato dallo scrittore John Ronald Reuel Tolkien. Tuttavia secondo molti andrebbe considerato un dialetto del Sindarin. Come il Quenya anche il Doriathrin conserva molte caratteristiche dell'Elfico primitivo e dell'Eldarin comune. Secondo la mitologia tolkeniana questo linguaggio era parlato dal popolo elfico dei Doriath che lo parlavano con un accento particolare e facilmente riconoscibile. Tolkien non sviluppò molto questo linguaggio al contrario di molti altri, parlando in modo approssimativo solo della sua morfologia di base:
- "Il Doriathrin conservò il duale dei nomi, i pronomi, la flessione impersonale dei verbi, così come una chiara distinzione tra plurale generale e partitivo (come elenath) e plurali particolari (come elin). [...] Ma era comunque diverso in alcuni punti segnati da cambiamenti particolari rispetto al Sindarin. Degno di nota tra questi vi era la spiralizzazione da m nasale > ṽ, la nasalità com'era tuttavia perse in Doriathrin il suo valore solo dopo la caduta del "Reame Nascosto" [...]'.' I cambiamenti di mp, nt e nk, sono avvenuti più velocemente che negl'altri dialetti."
- —Parma Eldalamberon 17, p. 133
Falassian[]
Il Falassian era un linguaggio molto affine al Doriathrin, parlato dai Falathrim nel Falas, in particolare nei porti di Brithombar ed Eglarest. Nel 473 PE, in seguito alla Caduta del Falas, la diffusione e l'utilizzo di questo idioma subirono un duro colpo in quanto molti Falathrim furono uccisi e i pochi sopravvissuti si rifugiarono in parte nell'Isola di Balar e in parte nel Doriath dove per l'uso quotidiano fu largamente rimpiazzato dal più comune Doriathrin.[1]
Note[]
- ↑ The History of Middle Earth, Vol. V: The Lost Road and Other Writings, cap. V, p. 191