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A differenza di una certa vulgata comune, che sostiene l'inesistenza del denaro nel mondo creato dal Professore, nella Terra di Mezzo esistono in realtà vari sistemi di circolazione valutaria, differente da razza a razza. Benché Tolkien non li abbia molto approfonditi né nel Signore degli Anelli né ne Lo Hobbit vi si possono trovare diversi accenni sia in quelle opere che nell'opera The History of Middle Earth, curata dal figlio Christopher, e molte descrizioni allegate alle schede di G.I.R.S.A., quest'ultime tuttavia non sono da considerarsi canoniche.

Generalmente si pensa che il Professore, profondo conoscitore della storia medievale britannica nell'immaginare il sistema monetario della Terra di Mezzo, si sia essenzialmente ispirato al sistema in vigore in Inghilterra prima dell'adozione del Gold Standard (1821), le cui origini risalirebbero addirittura all'epoca di Re Offa di Mercia intorno all'VIII secolo, il quale fu il primo ad introdurre il penny d'argento come moneta base.

Storia[]

Sembra che i primi in assoluto ad utilizzare denaro nella Terra di Mezzo siano stati i Nani delle Sette Casate per meglio gestire i loro commerci: inizialmente doveva trattarsi di piccoli lingotti di metallo dal valore diverso a seconda del materiale, ma in seguito i Nani perfezionarono il loro sistema arrivando a coniare delle vere e proprie monete. Gli Elfi invece arrivarono più tardi ad adottare questo sistema: i Sindar del Beleriand inizialmente utilizzavano il baratto, scambiando oggetti preziosi o loro artefatti con i Nani in cambio delle loro merci (Thingol ricompensò i Nani che costruirono Menegroth con un enorme perla nera, mentre Finrod utilizzò delle gemme dei Noldor portate da Valinor), ma in seguito è probabile che abbiano preferito adottare la monetazione ritenendola più efficiente, anche se sembra che la utilizzassero unicamente per commerciare con le altre razze e non tra di loro. Gli Uomini in seguito mutuarono il sistema dei Nani, perfezionandolo ulteriormente all'epoca di Númenor tanto che il sistema valutario dell'Ovesturia venne mantenuto anche dai regni di Arnor e Gondor.

Tipologie[]

Arnor e Gondor[]

Sia il regno di Gondor che quello di Arnor preservarono in sostanza il sistema monetario vigente a Númenor. I principali materiali usati per la coniazione delle monete erano metalli nobili come l'oro e l'argento, ma esistevano anche monete di ottone e rame. Parte di questo sistema fu mutuato dagli Hobbit e dai Breatini ed era organizzato pressappoco:

  • Doppio Dragone o Ducato: moneta d'oro dal più alto valore e con la maggior percentuale d'oro
  • Mirian o Soldo aureo: moneta d'oro (corrispondente a 1/4 di ducato)
  • Castar o Canath: moneta d'argento (corrispondente a 1/4 di Mirian) probabilmente la più diffusa in tutto il regno rispetto alle monete d'oro.
  • Tharni or Scellino d'argento = moneta d'argento (corrispondente a 1/4 di Castar). Tale moneta viene utilizzata anche nella Contea e a Brea dove rappresenta l'unità monetaria di maggior valore.
  • Penny d'argento o Soldo d'argento: moneta d'argento diffusa anche nella Contea e a Brea (vale all'incirca 1/2 di Tharni)
  • Soldo di Ottone: monete d'ottone diffuse anche a Brea e nella Contea dal valore di circa 1/4 di un Penny d'argento
  • Soldi di Rame: monete di rame di minor valore diffuse anche a Brea e nella Contea

Nani[]

Elfi[]

Sembra che gli Elfi ricorressero poco alle valute e alle monete in generale. Inoltre poiché secondo loro l'argento aveva un valore maggiore rispetto all'oro, ciò rendeva assai difficoltoso il cambio con gli altri popoli della Terra di Mezzo, che invece valutavano l'oro come più prezioso dell'argento. Gli unici Elfi dei quali si conosce con certezza l'uso di denaro sono gli Elfi Silvani del Reame Boscoso: essi infatti erano soliti commerciare con gli Uomini di Esgaroth utilizzando monete d'argento.

Hobbit e Uomini di Brea[]

Vivendo gli uni accanto agli altri Hobbit e Breatini avevano adottato lo stesso sistema di monetazione, questo anche per facilitare i commerci, visto che Brea era il principale partner commerciale della Contea. Le monete di maggior valore erano d'argento, mentre quelle di minore erano di rame e la zecca si trovava a Pietraforata. Sembra che Tolkien si sia ispirato al sistema monetario vigente in Inghilterra. Si tratta forse del sistema monetario maggiormente conosciuto delle opere di Tolkien (anche perché viene citato si ne Lo Hobbit che ne Il Signore degli Anelli) ed era sostanzialmente organizzato in questo modo:

  • Scellino d'argento: moneta di maggior valore nella Contea e a Brea e con la più alta percentuale d'argento (vale all'incirca 1/4 di un Castar, la moneta d'argento di maggior valore a Gondor)
  • Penny d'argento: moneta anch'essa d'argento ma di minor valore rispetto allo scellino (un penny valeva circa 1/2 di uno scellino d'argento)
  • Penny d'ottone: moneta di minor valore costituita da una lega d'ottone (vale all'incirca 1/4 di un penny d'argento)
  • Penny di rame: moneta in rame di minor valore nella Contea (vale all'incirca metà di un penny d'ottone)

Rohan[]

Sembra che i Rohirrim avessero una sola moneta d'argento chiamata Pening (questo era l'antico nome in lingua anglosassone del "penny"). Questa aveva un valore di 1/4 rispetto ad un Tharni di Gondor. Tuttavia è probabile che essendo Minas Tirith il principale alleato di Rohan nel regno del Mark le monete di Gondor abbiano comunque corso legale.

Uomini del Nord[]

Fonti[]

Alcune delle informazioni sul sistema monetario della Terra di Mezzo possono essere ricavate da accenni nelle opere di Tolkien (Lo Hobbit, Il Signore degli Anelli, The History of Middle Earth etc.). In seguito tuttavia a questi accenni frammentari si sono aggiunte anche le schede informative del G.I.R.S.A. e dal trattato Currencies of Middle Earth di Christian Haas.