- "Furono questi gli esordi di quel popolo che nella favella degli Elfi Grigi è detto Dùnedain, Númenóreani, Re tra gli Uomini. Ma non per questo essi si sottrassero al destino di morte che Ilùvatar aveva decretato per tutta l'Umanità, e continuarono a essere caduchi, ancorché i loro anni fossero lunghi, ed essi non conoscessero malattia prima che l'ombra calasse su di loro. Ragion per cui, divennero saggi e gloriosi e in tutte le cose più simili ai Primogeniti di ogni altra stirpe di Uomini; ed erano alti, di statura maggiore dei più alti tra i figli della Terra di Mezzo; e la luce dei loro occhi era come di stelle splendenti."
- —Il Silmarillion, Akallabêth, La Caduta di Númenor.
I Dúnedain (al singolare Dúnadan), noti anche come Númenóreani o Uomini dell'Ovest, sono una razza di Uomini discendenti da quegli Edain della Prima Era che combatterono contro Morgoth e furono ricompensati dai Valar con il regno di Númenór. Sono il popolo di Elros, figlio di Eärendil, imparentato con gli Elfi e anche con i Maiar.
Quando il loro regno fu distrutto a causa dell'arroganza di molti dei suoi abitanti, i loro discendenti che si salvarono dalla distruzione dell'isola giunsero nella Terra di Mezzo dove fondarono i regni di Gondor e Arnor.
Avversi a Sauron ed in buoni rapporti con gli Elfi, essi sono dotati di lunga vita ed altri doni concessi loro dai Valar come premio per le loro sofferenze nelle guerre contro Morgoth.
Etimologia[]
Il nome Dúnadain deriva dal Sindarin e significa letteralmente "Uomini dell'Ovest", dall'unione delle parole dûn (ovest) e adan (uomo). Nella lingua Quenya essi erano noti con il nome di Núnatan, dall'unione delle parole Nûn e Atan.
Nella loro antica lingua, l'Adûnaico, chiamavano sé stessi Adûn che significa appunto "Uomini".
Descrizione[]
Aspetto e carattere[]
I Dúnedain fisicamente vengono descritti come più alti (Elendil era alto addirittura 2,40m, tanto da guadagnarsi il nome di Elendil l'Alto) e più forti degli altri Uomini e anche di molti tra gli Elfi, eccetto la stirpe dei Vanyar; a causa della loro altezza imponente e lunga vita agli occhi degli Uomini Mediani, più selvaggi e incivili rispetto alle genti di Númenor, apparivano quasi delle divinità.
Avevano la pelle pallida ed erano molto ben curati esteticamente; gli occhi erano grigi o azzurri e, essendo la maggior parte discendenti dagli Edain della Casa di Bëor, generalmente avevano i capelli neri anche se, soprattutto nella Casa di Elros e nelle famiglie più nobili di Númenor, non mancavano coloro i quali avevano i capelli biondi, carattere ereditato dal fatto di discendere dalla Casa di Hador.
Tra i doni che i Dúnedain ricevettero dai Valar, vi fu anche la benedizione di una vita circa tre volte più lunga (più o meno 240/250 anni) rispetto agli altri popoli dei Secondogeniti; importante eccezione era rappresentata dai membri della Casa di Elros, i quali agli albori della storia di Númenor potevano vivere anche 400 anni, cioè quasi il doppio rispetto ai loro già longevi sudditi, oltre ad avere la facoltà di scegliere il momento della propria morte, che tuttavia non poteva essere rimandato all'infinito; nel corso degli anni la durata di vita dei Dúnedain, assieme anche ad altre delle loro peculiari caratteristiche, cominciò a diminuire anche a causa del fatto che molti cominciarono ad insuperbirsi (vedi gli Uomini del Re) e ad allontanarsi dagli insegnamenti dei Valar.
Altri grandi doni che le Potenze concessero al popolo di Elros vi furono una grande intelligenza e sapienza: erano avanzati in tutti i campi delle arti e delle scienze, tanto che la medicina e l'architettura numenoreana rimasero insuperate per migliaia di anni.
Stirpi dei Dúnedain[]
Dopo la distruzione di Númenor e la fuga nella Terra di Mezzo i Dúnedain si divisero i due stirpi, la cui divisione si accentuò con la morte di Isildur e la definitiva separazione dei regni di Gondor e Arnor, senza contare inoltre i Numenoreani appartenenti agli Uomini del Re superstiti.
Nella Terra di Mezzo esistettero dunque tre principali stirpi dei Dúnedain che, benché simili, si distinguevano tra loro per diverse caratteristiche:
Guerriero di Arnor, Paul Dainton.
Soldato di Gondor, Jason Juta.
Numenoreani Neri di Umbar, Brian Durfee.
Cultura[]
Lingue[]
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Per approfondire, vedi le voci Adûnaico, Sindarin e Quenya. |
I Dúnedain di Númenor erano sostanzialmente bilingui: per la maggior parte parlavano infatti sia l'Adûnaico, la lingua degli Uomini, che il Sindarin, cosa che facilitava i rapporti con gli Elfi. Molti addirittura erano trilingui, in grado di parlare correntemente anche il Quenya.
I membri della Casa di Elros erano indubbiamente i più poliglotti: oltre all'Adûnaico, al Sindarin e al Quenya sembra che fossero addirittura in grado di parlare il Valarin.
Religione[]
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Per approfondire, vedi la voce Le Tre Preghiere. |
I Dúnedain originariamente erano seguaci di Eru e seguivano il culto dei Valar, i cui massimi sacerdoti erano i Re della Casa di Elros. Prima che l'ombra calasse sui cuori dei Dúnedain essi erano soliti seguire le Tre Preghiere: tre volte l'anno (inizio primavera, mezza estate e autunno) i Numenoreani si recavano sulla cima del Meneltarma guidati dal loro sovrano per pregare e inneggiare a Eru, facendo delle offerte sull'altare a lui dedicato.
Con l'affermarsi degli Uomini del Re le Tre Preghiere cominciarono ad essere osservate saltuariamente, fino ad interrompersi del tutto con Ar-Gimilzôr. Gli unici a serbarsi fedeli al culto dei Valar furono gli Elendili, mentre gli Uomini del Re per opera di Sauron si convertirono al culto di Morgoth, provocando così l'ira di Eru e la distruzione di Númenor.
I Dúnedain sopravvissuti al disastro dell'Ovesturia e che giunsero nella Terra di Mezzo erano per la maggior parte Elendili, ragion per cui continuarono ad adorare i Valar, anche se non si hanno notizie di culti organizzati come a Númenor.
Storia[]
La fondazione di Númenor[]
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Per approfondire, vedi la voce Númenor. |

Isola di Númenor, Hill.
- "Ricco compenso toccò anche ai Padri di Uomini delle tre case fedeli. Eonwë andò tra loro ad ammaestrarli, ed essi furono dotati di sapienza, potere e vita di maggior durata di ogni altra stirpe umana. Venne edificata un contrada in cui gli Edain dimorassero, che non era parte né della Terra di Mezzo né di Valinor, da entrambe le quali era separata da un ampio mare, ancorché fosse più prossima a Valinor. La sollevò Ossë dalle profondità della Grande Acqua, Aulë la approvò, Yavanna la arricchì; e gli Eldar vi portarono fiori e sorgenti da Tol Eressèa. I Valar la dissero Andor, cioè Terra di Dono; e la Stella di Eärendil splendette lucente all'Ovest come pegno che tutto era pronto e quale guida per mare; e gli Uomini si meravigliarono nello scorgere quella fiamma argentea lungo i sentieri del Sole."
- —Il Silmarillion, Akallabêth, La Caduta di Númenor.
La caduta di Númenor e l'esilio nella Terra di Mezzo[]
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Per approfondire, vedi la voce Akallabêth. |

I regni dei Dúnedain in esilio, The Encyclopedia of Arda.
Durante gli ultimi anni del regno di Númenór, sotto il dominio di Ar-Pharazôn, venticinquesiemo ed ultimo re, il popolo era diviso in due fazioni: la maggior parte appoggiava il re, che istigato dai subdoli consigli di Sauron, si era dchiarato ostile ai Valar, invidioso della loro vita eterna e desideroso di poterne beneficiare a sua volta.
L'altra parte molto meno numerosa, seppur di nascosto, aveva continuato ad appoggiare i Valar, e quando Ar-Pharazôn dichiarò guerra alla Reame Beato, i Fedeli, come vennero definiti poi, si rifiutarono di seguire il re nel suo folle intento. Poco prima che la furia di Eru si abbattesse su Númenor, fuggirono quindi nella Terra di Mezzo guidati da Elendil, scampando alla punizione di Ilùvatar, che causò l'inabissamento di Númenor e la pressochè totale estinzione dei Numenoreani.
I Dúnedain, scampati alla distruzione di Númenor, vissero in seguito a Gondor e a Arnor, due nazioni fondate da Elendil e chiamate per questo i "Regni in Esilio".
Guerra contro Sauron e la divisione di Arnor e Gondor[]
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Per approfondire, vedi le voci Guerra dell'Ultima Alleanza, Gondor e Arnor. |
Quando giunsero nella Terra di Mezzo Elendil rimase nel nord, nella regione dell'Eriador, dove fondò il regno di Arnor, mentre i suoi figli Isildur e Anárion raggiunsero la città Numenoreana di Pelargir, nel sud, dove fondarono il regno di Gondor.
Nel 3434 SE Sauron, l'Oscuro Signore di Mordor, venne sconfitto nella Battaglia di Dagorlad dalle forze dell'Ultima Alleanza tra gli Elfi e gli Uomini. Tuttavia, la successiva morte di Isildur portò alla divisione tra i Regni di Arnor e Gondor.
Nel corso della Terza Era, dopo la caduta di Arnor e, in seguito, di Arthedain, i Dúnedain del nord sopravvissuti divennero noti come Raminghi del Nord e continuarono ad abitare e a proteggere le terre dei loro padri a nord di Gran Burrone, che costeggiano le Montagne Nebbiose e il territorio di Angmar.
Divennero un popolo di viaggiatori, molto esperti infatti delle Terre Selvagge, di caccia e di vegetazione, abili a muoversi nei boschi, a nascondersi, passare inosservati e secondo le necessità a nascondere o seguire eventuali tracce. Mentre a Gondor col passare dei secoli il sangue puro dei Dúnedain, che donava agli uomini di Númenor grande longevità e forza mentale e fisica, andò perdendosi, fu in questi individui che il lignaggio degli antichi Numenoreani mantenne la sua purezza e le virtù che lo contraddistinguevano. Non a caso infatti, si mantenne intatta la linea di sangue di Elendil, che per lungo tempo era stata creduta spezzata.
Guerra dell'Anello e Quarta Era[]
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Per approfondire, vedi le voci Aragorn, Grigia Compagnia e Guerra dell'Anello. |
Per tutta la durata del conflitto i Raminghi del Nord pattugliarono e difesero, su richiesta di Gandalf, la Contea, per evitare l'infiltrazione delle spie di Sauron, e tenerne nascosta l'esistenza il più a lungo possibile.
Tuttavia un'intera compagnia di Dúnedain del nord, guidata da Aragorn e Halbarad, combattè nella Battaglia dei Campi del Pelennor, dopo aver sbaragliato i corsari di Umbar, e seguitò a combattere anche nella Battaglia del Morannon, davanti al Nero Cancello.
Durante la Quarta Era, dopo la Guerra dell'Anello, i Dúnedain di Gondor e Andor furono riunificato sotto il regno di Aragorn II, trentanovesimo e ultimo erede in linea diretta di Isildur, figlio di Elendil. Egli salì al trono col nome di Re Elessar e sposò Arwen Undómiel, figlia di Elrond.