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Versione delle 18:22, 24 giu 2020
Il Crudele Inverno è il nome con il quale si è soliti indicare il periodo invernale a cavallo tra il 2911 TE e il 2912 TE; viene ricordato come uno degli inverni più rigidi della storia della Terra di Mezzo, e colpì con particolare violenza sia l'Eriador che le Terre Selvagge. Non va tuttavia confuso con il Crudele Inverno della Prima Era.
Descrizione
Il Crudele Inverno durò per quasi sei mesi e le temperature furono assai rigide, eguagliando e forse superando quelle del Lungo Inverno del 2758 TE. Le temperature si abbassarono a tal punto che i fiumi Gwathló e Brandivino si congelarono, tanto che era possibile attraversarli a piedi.
Storia
Come per il Lungo Inverno del 2758 TE, il Crudele Inverno fu molto precoce (essendo iniziato a novembre) e finì ad aprile dell'anno successivo. A differenza di quanto accaduto precedentemente, Sauron non potè sfruttare l'occasione per attaccare i Popoli Liberi della Terra di Mezzo: infatti la sanguinosa Guerra tra i Nani e gli Orchi aveva aperto spaventosi vuoti tra gli Orchi delle Montagne Nebbiose, mentre gli Haradrim erano stati duramente sconfitti da Gondor nel 2885 TE.
Nonostante ciò le popolazioni dell'Eriador e del nord delle Terre Selvagge soffrirono particolarmente le rigide temperature e tra tutti gli Hobbit della Contea furono coloro che ricevettero i colpi peggiori: durante l'inverno il corso del Brandivino ghiacciò e i lupi bianchi invasero la Contea; inoltre l'inverno precoce causò una grave carestia e solo l'intervento di Gandalf e dei Raminghi del Nord salvò i mezzuomini da una terribile morte per inedia.
Conseguenze
A seguito del devastante inverno la città di Tharbad venne definitivamente abbandonata, mentre il suo ponte venne gravemente danneggiato.