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Il Cirth (singolare certh) è il sistema di scrittura runico presente nella Terra di Mezzo. La parola Cirth significa "rune" in Sindarin, e la parola Certhas si riferisce ad un alfabeto runico. Le Chirt venivano usate anticamente dagli Elfi, che successivamente iniziarono ad utilizzare le Tengwar (migliorate e introdotte da Fëanor), e dai Nani, perché le linee dritte delle rune erano più facili da intagliare rispetto alle linee curve delle Tengwar.

Struttura[]

Tabella Cirth

Tabella raffigurante i valori delle rune

La tabella mostra la versione più vecchia del Cirth, che poi darà vita al Certhas Daeron[1].

Il Cirth che conosciamo non comprende tutti i suoni del Sindarin, visto che mancano i suoni rh, lh, mh, v, y, œ, che comunque potrebbero aver fatto parte del Vecchio Sindarin. Altri suoni mancanti sono la a e la w. Ciò indica che potrebbe essere esistita una versione del Cirth più completa, ma che non è mai stata portata a termine o usata.

Riguardo alle vocali, la certh che rappresentava la u potrebbe essere stata usata anche per indicare la w. La certh che indica la a è sconosciuta, quindi potrebbe essere una delle cirth il cui valore è dubbio o sconosciuto, oppure potrebbe essere un'altra certh mai inserita nella tabella.

Storia[]

Durante la prigionia di Melkor in seguito alla sua sconfitta nella Seconda Guerra delle Potenze, i Sindar del Beleriand iniziarono la creazione di un alfabeto per la loro lingua. Le lettere dell'alfabeto erano incise nel legno, nella pietra o nel ferro, vista la semplicità delle loro linee dritte, e le chiamarono Cirth.

La forma di una certh consisteva in una linea perpendicolare e delle diramazioni che si sviluppavano intorno alla principale. Le diramazioni si trovavano solitamente a destra della linea principale, ma alcune volte si potevano trovare anche sul lato sinistro, tuttavia la variazione non comportava un cambio nella fonetica.

Le Cirth furono successivamente usate da Daeron, il menestrello di Thingol, per creare le Certhas Daeron, che furono a loro volta ampliate e chiamate Angerthas Daeron.

Nella Seconda Era le Cirth venivano usate raramente dagli Elfi. Discorso diverso per i Nani di Moria, che decisero di adottare le Cirth piuttosto che le Tengwar, soprattutto per la presenza di linee dritte che rendeva più facile l'incisione, e modificarono l'alfabeto per adattarlo al Khuzdul, creando così l'Angerthas Moria e l'Angerthas Erebor.

Nella Terza Era solo alcuni Elfi di discendenza Sindarin scrivevano utilizzando le Cirth, e con influenze dalle Tengwar. I Lungobarbi erano uno dei pochi popoli che conosceva e usava le Cirth, portando alla convinzione errata che che fossero state inventate dai Nani[2].

Altre versioni del Legendarium[]

Tolkien notò un'incongruenza tra Elrond che definì le Cirth, nello specifico parlando delle Rune Lunari presenti sulla Mappa di Thrór, come inventate dai Nani, e l'Appendice E de Il Signore degli Anelli, dove viene detto che le rune furono create dai Sindar del Beleriand. Tolkien provò a risolvere il problema indicando i Nani come creatori delle Cirth e Daeron come colui che le ordinò in un alfabeto, oppure definendo l'Angerthas Moria come un'invenzione puramente nanesca. Tuttavia Tolkien abbandonò queste possibilità, decidendo che Elrond fece riferimento solo alle Rune Lunari presenti sulla mappa, e non all'alfabeto in se[2].

Note[]

  1. Il Signore degli Anelli, Appendice E
  2. 2,0 2,1 The History of Middle-earth, The Peoples of Middle-Earth, "Of Dwarves and Men"
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