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Celebrimbor fu un Principe della stirpe Noldor appartenente alla Casa di Fëanor che visse nella Terra di Mezzo tra la Prima e la Seconda Era. Dopo la Guerra d'Ira e la distruzione del Beleriand rimase l'ultimo esponente della Casa di Fëanor, fatta eccezione per suo zio Maglor il quale scomparve senza lasciare più traccia.

Artigiano di grande abilità al pari del nonno, durante la Seconda Era divenne sovrano del Regno elfico dell'Eregion e fu il fondatore della Gwaith-í-Mírdain, oltre che l'artefice, assieme a Sauron, degli Anelli del Potere.

Durante la Guerra tra Sauron e gli Elfi, venne ucciso da Sauron e impalato davanti alla sua soglia per essersi rifiutato di rivelare il nascondiglio degli Anelli Elfici.

Etimologia

Il nome Celebrimbor (pron. kele 'brimbor) è di origine Sindarin e significa "Mano d'Argento".

Si tratta della traslitterazione del suo nome in Quenya Telperinquar.

Opere

Biografia

Origini e Prima Era

Celebrimbor era figlio di Curufin e quindi nipote di Fëanor. Durante la Prima Era visse con il padre a Nargothrond, ma non prese parte alle imprese di Curufin e Celegorm nei confronti di Lúthien, Beren e Finrod.

Sconfessò le gesta del padre e non seguì né lui né lo zio quando vennero cacciati dal Nargothrond. Sopravvissuto alla distruzione del Nargothrond, si rifugiò sull'Isola di Balar assieme agli altri sopravvissuti dopo la Guerra d'Ira e poi seguì suo cugino Gil-galad nel regno del Lindon, dove rimase per qualche tempo.

La Seconda Era e la forgiatura degli Anelli

File:Celebrimbor creates the Rings.jpg

Celebrimbor crea gli Anelli.

Celebrimbor si stabilì nell'Eregion dove fondò la Confraternita dei Creatori di Gioielli, radunando i migliori artigiani del suo popolo. Quando Celeborn e Galadriel si si trasferirono a Lothlórien, essi gli cedettero la signoria sul regno di Eregion.

Durante il suo regno strinse legami con i Nani di Khazad-dûm, soprattutto con l'artigiano Narvi, insieme al quale costruì le Porte di Durin a Moria.

Nel 1500 SE Sauron si presentò a Ost-in-Edhil sotto le sembianze di Annatar, Signore dei Doni, stringendo amicizia con i Noldor dell'Eregion, ai quali insegnò l'arte della forgiatura degli anelli. Celebrimbor diffidò di lui e non si lasciò ingannare, mentre gli altri fabbri iniziarono a fabbricare gli Anelli del Potere. Sotto la guida e l'istruzione di Sauron, gli elfi impararono a forgiare gli anelli, ma non furono consapevoli della malvagità che si celava in quei gingilli.

File:Celebrimbor vs Sauron.jpg

Celebrimbor contro Sauron.

Sauron in segreto forgiò poi l'Unico Anello, un anello che sarebbe servito per comandare gli altri anelli e tentare di schiavizzare al proprio volere i portatori di essi, e quindi di governare la Terra-di-mezzo. Quando Sauron indossò l'Anello convinto di poter ormai soggiogare gli altri portatori, gli Elfi divennero coscienti di quello che avrebbe fatto e quindi nascosero gli altri anelli sfidando così Sauron. Gli anelli più potenti, forgiati proprio da Celebrimbor stesso, erano tre e non erano corrotti, poiché non erano mai stati toccati da Sauron, pur essendo comunque collegati all'Unico Anello. I Tre anelli furono chiamati Vilya, Narya e Nenya e ognuno di essi custodiva un elemento fondamentale della Terra-di-mezzo, quali aria, fuoco e acqua. Celebrimbor, per proteggerli, inviò lontano i Tre anelli nel Lindon: Vilya e Nenya furono affidati a Gil-galad, Narya a Círdan, il quale lo cedette in seguito a Gandalf.

Distruzione dell'Eregion e morte

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi la voce Distruzione dell'Eregion.
File:La Morte di Celebrimbor by abepapakhian.jpg

La morte di Celebrimbor.

Sauron decise di vendicarsi attaccando l'Eregion, distruggendolo completamente. Celebrimbor venne catturato durante l'assedio e torturato alfine di fargli confessare dove si trovassero i tre Anelli elfici, ma l'elfo rifiutò di rivelarglielo, preferendo la morte piuttosto che parlare.

Adirato dalla sua testardaggine, Sauron per vendicarsi fece uccidere Celebrimbor e lo fece impalare sulla soglia della città di Ost-in-Edhil; fu così morì l'ultimo discendente della Casa di Fëanor nella Terra di Mezzo, escludendo suo zio Maglor, il cui destino rimane sconosciuto e del quale alcune leggende dicono che vaghi ancora lungo le rive del mare.

Con la morte di Celebrimbor Sauron riuscì quindi a riprendersi molti degli anelli minori che aveva dato: tre ne riprese dai Nani, e tutti e nove dagli Uomini, ormai sottomessi al suo dominio da quel momento in avanti; tuttavia grazie al sacrificio dell'elfo non seppe dove i tre anelli elfici fossero nascosti e i loro proprietari poterono dunque tenerli occultati fino alla caduta dell'Oscuro Signore.

Adattamenti

Il Signore degli Anelli: l'Ombra di Mordor (2014) e Il Signore degli Anelli: l'Ombra della Guerra (2017)

File:Celebrimbor-0.jpg

Celebrimbor ne L'Ombra di Mordor.

Egli è il co-protagonista del videogioco La Terra di Mezzo: L'Ombra di Mordor, dove appare come uno spettro per aiutare il protagonista Talion a compiere la sua vendetta e distruggere le forze di Sauron.

In questo adattamento videoludico, dove è doppiato in originale da Alastair Duncan e in italiano da Roberto Draghetti, l'insigne artigiano non è stato ucciso da Sauron nell'Eregion, ma è stato dapprima portato a Mordor dall'Oscuro Signore affinché incidesse rune di potere nell'anello creato da Sauron; in seguito, dopo aver rubato l'Unico Anello dalla mano dell'Oscuro Signore, ha tentato di ribellarsi cercando di salvare la sua famiglia, ma è stato sconfitto e ucciso.

Nel seguito La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra il personaggio di Celebrimbor si evolve assumendo tratti negativi in quanto si scopre che il suo intento non è fermare Sauron ma sottometterlo per usarne le legioni orchesce al fine di conquistare la Terra di Mezzo e di assumerne il controllo come Lucente Signore. La sua natura vile la si poteva intuire già nel DLC Il Lucente Signore del gioco precedente: infatti se all'inizio de L'Ombra di Mordor affermava di non ricordare la sua identità una volta finito il DLC che fungeva da prequel del gioco stesso si scopriva che il principe elfico aveva sempre saputo chi fosse e che vedeva in Talion uno strumento per raggiungere un fine. Altri indizi sulla sua sete di potere li si possono evincere dai dialoghi tra lui ed il gondoriano. Alla fine però il suo piano si ritorcerà contro di lui rimanendo intrappolato dentro lo spirito di Sauron fino al giorno della sua caduta.

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