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Bofur fu un nano della stirpe dei Vastifasci o dei Barbafiamma che visse nella Terra di Mezzo a cavallo tra la Terza e la Quarta Era.

Fratello di Bombur e cugino di Bifur, partecipò con Thorin e la sua Compagnia all'Avventura della Montagna Solitaria con l'intento di liberare Erebor da Smaug e riprendersi il tesoro dei Nani.

Sopravvissuto alla Battaglia dei Cinque Eserciti visse gli anni successivi a Erebor godendosi la sua quattordicesima parte del tesoro.

Etimologia[]

Come per gli altri nani de Lo Hobbit anche il nome Bofur è tratto dalla Völuspá.

Nella versione originale il nome era Bǫvurr ma il significato è sconosciuto.

Biografia[]

Origini[]

Le origini di Bofur e i suoi legami parentali sono pressoché sconosciute: si sa solamente che Bombur era suo fratello e Bifur suo cugino. A quanto sembra non discendeva dalla Linea di Durin (a differenza di metà dei Nani della Compagnia di Thorin) ma pare che comunque facesse parte del popolo dei Lungobarbi in quanto pare che i suoi antenati vivessero a Khazad-dûm prima della caduta provocata dal Flagello di Durin.

Anche la sua data di nascita è sconosciuta, tuttavia Bilbo dice che Fili e Kili erano i più giovani Nani della Compagnia di quasi cinquant'anni, mentre Balin era il più vecchio dopo Thorin.

Considerando che Fili nacque nel 2859 TE, mentre Balin nacque nel 2763 TE, si potrebbe ipotizzare che Bofur sia nato tra il 2763 TE e il 2809, dunque nel 2941 TE potrebbe aver avuto un'eta oscillate tra i 132 e i 178 anni.

L'Avventura della Montagna Solitaria[]

Nel 2941 TE Balin era nel quinto gruppo, composto di quattro nani, arrivato a Casa Baggins e indossava un cappuccio giallo. La sera, quando Thorin chiese che si facesse un po' di musica, Bofur suonò un clarinetto in coppia con Bifur.

Durante la fuga dalle Montagne Nebbiose per sfuggire ai lupi Bofur condivise un albero assieme a Bifur, Bombur e Thorin. Dopo essere stati salvati dalle aquile e portati alla Carroccia, Thorin e la sua Compagnia raggiunsero la Casa di Beorn dove, grazie ad uno stratagemma di Gandalf, vennero introdotti a piccoli gruppi per non irritare il padrone di casa; Bofur, Bifur e Bombur furono l'ultimo gruppo ad essere presentato a Beorn dallo Stregone.

Durante l'attraversamento del Bosco Atro condivise anche lui il compito di trascinare l'addormentato Bombur attraverso la foresta, venendo poi anche lui catturato dai ragni e salvato da Bilbo. Dopo la fuga nel barile lungo il Fiume Fluente, Bofur e Bifur uscirono dalle botti praticamente asciutti e non particolarmente doloranti, tuttavia si distesero sulla riva e rifiutarono di fare qualsiasi cosa.

In seguito partecipò alla riconquista di Erebor, contribuendo a fortificare l'entrata dopo che Smaug abbandonò la montagna, e combatté bravamente nella Battaglia dei Cinque Eserciti.

Tra la Terza e la Quarta Era[]

Sopravvissuto alla Battaglia dei Cinque Eserciti, Bofur fu ricompensato da Dáin II Piediferro con una grande quantità d'oro che lo rese uno dei nani più ricchi di Erebor. Decise dunque di stabilirsi nella montagna assieme ai suoi vecchi compagni, ma è ignoto se si sia sposato e abbia messo su famiglia.

Quando nel 3018 TE Frodo incontrò Gloin a Gran Burrone, dove il nano era giunto accompagnato da Gimli, l'hobbit apprese che il nano era ancora vivo e vegeto.

Adattamenti[]

Lo Hobbit (1977)[]

Bofur Lo Hobbit (1977)

Bofur ne Lo Hobbit (1977)

Nell'adattamento animato Lo Hobbit (1977) non è accreditato nessun attore come suo doppiatore; il personaggio così come è reso nel film non parla praticamente mai, se non in coro con altri Nani.

Trilogia de Lo Hobbit (2012-2014)[]

Bofur Lo Hobbit (2012)

Bofur, James Nesbitt

Nella Trilogia di Peter Jackson il personaggio di Bofur è interpretato dall'attore James Nesbitt.

Nell'opera del regista neozelandese a Bofur viene dato molto più risalto che nel libro, presentandolo come un esperto di meccanica e tecnologia in generale.

É inoltre uno dei più allegri del gruppo, sempre pronto a ridere e scherzare, oltre ad essere estremamente leale con gli amici.