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Personaggi del Signore degli Anelli

Beren con un Silmaril

Nome Beren
Altri nomi Il Monco, Camlost, Erchamion
Titolo Discendente della Casa di Bëor
Razza Uomo
Data di nascita 443 P.E. circa
Durata della vita Mortale

Beren è un personaggio creato da John Ronald Reuel Tolkien.

Beren è un Uomo della Terra di Mezzo, un eroe la cui storia d'amore con Lúthien, un'Elfa, fu una delle più grandi avventure della Prima Era.

Storia

La prima vita nel Dorthonion e l'incontro con Luthien

Beren era un Edain appartenente alla Casata di Bëor, figlio di Barahir e Emeldir. Visse la propria gioventù nel Dorthonion e giovanissimo prese parte alla sanguinosa battaglia di Dagor Bragollach, che causò la rovina del suo regno. Assieme ad alcuni compagni scampati e dei sudditi fedeli dette vita ad una grande banda di fuorilegge che condusse una guerriglia senza quartiere contro Morgoth e i suoi servitori, con grande frustrazione dell'Oscuro Signore che non riuscì mai a catturarlo. Tuttavia Morgoth decise un giorno di inviare il suo luogotenente Sauron per stanare i ribelli e questi, obbedendo al suo Signore, riuscì a scovare Beren e i suoi compagni e a tendergli un'imboscata nella quale morirono tutti tranne il Principe. Scampato al massacro Beren si nascose nelle immense foreste del Dorthonion, dove strinse amicizia con gli uccelli e le creature che le popolavano. In questo periodo Beren si astenne dal mangiare carne, conducendo la sua guerra personale contro tutte le creature di Morgoth che osavano avventurarsi nelle foreste. Costui, quando venne a sapere che Beren era sopravvissuto, mise sulla sua testa un'immensa taglia e sguinzagliò i suoi servi in una caccia spietata.

File:Beren e Luthìen.jpg

L'incontro tra Beren e Luthien

Beren fu quindi costretto a fuggire dal Dorthonion e così entrò nel Doriath, nascondendosi per molti mesi nei boschi dei sindar; una sera accadde che mentre era in cerca di cibo, essendo affamato da giorni, vide una ragazza solitaria in una radura: era Lúthien, principessa dei Sindare figlia di Thingol e Melian, mentre felice e sorridente cantava e danzava alla luna, insieme agli uccelli del bosco sotto una limpida volta celeste, e Beren se ne innamorò perdutamente. Lui, non conoscendone il nome, la chiamò a gran voce "Tinùviel, Tinùviel!!!" (usignolo della notte); lei lo sentì e si volse a lui, ma spaventata scappò via; tuttavia, col passare dei giorni, i due si incontravano e avvicinarono sempre di più, finché un giorno si trovarono l'uno di fronte all'altra, e guardandosi negli occhi capirono che i loro destini sarebbero da quel momento stati uniti per sempre. Per molto tempo Beren si nascose nei boschi del Doriath, e lui e Lùthien si incontravano in segreto, dapprima scambiandosi solo sguardi, e poi passando molto tempo insieme. Era un periodo felice per entrambi, e Beren sembrava aver dimenticato le sofferenze che il suo popolo, come tutti i figli di Ilúvatar, stava patendo a causa di Morgoth. Ma questi incontri non rimasero segreti a lungo: infatti Thingol sospettava qualcosa dietro alle lunghe assenze della figlia, e le mise dietro delle guardie, che catturarono Beren e lo portarono a Menegroth, al suo cospetto. Lì, Beren si rivelò come erede di Barahir, e davanti allo stupore ed all'orrore generale, dichiarò il suo amore per Lúthien. Tale amore era impossibile, in quanto lui uomo mortale, lei elfa immortale e figlia di Maiar.

La ricerca dei Silmaril

Thingol rifiutò perciò energicamente e con convinzione di concedergli la mano di Lúthien. Ma in cuor suo, sapeva che non poteva andare contro quel destino così impetuoso, e allora pose una condizione in apparenza insormontabile: Lùthien e Beren avrebbero potuto sposarsi solo ed esclusivamente se l'uomo gli avesse portato uno dei Silmaril dalla Corona ferrea di Morgoth.

File:Beren e Finrod Felagund.jpg

Beren ottiene l'aiuto di Re Finrond

La missione in apparenza era impossibile ma Beren e Lúthien la compirono fino a fondo. In principio, Beren chiese l'aiuto di Finrod Felagund, e lo ottenne, ma furono catturati da Sauron a Tol-in-Gaurhoth, dove si confrontarono con lui e furono imprigionati. Finrod morì, ma Beren fu salvato da Lúthien, con l'aiuto di Huan, e insieme uccisero DraugluinThuringwethil, e usarono le spoglie di questi per penetrare con l'inganno in Angband. Lì giunsero fino al trono di Morgoth, e Lúthien intonò un bellissimo e soporifero canto, che addormentò l'Oscuro Signore. Così Beren staccò con li suo pugnale un Silmaril dalla corona, ma nel tentativo di staccare la seconda gemma, dalla lama si staccò una scheggia che colpì Morgoth sulla gota, il quale lentamente si risvegliò, e il male si scosse nella fortezza. I due, allora, presi dal panico scapparono e giunsero fino alle porte, dove il guardiano, il lupo mannaro Carcharoth - che in precedenza era stato addormentato da Lúthien - ora si era svegliato. Beren tirò fuori il Silmaril e lo rivolse verso il lupo, sperando di allontanarlo, ma Carcharoth spalancò le fauci e mozzò la mano di Beren insieme al gioiello (così fu che Beren venne chiamato Erchamionil Monco). Il lupo, le cui budella bruciavano della fiamma del Silmaril, impazzì ed iniziò a correre senza sosta, travolgendo e uccidendo chiunque trovasse davanti. Lúthien e Beren vennero poi tratti in salvo dalle aquile di Manwë. Beren allora tornò da Thingol, che vide ciò che era accaduto, e prese parte con lui alla caccia di Carcharoth, insieme a BelegMablung e Huan.

File:La morte di Beren.jpg

La morte di Beren e Huan

Quando il lupo fu trovato, Huan, il cane di Valinor, lottò con lui e lo uccise, e a sua volta ne restò ucciso. Ma Beren fu ferito mortalmente da Carcharoth, anche se la missione era compiuta. A quel punto il Silmaril fu tratto da Carcharoth e messo nella mano che restava a Beren. Lui, grazie al contatto col gioiello, tornò in vita e lo consegnò a Thingol, e dopo morì definitivamente. Lúthien non poté reggere un tale dolore e anche la sua anima si allontanò dalla Terra di mezzo. Arrivata alle Aule di Mandos cantò così soavemente che lo stesso Mandos ne fu commosso, e con l'assenso di Manwë consentì a Beren di tornare in vita insieme a Lúthien, che rifiutò l'immortalità solitaria che le era stata concessa per stare, piuttosto, con lui. Così i due vissero nuovamente, e abitarono in Tol Galen in mezzo al fiume Adurant dell'Ossiriand

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