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"Lì vicino, ritto in piedi, c'era un omone dalla fitta barba nera, capelli neri, grosse braccia e gambe nude dai muscoli nodosi. Indossava una tunica di lana che gli arrivava alle ginocchia, e si appoggiava a un'ascia enorme."
—Descrizione di Beorn ne Lo Hobbit, capitolo VII

Boern fu un uomo appartenente alla stirpe dei Mutapelle, affini alla Casa di Haleth, originari delle Montagne Nebbiose.

Nel 2941 TE offrì ospitalità a Thorin e la sua Compagnia nella propria aula nella Valle dell'Anduin e in seguito partecipò alla Battaglia dei Cinque Eserciti uccidendo Bolg e risultando decisivo nella sconfitta degli orchi.

Dopo la vittoria molti Uomini decisero di giurargli obbedienza e lo elessero proprio capo, formando il popolo dei Beorniani. Morì alcuni anni prima della Guerra dell'Anello e gli succedette il figlio Grimbeorn.

Etimologia[]

Il nome Beorn deriva dall'antico Inglese e significa Guerriero Indomito/Valoroso.

Tuttavia Björn è anche un nome scandinavo che significa letteralmente "Orso".

Descrizione[]

Aspetto e carattere[]

"Santissimo cielo, no, no, NO, NO! [...] Non essere sciocco, signor Baggins, se ti riesce; e per carità non pronunciare di nuovo la parola pellicciaio a meno di cento miglia di distanza dalla sua casa, e neanche tappeto, cappa, stola, manicotto, o altre disgraziate parole dello stesso genere! È un mutatore di pelle. Muta la sua pelle: talvolta è un grosso orso nero, talvolta è un uomo forte dai capelli neri con due grosse braccia e una gran barba."
—Gandalf parla di Beorn, Lo Hobbit, cap. VII, "Strani Alloggi"

Beorn si presenta come un uomo molto alto, più di due metri, dalla folta barba nera e dai lunghi capelli. Nonostante l'aspetto minaccioso e il carattere diffidente, è capace di dimostrare un'estrema generosità verso coloro che considera amici. Non è molto educato ed è schivo e diffidente verso i visitatori, soprattutto se si tratta di Nani; egli infatti non era solito invitare ospiti nella sua casa e quando succedeva non ne invitava più di due per volta.

Beorn's Servant by Carol Craig

Uno dei servitori canini di Beorn, Carol Craig.

Odia tremendamente gli orchi e i lupi che li accompagnano e, quando pattuglia il suo territorio, non ha pietà di queste creature, tanto che spesso ne appende le teste alle proprie palizzate. Ama profondamente i propri animali e anche per questo motivo non va a caccia né si nutre di carne, ma mangia principalmente miele, latte e panna. Nella sua casa ospita inoltre una muta di servitori canini, i quali sono addestrati a camminare sulle due zampe posteriori e sono in grado di portare le stoviglie e servire da bere e mangiare durante i banchetti.

Abilità[]

Oltre ad essere estremamente forte fisicamente, Beorn è in grado di trasformarsi in un enorme orso ed è capace di parlarne il linguaggio, ragion per cui gli orsi che abitano nelle vicinanze della sua dimora gli obbediscono e sono suoi alleati; Gandalf aggiunge inoltre che «non è soggetto a nessun potere magico, tranne che al suo», il che sta a significare che è anche resistente alla magia e la sua volontà non può essere piegata.

Beorn è anche un ottimo apicoltore e produce gustosissimi dolci

Biografia[]

Origini[]

"Non posso dirvi di piu, ma comunque questo dovrebbe bastare. Alcuni dicono che sia un orso discendenti dai grandi e antichi orsi delle montagne che vivevano li prima che arrivassero i giganti. Altri dicono che sia un discendente dei primi uomini che vivevano in questa parte del mondo prima che vi arrivassero Smaug e gli altri draghi, e prima che gli orchi arrivassero sulle colline dal Nord. Quale sia la verità non saprei dirlo, anche se personalmente mi pare piu verosimile la seconda ipotesi. Non è il tipo di persona cui far domanda"
—Gandalf parla delle origini di Beorn, Lo Hobbit

Le origini di questo personaggio sono piuttosto misteriose e controverse. Gandalf sostiene che Beorn appartenesse ad un'antica stirpe di Uomini che un tempo abitava sulle Montagne Nebbiose e ne venne scacciata dagli orchi, il che spiegherebbe l'odio viscerale di Beorn per queste creature.

Non si sa quando nacque, ma doveva già essere vecchio di qualche secolo alla fine della Terza Era. Un paio di secoli prima che Bilbo si mettesse in viaggio con Thorin e la sua Compagnia, Beorn si stabilì nel nord della Valle dell'Anduin, dove costruì la propria aula e si dedicò all'apicoltura, all'allevamento di cavalli e all'arte dolciaria. Strinse una salda amicizia con Radagast, uno degli Istari che sovente dimorava nel Bosco Atro.

L'Avventura della Montagna Solitaria e la Battaglia dei Cinque Eserciti[]

At Beorn’s Hall by Ted Nasmith

Gandalf e Bilbo presentano i nani ad un diffidente Beorn, Ted Nasmith.

Nel 2941 TE Beorn fu coinvolto casualmente nell'Avventura della Montagna Solitaria di Thorin e la sua Compagnia.

Dopo essere scampati ai lupi e agli orchi, Bilbo e i Nani furono portati dalle aquile, su suggerimento di Gandalf, alla Casa di Beorn dove ripararono per la notte. Siccome Beorn forse non avrebbe apprezzato che tredici Nani si fossero presentati non invitati a casa sua, Gandalf escogitò uno stratagemma per divertirlo e al contempo fargli accettare la presenza di Thorin e degli altri.

"Dovete essere molto educati quando vi presenterò. Vi presenterò gradualmente, a due per volta, penso; e dovete stare attenti a non infastidirlo, altrimenti solo il cielo sa cosa succederebbe. Può essere spaventoso quando è in collera, sebbene sia molto gentile quando è di buon umore. Però vi avverto che va in collera facilmente"
—Gandalf spiega ai Nani e a Bilbo come presentarsi a Beorn, Lo Hobbit
L'ospitalità di Beorn by Denis Gordeev

L'ospitalità di Beorn in un'illustrazione di Denis Gordeev

Divertito dallo stratagemma di Gandalf, Beorn si decise ad ospitare Thorin e la sua Compagnia per qualche giorno nella sua casa e fu un'ospite magnifico, offrendo ai Nani e a Bilbo un luculliano banchetto a base di dolci al miele con la panna, serviti dai suoi servitori canini che camminavano a due zampe; si fece raccontare dai suoi ospiti la storia della loro fuga dalle Montagne e fu molto felice della morte del Grande Goblin. Tuttavia, diffidente com'era, mentre i Nani dormivano uscì e, chiamati intorno a sé degli altri orsi, assunse la sua forma bestiale e si mise a caccia degli orchi e dei mannari che erano all'inseguimento della compagnia. Durante la notte ne catturò uno assieme ad un mannaro e si fece confermare dalle due creature la versione di Gandalf, dopodiché le uccise e ne impalò la testa e la pelle sulla soglia della propria dimora come avvertimento.

Il giorno successivo salutò con ancora più gioia i suoi ospiti, dei quali aveva ormai capito di potersi fidare, e gli offrì provviste e i pony necessari a raggiungere il limitare di Bosco Atro, a patto che i quadrupedi gli venissero rimandati dai Nani una volta giunti all'inizio della strada che s'inoltrava nella foresta. I Nani, una volta giunti al limitare Bosco Atro, si lamentarono di questa onerosa condizione e alcuni suggerirono di tenersi i pony; tuttavia Gandalf li dissuase, sostenendo che non era una mossa saggia approfittarsi della generosità di Beorn e che molto probabilmente in questo momento li teneva d'occhio. Alla fine i Nani, a malincuore, decisero di rimandare i pony indietro e fu una mossa saggia, poiché una volta liberati i cavalli notarono dietro di loro la figura di un grosso orso nero che li osservava distante nascosto in una macchia di cespugli.

Durante la Battaglia dei Cinque Eserciti giunse inatteso ribaltando da solo le sorti dello scontro: si presentò in battaglia nella sua forma di orso e aggredì Bolg uccidendo lui e decine di orchi della sua guardia. In seguito fece la strada del ritorno con Gandalf e Bilbo che si fermarono nella sua casa per festeggiare la festa di Yule.

Gli Ultimi anni[]

Dopo la Battaglia dei Cinque Eserciti la fama di Beorn si diffuse tra le genti della Valle dell'Anduin e molti si recarono presso la sua Casa e lo riconobbero come proprio signore.

Nacque così poi il popolo dei Beorniani; in seguito Beorn si sposò ed ebbe un figlio di nome Grimbeorn che gli succedette alla sua morte avvenuta alcuni anni prima della Guerra dell'Anello.

Adattamenti[]

Trilogia de Lo Hobbit (2012-2014)[]

Beorn Lo Hobbit

Beorn, interpretato da Mikael Persbrandt.

Nella Trilogia de "Lo Hobbit" diretta da Peter Jackson, il ruolo di Beorn è interpretato da Mikael Persbrandt, con la voce italiana di Paolo Marchese.

La raffigurazione di Beorn è diversa dal romanzo: non ha una barba e lunghi capelli scuri, ma ha una folta chioma ispida dalla testa fin giù sulla schiena di colore castano. Anche le vicende che lo vedono protagonista sono molto diverse da quelle del romanzo. Innanzitutto è un personaggio molto marginale e compare per pochi minuti nella trilogia cinematografica (nella versione estesa, specialmente nel secondo film, ha un ruolo un po' più ampio); viene inoltre presentato come un'ex-schiavo di Azog e non viene fatto alcun accenno ai suoi servitori canini.

Nella sceneggiatura originale Beorn doveva avere maggior risalto: a lui era stata dedicata una sottotrama che lo vedeva recarsi a Dol Guldur, dopo essere stato convinto da Radagast, per salvare Gandalf imprigionato; tuttavia in seguito anche egli veniva catturato e torturato dagli orchi nelle segrete della fortezza. Inoltre, come nel libro, avrebbe dovuto avere una rivalità accesa con Bolg. Per ragioni sconosciute queste sue scene aggiuntive sono state tagliate dal montaggio finale (anche della versione estesa)

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