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La Battaglia di Lammoth fu la prima battaglia contro Morgoth combattuta dai Noldor delle schiere di Fingolfin nel Beleriand e il secondo grande scontro della Guerra dei Gioielli.

La battaglia fu terribile, ma alla fine i Noldor ne uscirono vincitori, anche se Argon, il figlio più giovane di Fingolfin, fu ucciso nei combattimenti.

Antefatti[]

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi le voci Fuga dei Noldor e Dagor-nuin-Giliath.

Dopo che Fëanor abbandonò le schiere di suo fratello Fingolfin nell'Helcaraxë, lui e i suoi figli raggiunsero la Terra di Mezzo sbarcando nella Baia di Losgar per poi dare fuoco alle navi. Il bagliore dell'immenso incendio raggiunse persino coloro che erano rimasti indietro, ed essi capirono di essere stati abbandonati giurando per questo eterna inimicizia a Fëanor e ai suoi figli ed invocando vendetta.

Mentre Fingolfin e i suoi intraprendevano il duro viaggio attraverso i ghiacci, Fëanor e i Noldor che erano con lui combatterono la prima grande battaglia della Guerra dei Gioielli nota come Dagor-nuin-Giliath: benché vittoriosi, Fëanor venne ferito a morte da Gothmog e dai suoi Balrog fuori dai cancelli di Angband.

I suoi figli furono così costretti a ritirarsi nuovamente nell'Hithlum dove, sotto il comando di Maedhros, ripresero a fortificare le proprie posizioni. Tuttavia Morgoth tese un inganno a Maedhros e, dopo averlo invitato a false trattative di pace, lo catturò per poi imprigionarlo ad Angband.

Forze in campo[]

Noldor di Fingolfin[]

Sebbene Fingolfin e il suo seguito avessero patito gravi perdite e avessero molto sofferto durante l'attraversata dell'Helcaraxë, essi rappresentavano la schiera più numerosa del popolo dei Noldor, non è quindi implausibile supporre che Fingolfin potesse contare su decine di migliaia di guerrieri, i quali potevano oltretutto disporre di ottime armi forgiate prima di abbandonare Aman. Inoltre la rabbia contro Morgoth e i Fëanor, unita al fatto di appartenere alla stirpe dei Primogeniti e quindi in possesso di grandi capacità fisiche e spirituali, conferivano loro una grande forza che li rendeva una schiera estremamente temibile e letale in battaglia.

Forze di Angband[]

Non esistono resoconti precisi riguardo alle forze che Morgoth inviò contro Fingolfin, ma poiché non viene menzionata la presenza di Balrog alla guida di tale armata è probabile che fosse composta unicamente da Orchi e che il suo unico punto di forza fosse la superiorità numerica. Probabilmente l'Oscuro Signore, pensando che i suoi nemici fossero indeboliti dalla traversata tra i ghiacci, giudicò sufficiente inviare una grande armata di qualche decina di migliaia di Orchi senza altri accorgimenti, reputandoli sufficienti a ricacciare in mare i Noldor e a sterminare i suoi nemici.

Lo scontro[]

Quando Fingolfin e le sue schiere giunsero finalmente nel Beleriand dopo la terribile marcia nell'Helcaraxë, il Re elfico ordinò che venissero suonati i corni di guerra e che fossero sventolati gli stendardi dei Noldor, affinché sia Morgoth sia i Figli di Fëanor fossero consci della sua venuta e della sua voglia di vendetta.

L'Oscuro Signore, preoccupato di una possibile riunificazione dei Noldor, inviò dunque un grande esercito di orchi che inizialmente colse di sorpresa le schiere di Fingolfin, che stavano allestendo un campo momentaneo dove riposare per recuperare le forze. Tuttavia si trattò di una situazione momentanea: i Noldor, nonostante fossero esausti per la traversata, erano molto numerosi e furiosi, così contrattaccarono con ferocia i nemici, respingendoli indietro e massacrandoli.

Nel corso del combattimento trovò la morte il valoroso Argon, figlio di Fingolfin: questi si era infatti lanciato in avanti penetrando in profondità nello schieramento nemico, con l'obiettivo di uccidere il Capitano degli Orchi e riuscendo nel suo intento, anche se al prezzo della sua stessa vita. Nonostante questa tragedia i Noldor furono vittoriosi e, dopo aver completamente annientato l'esercito nemico, poterono dunque entrare nello Hithlum al primo sorgere del sole, stabilendosi nel nord del lago Mithrim.

Conseguenze[]

Dopo la battaglia le schiere di Fingolfin e dei Figli di Fëanor stettero per lungo tempo a fissarsi in cagnesco, con il rischio che da un momento all'altro scoppiasse una guerra civile, cosa che avrebbe fatto molto felice l'Oscuro Signore.

Tuttavia Fingon, che era stato molto amico di Maedhros, decise che quella situazione non poteva continuare e che l'unico che avrebbe potuto risolverla era Maedhros, in quel momento detenuto ad Angband. Così il figlio di Fingolfin raggiunse il Thangorodrim e, con l'aiuto di Thorondor, liberò il cugino dalla catena che lo imprigionava sulla vetta e lo riportò nell'Hithlum.

Ristabilitosi dalle ferite, Maedhros ristabilì la pace tra i Noldor che così poterono unire le forze contro Morgoth.

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