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La Battaglia di Fornost fu una grande battaglia combattuta tra gli eserciti di Angmar, guidate dal Re Stregone, e un'alleanza di Uomini ed Elfi guidata dal Principe della Corona di Gondor Eärnur nell'anno 1975 TE. Questa battaglia pose fine all'esistenza del malvagio Regno di Angmar e costrinse il Re Stregone a fuggire a Mordor. Sembra che a questa battaglia abbiano preso addirittura parte un centinaio di arcieri Hobbit, il che sarebbe l'unica prova di valore militare di questo popolo solitamente pacifico.

Forze in campo

Eserciti di Gondor e del Lindon

A fronteggiare l'esercito di Angmar si pose un'alleanza formata dal regno di Gondor, Lindon, Imladris aiutati dai superstiti del regno del'Arthedain salvatisi dalla disfatta dell'anno precedente. Questi erano:

  • Esercito di Gondor: l'esercito che dette il contributo più cospicuo fu certamente quello di Gondor. Sotto la guida del Principe Eärnur si recarono nel nord ben 45,000 soldati tra fanti cavalieri e arcieri. Fu l'ultima e più grande avventura di Gondor prima dell'estinzione della Linea di Anárion.
  • Elfi: pur non avendo più la forza di un tempo i Noldor e i Sindar che vivevano a Imladris e nel Lindon inviarono un ragguardevole contingente di fanti e arcieri forte di all'incirca 15,000 guerrieri sotto il comando di Glorfindel.
  • Superstiti: nonostante molti dei guerrieri dell'Arthedain fossero fuggiti o morti, anche i Dúnedain del Nord dettero il proprio contributo. Il Principe Aranarth, figlio di Arvedui, raccolse attorno a sé 2,000 veterani delle guerre contro Angmar. Inoltre sembra che anche 100 arcieri hobbit abbiano preso parte alla battaglia.

Forze di Angmar

Le forze del Re Stregone erano stimate in un numero che oscillava tra i 40 e i 60,000 guerrieri. Come tutti gli eserciti del male si trattava di un esercito molto eterogeneo che raccoglieva esseri di tutte le razze come Uomini, Orchi, Troll e lupi.

Antefatti

Battle of fornost

Glorfindel e Eärnur guidano le proprie armate contro il Re Stregone

Nell'anno 1974 TE gli eserciti di Angmar conquistarono l'Arthedain, l'ultimo dei regni indipendenti dei Dúnedain di Arnor, ed obbligarono Re Arvedui a fuggire abbandonando Fornost, capitale del regno, per poi morire affogato nella Baia Ghiacciata di Forochel. Siccome il disastro rischiava di essere totale il Regno di Gondor, gli Elfi del Lindon e i Dúnedain superstiti formarono una grande alleanza per sconfiggere le forze di Angmar e liberare l'Eriador dalla loro minaccia. All'inizio dell'anno successivo il Principe Eärnur giunse ai Porti Grigi con una grande flotta e un possente esercito, cui andarono ad aggiungersi i superstiti dei Dúnedain, guidati dal Principe Aranarth (figlio del defunto Arvedui e antenato di Aragorn) e le truppe degli Elfi del Lindon guidati da Glorfindel. Inoltre sembra che al variegato esercito si fosse aggiunta anche una compagnia di arcieri Hobbit della Contea, anche se è ignoto quale sia stato il loro contributo nel corso dello scontro.

La Battaglia

Lo scontro, a differenza di quello che può suggerire il nome, non avvenne nella città di Fornost bensì nei pressi del Lago Evendim a poca distanza da essa. Siccome gli eserciti di Angmar erano ansiosi di annientare i nemici il più presto possibile, si riversarono fuori dalla città senza prendere le dovute precauzioni inviando degli scout in avanscoperta. Ciò dette modo alla cavalleria di Gondor, guidata dai Dúnedain che conoscevano molto bene quelle terre, di aggirare il nemico a nord e di nascondersi tra le colline di Evendim aspettando il momento propizio per attaccare le forze di Angmar alle spalle. Le prime ad attaccare furono le truppe del Re Stregone che si avventarono sullo schieramento degli uomini di Gondor come lupi su una preda. Tuttavia molti Orchi e Numenoreani Neri (quest'ultimi che formavano l'élite dell'esercito del Re Stregone) furono falciati in gran numero dagli arcieri elfici e le fanterie di Gondor opposero un possente muro di scudi all'assalto del nemico, non arretrando nemmeno davanti all'assalto dei Troll che comunque, lenti e stupidi, furono facile preda degli arcieri che li presero quasi immediatamente di mira. Impegnati com'erano ad assalire il grosso dell'esercito, i soldati di Angmar non si accorsero della cavalleria di Gondor e dei guerrieri Dúnedain che, quando il momento parve propizio, scesero dai loro nascondigli sulle colline e assalirono il nemico alle spalle. Resosi conto del pericolo che correvano le sue armate, il Re Stregone cercò di correre ai ripari ordinando la ritirata verso nord. Tuttavia la ritirata gli fu tagliata da Glorfindel, che era rimasto in riserva con metà dell'esercito elfico, il quale si avventò sulle truppe di Angmar in fuga sterminandole. Avendo capito di aver perso, al Re Stregone non rimase altra scelta che fuggire assieme ai pochi fedelissimi (tra i quali forse qualche Nazgûl) e cercare rifugio a Mordor, presso il suo padrone.

Conseguenze

Con la vittoria dell'alleanza sugli eserciti di Angmar la minaccia sull'Eriador fu definitivamente eliminata e fino alla Guerra dell'Anello Sauron non ebbe altre forze da impiegare a Nord per attaccare gli Elfi e i Nani. Tuttavia i rinforzi da Gondor erano giunti troppo tardi per salvare il regno dell'Arthedain dalla sua rovina: i pochi Dúnedain superstiti presero il nome di Raminghi e, sotto la guida del Principe Aranarth (che fu il loro primo Capitano), si dispersero nell'Eriador, assumendo il compito di proteggere la Contea e gli altri Uomini dalle maligne creature rimaste. Ciò fu considerata da Sauron una vittoria che in qualche modo compensava la distruzione di Angmar e delle sue armate, liberandolo da un avversario che sarebbe potuto rivelarsi molto pericoloso per i suoi piani.

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