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"Quelli dell'Ossiriand, infatti, erano armati alla leggera e incapaci di tenere testa agli Orchi che erano calzati di ferro, e di ferro avevano gli scudi, ed erano muniti di grandi lance con ampie lame; e Denethor restò isolato e circondato sul colle di Amon Ereb. Quivi egli cadde, e attorno a lui i suoi parenti più prossimi, prima che l'esercito di Thingol potesse accorrere in suo aiuto."
Il Silmarillion, cap. X, "Dei Sindar"

La Battaglia di Amon Ereb fu un sanguinoso scontro combattuto nei pressi dell'omonima collina durante la Prima Guerra del Beleriand tra le forze degli Elfi e le armate di Angband.

Inizialmente lo scontro fu a sfavore degli Elfi Verdi, i quali perdettero il loro Re Denethor, ma l'arrivo delle forze di Thingol ribaltò della battaglia a favore dei Primogeniti sancendo la vittoria definitiva contro l'Oscuro Signore.

Antefatti[]

Prima che il Sole e la Luna si levassero nei cieli di Arda e i Noldor guidati da Fëanor giungessero nella Terra di Mezzo, Morgoth rientrò nella propria antica fortezza di Angband, richiamando a sé i propri seguaci. Una volta riorganizzati i suoi servi, l'Oscuro Signore lanciò un violento attacco contro i Sindar del Beleriand intenzionato a conquistare l'intera Terra di Mezzo.

Il Re Supremo del Beleriand Thingol, la cui moglie era la Maia Melian, aveva avuto sentore di ciò che sarebbe accaduto e aveva preparato i suoi sudditi stringendo accordi con i Nani degli Ered Luin affinché insegnassero al suo popolo a forgiare armi e corazze, oltre a stringere un'alleanza con Denethor degli Elfi Verdi, stanziato nella regione dell'Ossiriand.

Tuttavia l'attacco di Morgoth fu molto più potente di quello che era stato previsto: infatti l'Oscuro Signore inviò due grandi eserciti che attaccarono contemporaneamente da ovest e da est le terre del Beleriand, costringendo gli Elfi a combattere su due fronti.

Forze in campo[]

Elfi[]

  • Elfi Verdi dell'Ossiriand
  • Elfi del Doriath

Orchi di Angband[]

La battaglia[]

Con i porti del Falas sotto assedio e il suo stesso regno minacciato, Thingol chiamò in aiuto Denethor degli Elfi Verdi dall'Ossiriand. Gli eserciti congiunti intercettarono la schiera orientale delle forze di Morgoth a nord della Catena dell'Andram, tra l'Aros e il Gelion, e vi fu un duro scontro tra le forze dei contendenti.

I primi a venire a contatto con gli Orchi furono gli Elfi Verdi, i quali vennero inizialmente respinti poiché le forze di Angband erano costituite principalmente da fanteria pesante protetta da armature e scudi di ferro, mentre le forze di Denethor erano composte soprattutto da fanteria leggera comprendente arcieri e lanciatori di giavellotto, che immediatamente si trovarono in difficoltà.

Gli Elfi Verdi furono respinti e accerchiati sull'altura di Amon Ereb, dove lo stesso Denethor trovò la morte assieme a molti dei suoi parenti più prossimi; sarebbe stata una terribile sconfitta se proprio in quel momento non fossero giunte le forze di Thingol che attaccarono alle spalle gli Orchi e li massacrarono quasi tutti, salvando i superstiti degli Elfi Verdi dal certo annientamento.

Conseguenze[]

La vittoria nella Battaglia di Amon Ereb sancì il trionfo degli eserciti coalizzati degli Elfi contro le forze di Angband, benché fosse costata molto cara. Tuttavia si trattò di una vittoria parziale, in quanto i porti del Falas rimanevano ancora sotto l'assedio delle armate di Morgoth e sarebbe occorso tempo a Thingol per riorganizzare le sue forze e venire in aiuto del suo vassallo Círdan. La forza dell'attacco e la durezza delle perdite subite convinsero Thingol a fortificare il proprio reame grazie alla potente magia di sua moglie Melian, la quale creò la sua "Cintura Magica" a protezione di quello che sarebbe poi divenuto il reame del Doriath.

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