- "Mentre era inginocchiato accanto al cadavere del padrone udì una risata, e la voce dell’Orco disse: «Se i mendicanti non aspettano alla porta, ma entrano di nascosto e cercano di rubare, ecco come li trattiamo. Se un altro dei tuoi amici ficca la sua lurida barba qui dentro, avrà il medesimo trattamento. Va’ a dirlo in giro! Ma se la sua famiglia desidera sapere chi è adesso il re qui dentro, il nome è scritto sul viso. L’ho ucciso io! Sono io il padrone!». Allora Nàr voltò la testa mozza e vi vide marcato sulla fronte, in rune che egli sapeva leggere, il nome di AZOG."
- —Azog irride Nár, Il Signore degli Anelli, Appendice A, parte III, "Il Popolo di Durin".
Azog fu un orco, forse un Uruk di Mordor, che visse sulle Montagne Nebbiose alla fine della Terza Era. Fu il Capo degli Orchi che occuparono le aule abbandonate di Moria e colui che uccise Thrór dando origine alla sanguinosa Guerra tra i Nani e gli Orchi. Fu ucciso da Dáin II Piediferro durante la Battaglia di Azanulbizar nel 2799 TE.
Nome ed etimologia[]
Nelle prime due edizioni de "Lo Hobbit" non era specificato il nome dell'orco che uccise Thrór. Il nome Azog fu inserito nella terza edizione de "Lo Hobbit" pubblicata nel 1966, successiva all'uscita della seconda edizione del 1965 de "Il Signore degli Anelli". Il nome Azog ha un'origine sconosciuta e, secondo John D. Rateliff, potrebbe derivare dal Linguaggio Nero di Mordor.
Descrizione[]
Azog è un personaggio minore nei romanzi di Tolkien; del suo aspetto si apprende esclusivamente che era:
- " [...] un grande Orco con un'enorme testa coperta da un elmo, eppure agile e veloce."
- —Il Signore degli Anelli, Appendice A, parte III, "Il Popolo di Durin"
Tolkien descrive Azog come un guerriero «crudele e pieno di astuzia», dotato di una forza sovrumana tale da rompere il collo di Náin nonostante il nano avesse un collare di ferro a proteggerlo.
La razza di Azog diverge tra "Il Signore degli Anelli" e "Lo Hobbit". Infatti, nel primo egli appartiene alla razza orchesca, mentre nel secondo Gandalf, in una discussione con Thorin, dice che Azog appartiene alla razza dei Goblin: «Tuo nonno Thrór fu ucciso, come ben ricordi, nelle miniere di Moria da Azog il Goblin.». Questa discrepanza dipende dal fatto che l'ambientazione de "Lo Hobbit", pur attingendo per molti aspetti (nomi, personaggi, creature e luoghi) a quell'insieme di scritti sulla Terra di Mezzo che costituiranno Il Silmarillion, non era stata concepita inizialmente da Tolkien come coincidente con la Terra di Mezzo, e il romanzo manteneva un impianto favolistico di varia ispirazione. Secondo alcune speculazioni Azog potrebbe appartenere alla razza degli Uruk di Mordor: infatti Sauron inviò molti di questi orchi sulle Montagne Nebbiose affinché diventassero capitribù e portassero dalla sua parte gli orchi di quelle zone.
Biografia[]
Azog fu il capo degli Orchi che, durante la Terza Era, presero possesso delle miniere di Moria, antica fortezza del popolo di Durin. Quando Thrór (nonno di Thorin Scudodiquercia), insieme al suo amico Nár, ritornò a Moria per visitarne le antiche dimore, venne catturato dopo aver varcato il cancello delle miniere e massacrato da Azog e dai suoi subordinati. Dopo aver decapitato Thròr e inciso sul suo viso il suo nome con il fuoco in rune nanesche, Azog restituì la testa del nano a Nár, assieme ad un sacchetto di monetine, e offese aspramente il popolo di Durin definendoli "accattoni barbuti", non prima di essersi proclamato nuovo signore di Moria. Questo evento diede inizio alla Guerra tra i Nani e gli Orchi.
Durante la Battaglia di Azanulbizar, quando i Nani assaltarono il rifugio degli orchi a Khazad-dûm, Azog uscì dalle sue dimore con la sua guardia per affrontare i nemici e spezzò il collo di Náin, nipote di Thrór, che lo aveva sfidato. Nell'epilogo della battaglia, però, venne ucciso dal giovane Dain II Piediferro, che gli mozzò la testa davanti ai cancelli di Moria, il quale con questa azione vendicò sia suo padre Náin che il suo popolo. Al termine della battaglia i Nani presero la testa mozzata di Azog e, prima di infilzarla in cima ad un'asta, gli inserirono in bocca il sacchetto di monetine che l'Orco aveva dato a Nár.
Dopo la sua morte, suo figlio Bolg prese il comando degli Orchi e tentò di distruggere la dinastia di Durin nella Battaglia dei Cinque Eserciti dove, però, perì per mano del mutapelle Beorn.
Adattamenti[]
Adattamenti cinematografici[]
Trilogia de Lo Hobbit (2012-2014)[]
Nella Trilogia de "Lo Hobbit" di Peter Jackson, il ruolo di Azog è interpretato da Manu Bennett con la tecnica delle motion capture. Rispetto al romanzo dove Azog non compare poiché è morto tempo prima, nella trilogia è sopravvissuto e ricompare nel corso del viaggio di Bilbo, Gandalf e i Nani per impedirgli di raggiungere e riconquistare Erebor.
Il suo aspetto è quello di un grosso orco albino che cavalca una mannara femmina bianca. Rispetto alle appendici de "Il Signore degli Anelli", in Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato Azog non viene ucciso da Dáin II Piediferro, ma viene semplicemente sconfitto da Thorin Scudodiquercia che gli amputa la mano e parte dell'avambraccio sinistro. Azog, per questa ragione, giura di distruggere Thorin e, contemporaneamente, diventa il comandante dell'esercito di Sauron, che ha preso residenza nella fortezza di Dol Guldur.
Curiosità[]
- Azog è simile a Drago Bludvist, protagonista della serie Dragon Trainer, sotto svariati punti di vista: entrambi sono signori della guerra, entrambi hanno il braccio sinistro mancante rimpiazzato con una protesi, entrambi perdono i familiari (ad Azog viene ucciso il figlio e a Drago i genitori), entrambi hanno un esercito (Azog di troll e Drago di draghi), entrambi presentano numerose cicatrici sul proprio corpo, ed entrambi condividono il doppiatore nella versione italiana. Inoltre i loro rispettivi film sono usciti entrambi nel 2014.
- Prima di perdere il braccio Azog impugnava la sua arma con la mano sinistra, ciò fa intendere che fosse mancino prima di perderlo. Tuttavia essendo in grado di combattere anche con la mano destra si può supporre che sia ambidestro.
- Manu Bennett ha girato tutte le sue scene nella trilogia in sole quattro settimane. Inoltre, essendo mancino e considerato che il suo personaggio era privo del braccio sinistro, Bennett si esercitò, grazie all'aiuto di un fisioterapista, ad usare anche la mano destra prima di entrare in scena.
- Bennett, alto 185 centimetri, ha indossato sempre dei rialzi di 30 centimetri ogni volta che era sul set in quanto Azog nel libro viene detto che è alto più di 2 metri.