
Ilúvatar e Melkor durante la Grande Musica nelle Aule Atemporali, Ted Nasmith.
Le Aule Atemporali sono la dimora di Eru Ilúvatar. Si trovano al di fuori dell'universo (Eä), dello spazio e del tempo, circondate dal Vuoto.
Descrizione[]
Le Aule Atemporali esistono al di là dei confini spazio-temporali dell'universo, e perciò non hanno forma fisica, né un luogo definito.
Non è inoltre chiaro se questa sia la destinazione finale delle anime degli Uomini, anche se, visto che questi non soggiornano nelle Aule di Mandos, è una possibilità da non scartare. Questa versione è inoltre confermata nel Tale of Adanel ("Racconto di Adanel")[1], nel quale si dice che le anime degli Uomini andranno vicino a Ilúvatar, ma la canonicità di questo brano è dubbia.
Storia[]
All'inizio dei tempi gli Ainur, i primi ad essere creati dal pensiero di Ilúvatar, vivevano con lui nelle Aule Atemporali. Eru chiedeva spesso agli Ainur di cantare ed essi cantavano separatamente o in alcuni piccoli gruppi. Ascoltandosi, gli Ainur si comprendevano a vicenda, e giungevano ad una maggiore coesione nelle loro melodie. Solo Melkor non partecipava a questi canti, dal momento che si impegnava a cercare in lungo e in largo nel Vuoto la fonte del potere di Ilúvatar, la Fiamma Imperitura.
Fu in questo luogo che avvenne la Musica degli Ainur, mediante la quale l'universo Eä fu creato e posto nel Vuoto. Agli Ainur fu quindi data la possibilità di rimanere con Eru o di entrare in Eä per poter attuare la visione a cui avevano assistito durante la Musica. Quest'ultimi sono noti nella lingua di Arda come Valar e Maiar, mentre non si ha nessuna informazione su coloro che scelsero di rimanere nella Aule Atemporali al cospetto di Eru.
Note[]
- ↑ J.R.R. Tolkien. Christopher Tolkien (a cura di) Morgoth's Ring. (in inglese) Boston, Houghton Mifflin, 1993. ISBN 0395680921