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L'Attacco al Reame Boscoso fu un piccolo ma importante scontro della Guerra dell'Anello combattuto tra una piccola orda di Orchi provenienti da Dol Guldur e alcune degli Elfi Silvani del Reame Boscoso incaricate della sorveglianza di Gollum, il quale era stato affidato da Gandalf alla custodia di Thranduil.

Sfruttando la confusione dello scontro, Gollum riuscì a fuggire dalla sua prigionia presso gli Elfi, per poi incamminarsi verso Ovest con l'intenzione di raggiungere la Contea e reimpossessarsi del suo "tesoro".

Antefatti[]

Gollum Held Captive by the Elves by Inger Edelfeldt

Gandalf affida agli Elfi Silvani la custodia di Gollum, Inger Edelfeldt.

Nel 3017, Aragorn riuscì a catturare Gollum nelle Paludi Morte, per poi portarlo da Gandalf, il quale interrogò la creatura riguardo all'Anello che avrebbe donato a Bilbo durante l'avventura della Montagna Solitaria. Con grande fatica, lo Stregone venne dunque a conoscenza della vera storia di come Gollum fosse venuto in possesso del suo anello magico, confermando i propri sospetti sul fatto che quell'oggetto fosse in realtà l'Unico Anello dell'Oscuro Signore.

Terminato l'interrogatorio, lo stregone, per evitare che Gollum potesse rappresentare un pericolo in futuro ma averlo ancora a portata di mano per un eventuale secondo interrogatorio, decise di affidare la creatura alla custodia di Thranduil, raccomandando al Re Elfico di prestare particolare attenzione al suo prigioniero.

Tuttavia gli Elfi, impietositi dalla disgraziata creatura e sperando che magari la loro gentilezza contribuisse ad addolcirne l'animo, concessero a Gollum di uscire all'aperto e di arrampicarsi su un albero solitario, pur continuando a tenerlo sotto stretta sorveglianza.

Ciò che non sapevano era che nel frattempo Sauron, forse non del tutto soddisfatto delle risposte avute da Gollum oppure perché aveva altri piani in mente per lui, aveva incaricato le proprie spie di Boscuro di trovarlo e prenderlo in custodia.

Forze in campo[]

Elfi Silvani[]

Non è noto quanti fossero gli Elfi coinvolti nello scontro: stando a Legolas Gollum, durante le sue uscite, era scortato da almeno due o tre guardie, le quali certamente non si aspettavano di essere attaccate. In seguito è probabile che assieme al Principe si siano uniti almeno qualche decina di guerrieri e arcieri elfici per respingere l'attacco.

Orchi di Dol Guldur[]

Come per quanto riguarda gli Elfi Silvani, non si conosce l'esatta entità della truppa di Orchi che condusse l'attacco: indubbiamente erano abbastanza numerosi da sopraffare le guardie che sorvegliavano Gollum, ma comunque in numero sufficientemente ristretto da riuscire ad eludere la sorveglianza delle sentinelle elfiche e ad avvicinarsi non visti al luogo dove era tenuto prigioniero. Legolas durante il Consiglio di Elrond affermò che le guardie erano state attaccate da molti Orchi e che il combattimento per respingerli era stato duro, dunque è ipotizzabile che fossero almeno centinaio.

Lo scontro[]

Approfittando del suo stato di semi-libertà Gollum in qualche modo riuscì a mettersi in contatto con i servitori di Sauron e ad orchestrare con loro un piano di fuga. Un giorno, durante le sue uscite, Gollum si arrampicò su un alto albero solitario in mezzo ad una radura, rifiutando poi di scendere e obbligando quindi le guardie ad accamparsi e attendere sotto di esso fino al calare della notte. Fu in quel momento che gli orchi, avvicinatisi non visti alla radura, uscirono fuori dai loro nascondigli e attaccarono le guardie, uccidendole tutte.

Purtroppo per loro, il rumore dello scontro attirò l'attenzione delle sentinelle, le quali subito avvisarono Legolas che accorse assieme ad altri guerrieri e ingaggiò un duro combattimento con gli invasori, uccidendone molti e riuscendo ad avere la meglio su di loro, anche perché gli orchi non conoscevano bene il Bosco come gli Elfi. Gollum fuggì dunque assieme agli orchi ma, approfittando della concitazione dello scontro e del fatto che questi non potevano badare contemporaneamente a lui e agli Elfi, riuscì a dileguarsi e a fuggire sia agli uni che agli altri, facendo perdere le proprie tracce.

Conseguenze[]

Resisi conto di aver perso il proprio obiettivo e ferocemente incalzati dagli Elfi, gli orchi abbandonarono dunque la propria missione e si ritirarono velocemente verso Dol Guldur a mani vuote. Anche Legolas e gli Elfi, accortisi di stare avvicinandosi troppo all'antica fortezza di Sauron, alla fine abbandonarono l'inseguimento e si accorsero che Gollum aveva fatto perdere le proprie tracce. Legolas venne dunque inviato dal padre a Gran Burrone per portare a Gandalf e a Elrond la notizia della fuga di Gollum e avvisare di stare in guardia.

Benché si sia trattato poco più di una piccola scaramuccia, tale evento fu particolarmente importante, poiché ebbe un'influenza determinante sul successivo evolversi della Guerra dell'Anello.