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Questo articolo riguarda l'attacco alla fine della Pace Vigile. Per altre voci omonime, vedere Battaglia di Osgiliath (Disambigua).

L'Attacco a Osgiliath, noto anche come Attacco di Sauron a Osgiliath, fu una battaglia combattuta tra l'Esercito di Gondor, guidato dal Sovrintendente Boromir I, e le Armate di Mordor per il controllo della città sull'Anduin.

Fu in questo scontro, conclusosi con la vittoria di Gondor, che gli Uruk Neri fecero la loro prima apparizione sui campi di battaglia della Terra di Mezzo.

Antefatti[]

Per approfondire, vedi la voce Pace Vigile.


Forze in campo[]

Gondor[]

Non esiste una stima esatta di quanti soldati potesse schierare il regno di Gondor, tuttavia quattro secoli di relativa pace dovettero in qualche modo permettere ai Dúnedain di ricostituire almeno in parte le proprie forze. Si può supporre quindi che Gondor all'epoca potesse schierare qualche decina di migliaia di soldati.

Mordor[]

Come sempre stato, la forza dell'esercito di Mordor stava nel numero delle sue sterminate legioni di Orchi, le quali il più delle volte partivano da un vantaggio minimo di 5 a 1 nei confronti degli avversari. Tuttavia Sauron, conscio che i normali Orchi erano scadenti rispetto ai guerrieri degli Uomini e degli Elfi, passò alcuni secoli a creare la nuova razza degli Uruk Neri, i quali erano un miglioramento sotto ogni punto di vista degli Orchi creati da Morgoth: infatti, oltre ad essere più grandi e forti, potevano anche marciare durante il giorno, anche se il sole doveva comunque essere coperto.

La battaglia[]

Definirla "battaglia" potrebbe sembrare improprio, in quanto questo fu il prodromo di una guerra tra Gondor e Mordor durata, tra alterne vicende, almeno dodici anni.

Nel 2475 TE, durante gli ultimi anni di regno del Sovrintendente Denethor I, le armate di Sauron, formate dall'orrida razza degli Uruk e guidate dal Re Stregone, lanciarono un tremendo attacco contro Gondor. In poco tempo riuscirono a conquistare l'Ithilien e la parte orientale della città di Osgiliath, mentre quella occidentale venne posta sotto assedio.

Osgiliath venne dunque definitivamente evacuata dai pochi civili rimasti e perse il proprio rango di città, divenendo una fortezza militare di confine. Nel corso dei combattimenti il Grande Ponte di pietra che collegava le due rive dell'Anduin fu irrimediabilmente danneggiato, e solo la pronta reazione di Boromir I, figlio di Denethor I e succedutogli nel 2477 TE, riuscì ad evitare il disastro.

Il nuovo Sovrintendente guidò dunque una grande offensiva che permise di recuperare la parte orientale della città dopo una durissima quanto sanguinosa battaglia.

Conseguenze[]

La vittoria ad Osgiliath segnò una svolta nel conflitto tra Gondor e Mordor, permettendo ai Dúnedain di respingere gli orchi dalla città e di cominciare la riconquista dell'Ithilien.

Boromir divenne un comandante molto temuto dalle forze di Mordor e negli anni successivi mieté diversi successi, conducendo diverse campagne ad est.