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Assedio di Trombatorrione è il nome con il quale viene ricordato il lungo assedio che i Dunlandiani di Wulf condussero contro la fortezza fino ad allora nota come Aglarond (o Súthburgo fra i Rohirrim), dove si erano rifugiati Helm e i suoi figli, durante quello che viene ricordato come il Lungo Inverno.

L'assedio durò mesi e nel corso di esso sia il Re che i suoi figli perdettero la vita. I superstiti vennero dunque soccorsi da Fréaláf e dalle truppe di Gondor inviate dal Sovrintendente Beren. Dopo questo fatto la fortezza acquisì il nome di "Trombatorrione" e la gola divenne nota come "Fosso di Helm", in onore del corno del Re e della sua eroica resistenza.

Antefatti[]

Nel 2754 TE il Re Helm uccise il nobile dunlandiano Freca, il quale tramava per impossessarsi del trono di Rohan, dopo che questi lo aveva insolentito e bandì i suoi familiari dal regno per tradimento. Nel 2758 TE approfittando del rigido clima del Lungo Inverno, che stava mettendo a dura prova i Rohirrim, il capo Dunlandiano Wulf, figlio di Freca, partendo da Isengard guidò una grande invasione di Dunlandiani che dilagarono a Rohan, riuscendo addirittura a conquistare Edoras e a uccidere il figlio maggiore del Re.

Helm dunque dovette rifugiarsi nella fortezza di Súthburgo assieme al figlio Haleth e ad una schiera di civili e soldati in fuga da Edoras e dalle provincie di Rohan assalite dai Dunlandiani, mentre un'altra colonna di rifugiati si dirigeva nella fortezza di Dunclivo guidata da suo nipote Fréaláf.

L'Assedio[]

Una volta saputo che Helm si era rifugiato nella fortezza, Wulf inviò una parte del suo esercito ad assediare Súthburgo così da eliminare una volta per tutte ogni ostacolo tra lui e il trono di Rohan. La situazione si fece subito difficile sia per i difensori che per gli assedianti a causa del rigido clima invernale, anche se sicuramente i Rohirrim erano in una posizione di svantaggio rispetto ai Dunlandiani, non potendo accedere a nessun rifornimento da parte dell'esterno. Tuttavia gli uomini di Wulf non erano esperti nelle guerre di assedio e non riuscirono a superare neppure la Diga di Súthburgo, che pure era una delle opere di difesa meno formidabili della fortezza, dunque si limitarono ad una posizione attendista, sperando che la fame lavorasse per loro, e a lanciare qualche piccolo attacco contro le difese.

Per risollevare il morale dei suoi uomini Helm cominciò a condurre delle piccole sortite notturne all'esterno per uccidere i nemici e impadronirsi di qualche rifornimento per integrare le già magre scorte. Tuttavia ciò si rivelò insufficiente e allora, in presa alla disperazione, suo figlio Haleth guidò una grande sortita contro i nemici nella quale rimase ucciso assieme a molti dei suoi uomini.

La morte del figlio rese furibondo Helm che divenne estremamente crudele verso i nemici: durante le sue sortite notturne, annunciate dal suono del suo corno da guerra, egli si avventurava di notte nel campo nemico, vestito di una pelliccia bianca per meglio confondersi nella neve, e uccideva decine di Dunlandiani servendosi solamente delle proprie mani. Gli avversari cominciarono a tremare di paura ogni volta che veniva udito l'alto suono del corno di Helm, presagio di morte per molti di loro, e a nulla serviva che essi rinforzassero le sentinelle poiché il Re trovava sempre il modo di evitarle per seminare strage nel loro accampamento. Tra i Dunlandiani cominciarono a circolare voci secondo le quali Helm, similmente ad un Troll delle Nevi, avesse cominciato a nutrirsi di carne umana e che ogni notte trascinasse via qualche disgraziato per divorarlo gettando vieppiù nel terrore gli avversari.

Una notte di tempesta il Helm uscì per una delle sue solite sortite, tuttavia non fece ritorno con grande costernazione dei suoi uomini. All'alba ai due schieramenti apparve la visione del Re ritto in piedi sulla cima della Diga in posizione di combattimento ma completamente immobile; era morto congelato durante la notte, ma la sua brama di battaglia e l'odio verso i nemici lo avevano tenuto in piedi impedendogli di cadere.

Viene tramandato che tale avvenimento fu letto dai Dunlandiani come un pessimo presagio e ciò li avrebbe convinti a levare l'assedio.

Conseguenze[]

La principale conseguenza di questo scontro fu la morte del Re Helm Mandimartello e dei suoi figli, cosa che sancì l'estinzione della Prima Linea della Casa di Eorl. A succedere al Re fu suo nipote Fréaláf, figlio di sua sorella Hild, che inaugurò la Seconda Linea della Casa di Eorl. Inoltre l'eroica resistenza del Re distrasse un cospicuo numero di uomini dall'esercito di Wulf, cosa che gli impedì di rafforzare il suo dominio su Rohan e lo espose al contrattacco dei Rohirrim che, aiutati dai rinforzi di Gondor, riuscirono a riconquistare Edoras e a uccidere l'usurpatore.

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