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Questo articolo riguarda l'evento avvenuto nel 3430 SE. Per altre voci omonime, vedere Battaglia di Osgiliath (Disambigua).

L'Assedio di Osgiliath, conosciuto anche come la Resistenza di Minas Anor e Osgiliath, è il nome che viene dato ad un episodio intercorso durante la Guerra dell'Ultima Alleanza. Nel 3429 SE Sauron, dopo aver espugnato Minas Ithil, scatenò le sue armate contro Osgiliath conducendo un assedio durato ben più di un anno. Alla fine però la fiera resistenza di Anárion e l'arrivo dell'esercito dell'alleanza dal nord, risolsero lo scontro in favore dei popoli liberi costringendo Sauron a ritirarsi a Mordor.

Antefatti[]

Exquisite-kfind Per approfondire, vedi la voce Caduta di Minas Ithil (3429 SE).

Nel 3429 SE l'Oscuro Signore Sauron scatenò la sua guerra contro i Popoli Liberi della Terra di Mezzo, attaccando per primi gli odiati Dúnedain. La prima città ad essere investita dalle forze di Mordor fu Minas Ithil, allora governata da Isildur, che cadde dopo un breve e sanguinoso assedio. Tuttavia Isildur riuscì a fuggire portando con sé il Palantír della torre, così Sauron concentrò la sua attenzione sulla città di Osgiliath, le cui difese erano comandate dal Principe Anárion, l'ultimo ostacolo che si contrapponeva alla sua vittoriosa avanzata verso ovest.

Forze in campo[]

Dúnedain di Gondor[]

A contrapporsi a Sauron furono essenzialmente solo le truppe dei Dúnedain di Gondor guidate dal Principe Anárion e suo figlio Meneldil, ma non è escluso che anche alcuni Uomini Mediani si siano schierati al fianco dei Dúnedain.

In aiuto di Gondor avrebbe dovuto venire in soccorso un esercito di genti delle montagne, il cui Re aveva prestato giuramento ad Isildur, ma essi spaventati da Sauron (che avevano adorato come un dio durante gli Anni Oscuri) non risposero alla chiamata di Isildur e si rifugiarono nelle profonde valli montane. Isildur dunque li maledì chiamandoli spergiuri, e li condannò a non avere mai pace finché non avessero ottemperato ai loro obblighi verso Gondor. In seguito questi uomini una volta morti divennero l'Esercito dei Morti.

Esercito di Mordor e alleati[]

L'Oscuro Signore scatenò contro Gondor innumerevoli legioni di Orchi. Tuttavia tra le sue fila vi erano anche molti Uomini Mediani, appartenenti alle stirpi degli Haradrim e degli Esterling, e vili creature come Troll, lupi e pipistrelli. Non è escluso che nelle sue fila abbiano militato anche Numenoreani Neri che all'epoca vivevano nella città di Umbar.

Lo scontro[]

Contrariamente alle aspettative di Sauron, che credeva di conquistare la città in poco tempo come Minas Ithil, le sue forze vennero tenute inchiodate nell'assedio della città per un anno. I servi dell'Oscuro Signore cercarono in ogni modo di conquistare la città, ma Anárion riuscì a respingere ogni assalto, resistendo contro ogni aspettativa a tutti gli stratagemmi e riuscendo ad organizzare un grande contrattacco, cacciando il nemico sugli Ephel Dúath e riconquistare Minas Ithil.

Conseguenze[]

La tenace resistenza di Anárion distrasse la maggior parte delle forze di Sauron, che non potè dunque condurre azioni di guerra su altri fronti. Inoltre la resistenza del figlio permise a Elendil di radunare tutte le sue forze nel nord, per poi marciare assieme a Gil-galad verso sud e infliggere a Sauron una durissima sconfitta nella Battaglia di Dagorlad.

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