- " [...] e Thorin parlò dell'Archepietra di Thrain, e intimò loro impazientemente di cercarla in ogni angolo. «Infatti l'Archepietra di mio padre» egli disse «ha un valore più grande di quello di un fiume tutto d'oro, e per me ha un valore inestimabile. Di tutto il tesoro io reclamo per me stesso soltanto quella pietra e mi vendicherò di chiunque la trovi e la tenga per sé»."
- —Lo Hobbit, cap. XVI, "Un ladro nella notte".
L'Arkengemma (Arkenstone in lingua originale), nota anche come Cuore della Montagna o Arkenpietra, è una pietra di inestimabile valore, simbolo del Re sotto la Montagna, appartenuta a Thráin I e poi tramandata ai suoi discendenti fino a Thorin II Scudodiquercia.
Perduta a lungo a causa del Saccheggio di Erebor da parte di Smaug, dopo la Battaglia dei Cinque Eserciti, a causa della quale Thorin perse la vita per le ferite riportate, fu posta nella tomba del Re nel cuore di Erebor, assieme alla spada Orcrist, riprendendo simbolicamente il suo posto nel cuore della Montagna.
Etimologia e nomi[]
Arkengemma significa letteralmente "Pietra Preziosa", il termine sembra derivare dall'antico inglese Eorclanstán, a sua volta derivata dalla parola norrena jarknasteinn, tratta dall'Edda.
La gemma era anche detta Cuore della Montagna, anche in virtù del fatto che era stata scoperta in profondità e brillava quasi di luce propria.
Descrizione[]
- "« L'Arkengemma! L'Arkengemma! » mormorò Thorin al buio, mezzo sognante col mento poggiato sulle ginocchia. « Era come un globo dalle mille facce; splendeva come argento alla luce del fuoco, come l'acqua al sole, come la neve sotto le stelle, e come la pioggia sopra la Luna! »"
- —Lo Hobbit, cap. XII, "Notizie dall'interno".
L'Arkengemma, secondo la descrizione data nel libro, era grossa all'incirca come un pugno (la più grande e perfetta mai estratta dalle profondità di Erebor) e brillava di luce propria; tuttavia, essendo stata tagliata e modellata da Nani, rifletteva e moltiplicava qualsiasi luce che si rifrangeva sulla sua superficie.
Storia[]
Il ritrovamento e vicissitudini[]
L'Arkengemma fu scoperta dai Nani di Erebor nel 1999 TE durante una delle prime introspezioni minerarie nelle profondità della montagna, dopo che Thráin I guidò la sua gente in fuga da Moria a causa del Flagello di Durin. Essa era talmente bella e talmente perfetta che il Re Sotto la Montagna, decise di inserirla nel Tesoro Reale, incastonandola nel suo Trono e facendola diventare uno dei simboli della regalità della Casa di Durin.
È probabile che, quando Thorin I nel 2210 TE lasciò Erebor per i Monti Grigi, egli abbia portato la pietra con sé nelle nuove dimore dove rimase per alcune generazioni.
Il suo discendente Thrór, sopravvissuto per miracolo alla sanguinosa Guerra tra i Nani e i Draghi, riuscì a salvare la pietra dalle grinfie dei Draghi del Nord e a riportarla a Erebor, dove fece bella mostra di sé nella Grande Sala di Thráin.
La perdita e il ritrovamento ad opera di Bilbo[]
La Gemma andò tuttavia perduta durante l'Attacco di Smaug a Erebor nel 2770 TE e per oltre centosettanta anni non se ne seppe più nulla, rimanendo parte del bottino di Smaug.
Nel 2941 TE fu ritrovata da Bilbo Baggins tra il tesoro di Smaug; rapito dalla bellezza della gemma l'hobbit, senza quasi pensarci, se la infilò in tasca pensando di reclamarla quale sua parte del tesoro. Tuttavia dopo la morte del drago Thorin reclamò per lui la pietra, ammonendo che si sarebbe vendicato di chiunque l'avesse trovata e se la fosse tenuta per sé.
Spaventato dalle parole del Nano, Bilbo pensò per il momento di non dire nulla; successivamente pensò di usare la pietra per convincere Thorin a desistere dalla sua follia di resistere agli Uomini e agli Elfi così durante la notte, servendosi del potere del suo Anello, raggiunse l'accampamento opposto la consegnò a Bard, sperando che ciò inducesse il nano a più miti consigli.
Tuttavia il giorno successivo Thorin, quando scoprì cosa Bilbo aveva fatto, divenne pazzo di rabbia e minacciò di ucciderlo scaraventandolo dalle mura di Erebor, e l'avrebbe anche fatto se non fosse intervenuto Gandalf a salvare la vita a Bilbo.
Dopo la Battaglia dei Cinque Eserciti, l'Arkengemma riprese il suo posto nel cuore della Montagna Solitaria, venendo sepolta con Thorin in una profonda tomba in pietra e lì rimase per sempre.
Adattamenti[]
Trilogia de Lo Hobbit (2012-2014)[]
Nel film Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato, l'Arkengemma viene descritta come un gioiello ovale iridescente, simbolo del potere del re dei nani, perduta da Thrór, nonno di Thorin durante l'assalto di Smaug alla montagna.
Nel sequel Lo Hobbit - La desolazione di Smaug, viene rivelato che il possesso dell'Arkengemma avrebbe dato a Thorin l'autorità necessaria per unire tutti gli eserciti dei nani e lanciare un assalto per liberare Erebor dal drago.