- "«Mirate gli Argonath, le Colonne dei Re!», gridò Aragorn. [...] Le grandi colonne parvero ergersi come torri incontro a Frodo, trascinato verso di esse dalla corrente. Egli ebbe l’impressione di vedere dei giganti, grandi, grigi e massicci, muti e minacciosi. Ma poi si accorse che le rocce erano effettivamente scolpite e modellate: l’arte e la forza antiche le avevano lavorate, ed esse conservavano ancora, attraverso le intemperie di lunghi anni obliati, le possenti sembianze che erano loro state date. Su grandi piedistalli immersi nelle acque due grandi re si ergevano: immobili, con gli occhi sgretolati e le sopracciglia piene di crepe, fissavano corrucciati il Nord. La loro mano sinistra era alzata, con il palmo rivolto verso l’esterno, in segno d’ammonimento; nella mano destra reggevano un’ascia; in testa portavano un elmo e una corona corrosi dal tempo. Erano rivestiti ancora di una grande potenza e maestà, silenziosi guardiani di un regno scomparso da epoche immemorabili."
- —Il Signore degli Anelli, libro II, cap. IX, "Il Grande Fiume".
Gli Argonath, conosciuti anche come Cancelli dei Re o Colonne dei Re, sono due statue colossali, raffiguranti rispettivamente Isildur e Anárion poste su entrambe le rive del fiume Anduin all'entrata settentrionale del lago di Nen Hithoel.
Esse marcavano i confini settetrionali di Gondor e ne costituivano l'ingresso fluviale; poco più a sud vi erano altri due avamposti numenoreani: quello di Amon Hen (il cosiddetto "Seggio della Vista") e quello di Amon Lhaw (il "Seggio dell'Ascolto").
Etimologia[]
Il nome Argonath è di origine Sindarin e significa letteralmente "Pietre dei Re", ma può essere reso con il termine di "Colonne dei Re".
Descrizione[]
Come detto le statue degli Argonath si trovano lungo il fiume Anduin poste all'imboccatura settentrionale del lago Nen Hithoel. Esse sono alte alcune decine di metri e rappresentano le figure di Isildur e Anárion, entrambe rappresentate con un elmo, una grande ascia nella mano destra e la mano sinistra alzata in segno di ammonimento verso i nemici di Gondor che ne avessero voluto violare i confini.
Storia[]
Furono scolpite probabilmente intorno all'anno 1248 TE dal Re di Gondor Rómendacil II di ritorno dalla grande campagna che lo vide vittorioso sugli Esterling, i quali avevano tentato di invadere il regno di Gondor. Egli volle erigere un monumento che esaltasse la gloria dei Dúnedain, rappresentandone i due sovrani più importanti, e al contempo fosse da monito ad eventuali nemici che avessero voluto violare i confini settentrionali di Gondor.
La Compagnia dell'Anello passò gli Argonath il 25 Febbraio 3019 TE, quando ormai il regno di Gondor si era già da tempo ridotto notevolmente di dimensioni. Nonostante le statue presentassero crepe e altri segni del tempo, esse mantenevano intatta tutta la loro maestà e ispiravano ancora un sentore di riverenza e rispetto in coloro che vi passavano in mezzo.
Adattamenti[]
Il Signore degli Anelli: la Compagnia dell'Anello (2001)[]
Gli Argonath compaiono nel primo film della trilogia di Peter Jackson, e sono abbastanza fedeli alla descrizione fatta nel romanzo, tuttavia il regista ha apportato alcuni importanti cambiamenti: le due statue non rappresentano Isildur e Anárion, bensì isildur e Elendil e la statua rappresentante quest'ultimo anziché impugnare un ascia tiene in mano Narsil.