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" [...] Sette ai Principi dei Nani nelle lor rocche di pietra [...]'"
—Frammento della Poesia dell'Anello.

Gli Anelli dei Nani, conosciuti anche come i Sette Anelli, furono quegli Anelli del Potere che Celebrimbor forgiò in Eregion con la collaborazione di Annátar, ovverosia Sauron sotto mentite spoglie, il quale poi li cedette ai Re delle sette casate dei Nani.

Tali gioielli ebbero una storia travagliata e nel corso dei secoli vennero per la maggior parte distrutti o recuperati da Sauron, tuttavia non riuscirono nell'obiettivo dell'Oscuro Signore di assoggettare alla sua volontà i signori dei Nani i quali si erano dimostrati più resistenti del previsto.

Descrizione[]

Non vi sono descrizioni precise riguardo a questi artefatti, ma pare che fossero alquanto diversi dagli altri Anelli del Potere creati per gli Elfi e per gli Uomini. A quanto sembra pare non avessero il potere né di rendere invisibili i portatori né di diventarlo essi stessi, ma stando a quanto tramandato essi permettevano a chi li possedesse di accumulare grandi ricchezze e anche di incrementare le proprie capacità di minatori e artigiani; inoltre con gli altri Anelli del Potere condividevano la capacità di allungare la vita dei portatori.

Tuttavia tali oggetti non erano esenti da effetti negativi: infatti, benché i Nani si fossero rivelati ben più resistenti al malefico influsso di Sauron, i portatori di questi anelli accentuarono la propria avidità e brama di ricchezze, non esitando ad eliminare chiunque si frapponesse tra loro e il proprio obiettivo, fossero anche amici o familiari.

Anelli conosciuti[]

Storia[]

Come gli altri Anelli del Potere, anche i Sette vennero forgiati in Eregion dal grande fabbro Celebrimbor, aiutato in quest'opera da Sauron il quale allora travisava la propria identità in quella di Annatar il "Signore dei Doni". Stando alle storie del popolo di Durin uno di questi artefatti venne donato personalmente da Celebrimbor al Re di Khazad-dûm Durin III, con il quale il sovrano elfico aveva una sincera amicizia, tanto che divenne noto con il nome di Anello di Durin.

Gli altri anelli vennero rubati da Sauron durante la Distruzione dell'Eregion dopo che con le sue truppe espugnò Ost-in-Edhil e obbligò Celebrimbor a consegnargli tutti gli Anelli del Potere in suo possesso.

Non si sa in che modo né quando Sauron consegnò poi questi gioielli magici ai signori delle varie casate naniche, tuttavia fallì nel suo intento di assoggettare al proprio volere i Figli di Aulë: infatti questi si dimostrarono molto più resistenti di quanto si aspettasse alla corruzione malefica e non caddero sotto il suo influsso; al massimo i possessori dei sette divennero più avidi e gelosi dei propri tesori. Fu probabilmente grazie a questi anelli che accumularono quelli che nelle leggende vengono ricordati come i Grandi Tesori dei Re dei Nani, tuttavia una così grande quantità di ricchezze attirò l'attenzione indesiderata dei Draghi, i quali discesero dalle desolate pianure del nord e attaccarono le roccaforti dei Nani distruggendo ben quattro dei sette anelli che Sauron aveva donato ai loro signori.

Nei secoli successivi l'Oscuro Signore a seguito del suo ritorno cominciò a radunare intorno a sé i propri servitori, tra cui i Nazgûl, sguinzagliandoli a caccia sia dell'Unico Anello che degli altri Anelli del Potere sparsi nella Terra di Mezzo. Nel corso degli anni Sauron riuscì a recuperare due dei tre anelli superstiti e l'unico a mancargli era appunto l'Anello di Durin, il quale era tuttavia gelosamente custodito dai Re del Popolo di Durin i quali ne avevano occultato l'esistenza persino ai loro stessi sudditi.

Alla fine però ai suoi piani venne in aiuto la rovina dei Lungobarbi causata da Smaug; nel 2841 TE Thráin II, forse annebbiato dalla brama per l'oro ispiratagli dall'Anello, decise di tentare di riconquistare Erebor al drago e partì con alcuni compagni. Tuttavia i servi di Sauron scoprirono i loro movimenti e, approfittando di una sosta presso Bosco Atro, rapirono il nano e lo trascinarono a Dol Guldur dove l'Oscuro Signore poté impossessarsi dell'ultimo dei Sette Anelli.

Nel 3018 TE Sauron inviò un messaggero a Erebor a chiedere a Re Dáin II informazioni riguardo a Bilbo Baggins e ad offrire un'alleanza con Mordor in cambio di tre dei Sette Anelli nanici, ma il Re dei Lungobarbi rifiutò la proposta. Stando alle parole di Glóin pronunciate al Consiglio di Elrond i Nani erano convinti che l'Anello di Durin si trovasse ancora a Moria dall'epoca del suo abbandono e uno degli obiettivi della Spedizione di Balin a Moria era anche quello di ritrovare l'antico manufatto; tuttavia Gandalf intervenne dicendo che era impossibile che tale anello si trovasse nell'antico reame di Khazad-dûm, in quanto si era accertato di persona anni prima che l'Oscuro Signore l'aveva sottratto a Thráin II quando l'aveva tradotto prigioniero a Dol Guldur.

Adattamenti[]

Gioco di carte collezionabili della Terra di Mezzo (1995-98)[]

In questo gioco di carte ognuno dei sette anelli ha una propria carta (rilasciata in due versioni, una per METW e una per MELE (alcune sono state rilasciate nell'espansione MEAS): Anello dei Nani della Tribù dei Dwálin, Anello dei Nani della Tribù dei Barin, Anello dei Nani della Tribù dei Bávor, Anello dei Nani della tribù dei Thélor, Anello dei Nani della tribù dei Durin, Anello dei Nani della tribù dei Thrár e Anello dei Nani della tribù dei Drúin.

Il Signore degli Anelli: la Compagnia dell'Anello (2001)[]

Dwarf rings

I Sette Anelli nell'adattamento cinematografico.

I Sette Anelli compaiono nell'introduzione del primo film della Trilogia de "Il Signore degli Anelli" di Peter Jackson, indossati dai re Nani. Sono stati progettati in modo coerente con l'estetica generale "nanica" del film, con forme angolari e cristalline. Tuttavia non può essere propriamente considerata "canonica" in quanto, nei libri di Tolkien, non viene menzionato da nessuna parte che i Sette fossero stati progettati o realizzati appositamente per i Nani.

Il Signore degli Anelli Online (2017)[]

In questa espansione per il gioco di ruolo online, viene ipotizzato che i quattro Anelli consumati dai Draghi in realtà non sarebbero stati distrutti, ma Sauron avrebbe fatto imprigionare e torturare quei draghi nel tentativo di recuperare gli Anelli. I "Draghi degli Anelli", come venivano chiamati, erano "Hrímil Frost-heart", che consumò "Tínya" e il re dei nani orientali "Zhélruka" che lo annoiavano; "Thostír the Rank", che ha consumato "Tulcya", l'anello di un'altra casa a Rhûn; e "Fingar the Greedy", un grande verme di Angband che consumò "Úrya" e "Vanya", gli anelli dei regni di Ered Luin.

Altri due anelli delle Case orientali furono reclamati da Sauron: "Taurya" e "Sindya", l'Anello dei "Firehorns" (in seguito soprannominato "Asce di Stout"), che lo chiamò "Manthríf". "Angya" era il nome dell'Anello di Durin, che fu chiamato "Handórm" dai Nani.