Amon Hen è il nome con il quale era conosciuto il più occidentale dei tre colli della parte finale del lago di Nen Hithoel, poco più a sud delle statue degli Argonath.
Il 26 Febbraio 3019 TE la Compagnia dell'Anello fu attaccata in questo luogo da una numerosa truppa di Uruk-hai che uccisero Boromir e rapirono Merry e Pipino.
Etimologia[]
Amon Hen è un nome Sindarin che significa letteralmente "Colle dell'Occhio".
Descrizione[]
Il colle è situato sulla riva destra del fiume Anduin, all'estremità meridionale del lago Nen Hithoel presso le Cascate di Rauros. Assieme a Amon Lhaw (Colle dell'Orecchio) e al pinnacolo roccioso di Tol Brandir, situato tra i due colli formando un'isola in mezzo al fiume, Amon Hen è uno dei tre picchi che delimitano il ciglio delle cascate.
Amon Hen ospita le rovine di una costruzione numenoreana risalente all'inizio della Seconda Era: il Seggio della Vista, una torre-vedetta utilizzata dai primi sovrani di Gondor per vigilare i confini settentrionali del nuovo regno. Il seggio viene descritto così da Tolkien:
- " [...] un'ampia piattaforma circolare selciata con grosse pietre, e circondata da un parapetto merlato; al centro su quattro colonne scolpite, si ergeva un alto seggio a cui si accedeva tramite una scala dai molti gradini."
- —Il Signore degli Anelli, libro II, cap. X, "La Compagnia si scioglie".
Il trono di pietra è dotato di una magica virtù: permette a coloro che vi siedono di spingersi lontano con lo sguardo per centinaia e centinaia di chilometri.
Storia[]
Per approfondire, vedi la voce Battaglia di Amon Hen. |
Stando a quanto raccontato da Aragorn, questo luogo venne fortificato dai Dúnedain all'epoca della loro massima gloria per sorvegliare i confini settentrionali del regno. Il 25 Febbraio la Compagnia dell'Anello si accampò nelle vicinanze del colle presso Parth Galen.
Approfittando della pausa i membri della Compagnia tennero un consiglio in quale direzione procedere: tutti tranne Boromir decisero di proseguire, ma Aragorn disse che la decisione spettava solo a Frodo, in quanto Portatore dell'Anello. L'hobbit, indeciso si da farsi, chiese del tempo per riflettere e si allontanò nel bosco, seguito non visto da Boromir che cercò, senza riuscirvi, di togliere l'Unico Anello a Frodo. Il giovane hobbit riuscì a rendersi invisibile all'uomo grazie all'anello e a fuggire in cima alla collina. Frodo, senza rendersene conto, sale sul seggio di Amon Hen e ne sperimenta le proprietà: il suo sguardo spazia per la Terra di Mezzo spingendosi fino a Isengard, Minas Tirith e infine Mordor. Frodo ha la visione della gigantesca e tetra fortezza di Barad-dûr e dello stesso Sauron nella sua forma di «occhio insonne» rischiando di essere scoperto dal potente maia.
Successivamente, Frodo e Sam si separano dalla compagnia, attraversano l'Anduin, e si avventurano verso gli Emyn Muil per proseguire da soli il viaggio verso Mordor.
Nel frattempo, gli Uruk-hai, inviati da Saruman alla ricerca degli hobbit, raggiungono Amon Hen e attaccano la compagnia uccidendo Boromir e rapendo Merry e Pipino. Gli ordini di Saruman prevedevano che tutti gli hobbit della compagnia gli fossero consegnati vivi e illesi. Lo stregone non sapeva infatti quale fra loro possedesse l'anello del potere.
Aragorn, realizzato che il destino di Frodo oramai non è più nelle sue mani, decide di intraprendere, assieme a Legolas e Gimli, l'inseguimento degli orchi di Saruman nell'Estemnet (Rohan orientale) per tentare di salvare i due hobbit rapiti dagli Uruk-hai.
Adattamenti[]
Il Signore degli Aneli: la Compagnia del'Anello (2001)[]
Il colle e il Seggio della Vista compaiono naturalmente anche nel film La Compagnia dell'Anello del 2001.
Come chiarisce, in un suo libro, Alan Lee, per la versione cinematografica venne costruito un set di rovine più esteso di quello suggerito dal romanzo di Tolkien con resti di scalinate, archi, statue colossali cadute e ancora visibili, tra la vegetazione, lungo i fianchi della collina. La scelta, reputata compatibile con l'importanza del luogo per i numenoreani nella storia della Terra di Mezzo, mirava a caratterizzare maggiormente l'ambientazione e venne usata per enfatizzare, nelle intenzioni del regista Peter Jackson, la scena in cui Boromir cerca di sottrarre l'anello a Frodo. Sullo sfondo, a distanza ravvicinata, si nota, infatti, una grande testa monumentale spezzata e riversa su un lato, «il testimone triste e silenzioso della resa di Boromir».
Il set delle rovine di Amon Hen, inoltre, è uno dei pochi edifici in esterno del film ricostruito interamente in polistirene e altri materiali di scena con un minimo ausilio di scenografie digitali (utilizzate, ad esempio, per la scena della visione di Frodo sul seggio).
Curiosità[]
Amon Hen è anche il nome della rivista periodica dell'associazione inglese The Tolkien Society, la più antica (è stata fondata nel 1969) fra le società tolkeniane nel mondo.
Bibliografia[]
- J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Rusconi Editore, Milano 1989
- Alan Lee, Il Signore degli Anelli, schizzi e bozzetti, Bompiani, Milano 2005