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Amon Ethir era una collina artificiale che si trovava nei pressi di Nargothrond.

Etimologia

Amon Ethir in Sindarin significa "Colle delle Spie".

Descrizione

Si trattava di una collina artificiale eretta dagli Elfi nella piana di Talath Dirnen, ad una lega di distanza a nord-est o a est dalle porte di Nargothrond, non lontana dalle sponde orientali del Narog. La sommità era probabilmente spoglia mentre i fianchi erano ricoperti di alberi[1].

Storia

Amon Ethir fu fatto erigere da Finrod per sorvegliare il territorio attorno alle porte della città e presidiare le sponde orientali del Narog[2].

In seguito al sacco di Nargothrond da parte delle forze di Morgoth guidate da Glaurung, molti degli esuli si rifugiarono nel Doriath. Un giorno vi giunse anche Morwen, alla ricerca di notizie del figlio Túrin Turambar, che alcuni credevano essere morto in battaglia, altri fuggito. Non ricevendo aiuti sufficienti da Thingol, Morwen decise di andare da sola alla ricerca del figlio. Thingol allora la fece raggiungere una scorta di Elfi al comando di Mablung e dalla figlia Nienor. Mablung, giunto nelle vicinanze di Nargothrond, lasciò Morwen e la figlia insieme ad una piccola scorta sulla sommità di Amon Ethir mentre egli insieme ai restanti si sarebbe scontrato con il drago. Glaurung anticipò il nemico e generando grandi nubi di fumo e vapore riuscì a confondere e disperdere i cacciatori elfici per poi risalire Amon Ethir sull'altro lato e lanciare un potente incantesimo amnesico su Nienor. La ragazza fu salvata la notte stessa da Mablung.

Note

  1. The History of Middle-Earth, Vol. XI: The War of the Jewels, p. 74
  2. The History of Middle-Earth, Vol. XI: The War of the Jewels, p. 117
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