L'Akallabêth è la storia della distruzione di Númenor scritta da Elendil alla fine della Seconda Era, qualche anno prima della sua morte. In essa viene raccontato come i Dúnedain di Númenor, discendenti di quegli Uomini che aiutarono gli Elfi contro Morgoth durante la Prima Era, dopo aver conosciuto la gloria e la potenza vennero corrotti dal loro rancore contro i Valar e gli Elfi ed infine definitivamente volti al male da Sauron sotto Ar-Pharazôn. Per questo e altri motivi alla fine Eru decretò la sua condanna contro i Dúnedain che avevano ormai demeritato i doni da lui concessi, ed egli evocò quindi onde e terremoti che distrussero per sempre l'Ovesturia, portando con sé molti dei suoi abitanti.
Etimologia[]
Akallabëth è una parola che trae la sua origine dall'Adûnaico e significa letteralmente "Così essa (Númenor) cadde". In Quenya il nome è invece trasposto come Atalantë che deriva dalla radice verbale -talat che significa "Caduta".
Antefatti[]
L'invidia dei Dúnedain e l'ascesa degli Uomini del Re[]
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Per approfondire, vedi la voce Numenoreani Neri. |
La Prigionia di Sauron e la corruzione dei Dúnedain[]
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Per approfondire, vedi la voce Ar-Pharazôn. |
La Guerra contro i Valar e la vendetta di Eru[]
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Per approfondire, vedi la voce Guerra tra Númenor e i Valar. |